Banche del Latte Umano Donato, in Italia sono 41
- 13/07/2023
- Famiglia
Sono 41 le Banche del latte umano donato (Blud) in Italia. Lo rileva la terza indagine condotta dall’Aiblud (Associazione Italiana delle Banche del Latte Donato) relativamente al triennio 2018-2020. Si tratta di ‘banche’ che hanno lo scopo di selezionare, raccogliere, conservare e distribuire il latte umano donato, ricordando sempre che il latte umano non può essere commercializzato e che dunque si tratta di donazioni gratuite. Il latte donato verrà poi usato per specifiche necessità mediche sia nei centri di neonatologia o nei servizi di pediatria, sia eventualmente presso il domicilio.
L’allattamento materno
Secondo le raccomandazioni Unicef e Oms, l’allattamento materno è molto importante per la salute del neonato. Il latte della propria madre è l’alimento ideale, anche per i neonati pretermine. Ma nel caso in cui non sia disponibile o sufficiente, si può validamente ricorrere a quello donato. Infatti l’utilizzo del latte umano di banca nell’alimentazione dei neonati pretermine fa registrare:
- bassa incidenza di enterocolite necrotizzante
- ridotta incidenza di sepsi ed altre infezioni
- ridotta incidenza di displasia broncopolmonare
In effetti l’indagine evidenzia come il latte donato venga utilizzato principalmente per i neonati di basso peso e patologici oltre i 2499. E rileva come l’uso tra i neonati a termine sani sia calato fortemente: dai 1192 del 2016 ai 587 del 2020.
L’indagine indica anche che le Banche sono correlate ad una Neonatologia che assiste neonati di età gestazionale inferiore alle 34 settimane, con una buona diffusione del servizio verso altri Centri.
Le Banche del Latte Umano Donato in Italia
Le 41 Blud presenti sul territorio pongono l’Italia tra i Paesi più dinamici in Europa in quest’ambito. Nel triennio 2018-2020 sono state attive 37 banche, cui nel 2021 si è aggiunta quella di Genova. Le banche di Agrigento, Crotone e Foggia invece sono inattive. Le Banche di Catania e di Messina, infine, sono pronte a cominciare.
Dai dati emerge
- un aumento delle Banche rispetto alle precedenti indagini: erano 32 (28 attive e 4 non attive) nel 2014 e 35 (32 attive e 3 non attive) nel 2016.
- un aumento nell’applicazione dei principi di Autocontrollo e del Sistema HACCP (82% nel 2014, 84% nel 2016, 89%, ovvero 33 su 37, nel 2018-20). In pratica, solo l’11% delle Banche ancora non li applica.
- la conferma dell’aderenza ottimale alle Linee di Indirizzo Ministeriali e alle Raccomandazioni dell’Aiblud per quanto riguarda gli altri aspetti della gestione delle Blud: personale, dotazione di apparecchiature, esami infettivologici, tracciabilità del latte donato, controllo delle donatrici, controlli microbiologici sul latte donato, metodi di pastorizzazione e conservazione del latte stesso.
Per la legge è il Sistema sanitario nazionale a controllare che le Linee di indirizzo sulle banche del latte donato, approvate nel 2013 con la collaborazione dell’Associazione delle Banche del latte umano donato (Aiblud), siano rispettate, così come l’appropriatezza operativa e gestionale delle Blud.
A tal proposito, nel 2022 è stato anche ricostituito il Gruppo ad hoc per il monitoraggio dell’appropriatezza operativa e gestionale delle Banche del latte umano donato, al quale partecipano membri dell’Aiblud, rappresentanti regionali sull’allattamento della Conferenza Stato-Regioni e membri del Tas (Tavolo tecnico operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento al seno). Il gruppo ha funzioni di controllo e vigilanza del rispetto delle Linee di indirizzo e di monitoraggio, a livello nazionale, dell’appropriatezza operativa e gestionale delle Banche del latte umano.
Gli effetti della pandemia sulle Banche del Latte Umano Donato
La terza indagine Aiblud punta i riflettori sull’impatto che il covid-19 ha prodotto sull’attività delle Blud, e rileva che:
- è sceso il servizio di ritiro del latte a domicilio (71% nel 2014, 75% nel 2016, 68%, ovvero 25 su 37, nel 2018-20), a causa della sospensione del servizio dovuto dalla pandemia. Il 32% delle Blud infatti non ha garantito il servizio essenziale, in particolare nel 2020
- è calato il numero di donatrici e della quantità di latte donato. Si è dunque invertita la precedente tendenza all’aumento registrata nel 2018 e 2019: dal 2020 si è tornati ai valori del 2016. 20 centri hanno rilevato la riduzione delle donatrici e del latte, anche se 5 hanno invece segnalato un aumento.
- è rimasto comunque alto il volume di latte raccolto.
Tra i motivi del calo delle donatrici:
- timore delle donatrici di accedere all’ospedale
- impossibilità di uscire di casa per il lockdown
- impossibilità di accedere alla Banca
- sospensione del servizio a domicilio
- complicazioni nella procedura (mascherine, tampone).
Se da un lato l’indagine Ablud sottolinea le difficoltà che le Banche del Latte Donato hanno dovuto affrontare negli ultimi anni , dall’altro ne evidenzia la resilienza: le Blud italiane hanno retto l’urto pandemico e sono riuscite a conservare la loro funzione e a garantire alti livelli dei volumi di latte donato raccolto.
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