Raz Degan, il digiuno di 10 giorni e l’invito ai follower: “Unitevi a me”
- 13 Giugno 2025
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Raz Degan ha condiviso sui social il suo digiuno di dieci giorni, passati bevendo solo acqua. Nonostante sia nato nel ’68, Degan non è parte della Leva calcistica cantata da De Gregori, ma sa come tenersi in forma. Almeno questo è quello che sostiene l’attore ed ex modello israeliano che consiglia la sua particolare dieta ai follower descrivendola come un percorso di “rigioventù” fisica e spirituale che promette di ripetere a luglio con un “mini-reset” di tre giorni.
Ma queste drastiche strategie alimentari sono davvero così sicure? Ecco cosa dice la scienza.
La “rivoluzione” di Raz Degan: dieci giorni senza cibo
Con il suo caratteristico mix di misticismo e teatralità, Degan ha raccontato ai follower di aver completato un digiuno di dieci giorni a base di sola acqua. “Ti tiene giovane, con gli intestini puliti… vuol dire anche un pensiero pulito”, ha dichiarato l’attore, presentando questa pratica come una “novità nel giro che è stata nascosta da 4000 anni”.
Il video, girato in quello che definisce un “paradiso” naturale, mostra un Degan apparentemente convinto dei benefici della sua scelta, nonostante i commenti dei fan oscillino tra scetticismo e ironia. “Sicuro che fosse acqua e non whisky?” ha scritto un utente, mentre altri hanno espresso dubbi più diretti: “Ma sei certo che ti abbia fatto bene?”.
L’attore non sembra intenzionato a fermarsi e ha già annunciato un nuovo digiuno per luglio, questa volta “meno estremo”: tre giorni di astinenza dal cibo. Per Degan, questi rituali rappresentano una forma di riconnessione profonda con la natura e un distacco dalle “tentazioni del mondo”: “So che sembra che sono andato fuori di testa – riconosce – ma questa è la gioia di sentirti vivo. Di essere una parte della natura splendida che circonda questo mondo assoluto bello. Guardate intorno a me, sono in un paradiso. Per quello io ve lo dico: provatelo, fate un digiuno, lasciate andare tutte le tentazioni del mondo e fate un’esperienza di completa rigioventù”, dice Degan.
Oggi l’attore è tornato a parlare del suo video, confermando la bontà della sua scelta: Il mio video di qualche giorno fa ha fatto più rumore del previsto. Sì, ero entusiasta. Sì, l’ho condiviso con leggerezza. Sì, mi faceva ridere. Ma sotto c’era qualcosa di vero: quella sensazione che conosco bene da vent’anni. Il digiuno mi riporta sempre lì — a sentirmi lucido, leggero, presente… quasi innamorato della vita”. Nel posto di poche ore fa, Raz Degan ha espressamente invitato i follower a fare la dieta insieme a lui nella seconda manche: “A luglio ripartiamo con un nuovo digiuno di 3 giorni. Vi unite? Scrivetemi nei commenti o in DM.
Digiuno prolungato, quali conseguenze?
Mentre l’attore celebra la sua esperienza, la comunità medica mette in guardia sui pericoli di pratiche così estreme. Il digiuno prolungato può esporre a una serie di rischi significativi, tra cui ipoglicemia, ipotensione, malessere generalizzato e catabolismo muscolare. Gli effetti collaterali più comuni includono fame intensa, stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione, debolezza e sensazioni di svenimento. Periodi di digiuno estesi sono stati associati anche a un maggior rischio di calcoli biliari, mentre nelle donne in età fertile possono causare amenorrea e problemi di fertilità.
La pratica è particolarmente controindicata durante gravidanza e allattamento, in fase di crescita, per soggetti diabetici in terapia insulinica e per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare.
La scienza dietro il digiuno: benefici e limiti
La ricerca scientifica ha effettivamente documentato alcuni benefici del digiuno intermittente quando praticato in modo controllato. Studi dimostrano che brevi periodi di restrizione dietetica possono migliorare l’efficienza metabolica, rafforzare il sistema immunitario e contribuire alla correzione di parametri come glicemia e colesterolemia. Il digiuno può aumentare i livelli di ormone della crescita e noradrenalina, incrementando il tasso metabolico del 3,6-14%.
Tuttavia, questi benefici si riferiscono principalmente al digiuno intermittente strutturato, non ai digiuni prolungati di dieci giorni come quello praticato da Raz Degan.
Una ricerca condotta su volontari sottoposti a 21 giorni di digiuno completo ha evidenziato significative alterazioni fisiologiche e biochimiche, dimostrando come il corpo entri in uno stato ipometabolico per sopravvivere. Questi adattamenti, pur interessanti dal punto di vista scientifico, non dovrebbero essere interpretati come endorsement per pratiche estreme.
I “guru” della dieta e le responsabilità dei vip
Il caso Degan solleva questioni importanti sulla responsabilità dei personaggi pubblici nel promuovere pratiche di salute. Mentre l’attore presenta il suo digiuno come una scoperta rivoluzionaria, omette di menzionare i rischi e la necessità di supervisione medica. La sua narrazione, intrisa di linguaggio mistico e promesse di ringiovanimento, può risultare particolarmente attraente per i follower più vulnerabili. Diverso è il caso dei regimi speciali, come la dieta del paleolitico fortemente consigliata dal calciatore Marcos Llorente un anno fa.
Gli esperti concordano nel sottolineare che qualsiasi forma di digiuno prolungato dovrebbe essere intrapresa solo sotto stretto controllo medico e mai come imitazione di pratiche viste sui social. La “rigioventù” promessa da Degan potrebbe trasformarsi in un pericoloso esperimento per chi decidesse di seguire le sue orme senza le dovute precauzioni.
Il precedente di Jovanotti
Il caso di Degan si inserisce in un trend più ampio che vede personaggi pubblici promuovere forme estreme di digiuno. Recentemente anche Jovanotti ha rivelato di seguire la dieta Omad (One Meal A Day), mangiando una sola volta al giorno. Questi endorsement da parte di celebrità amplificano la diffusione di pratiche che, pur avendo basi scientifiche quando applicate correttamente, diventano pericolose se estremizzate.
Come sottolineato all’Adnkronos Salute dall’immunologo Mauro Minelli, “concentrando l’intero fabbisogno nutrizionale in un unico pasto, diventa difficile garantire un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali”. Il medico-nutrizionista ha inoltre spiegato che “Alcune ricerche mostrano sì una riduzione del peso corporeo, ma anche effetti negativi sulla pressione sanguigna e sui livelli di colesterolo Ldl rispetto a schemi alimentari distribuiti in più pasti”.