Perché l’invecchiamento della popolazione può essere un’opportunità?
- 30/06/2023
- Popolazione
La consapevolezza della crisi demografica in corso e dei suoi effetti a lungo termine è diventata sempre più evidente come punto di partenza per correggere, e forse invertire, la rotta.
Nel 2022, la popolazione italiana registrava 58,8 milioni di residenti, 1,5 milioni in meno rispetto al 2014. L’Italia sta perdendo popolazione e rischia di non essere più un grande Paese. Lo scorso anno, i nati sono stati 393.000, un record negativo che peggiora costantemente e ci porterà nel 2070 a 47,8 milioni di persone, la maggior parte delle quali inattive.
L’invecchiamento della popolazione, che coincide con l’aumento dell’aspettativa di vita, non deve essere considerato un fattore negativo o un peso sociale, ma come un’opportunità. Il numero di ultranovantenni passerà dagli attuali 820.000 a 2,2 milioni nel 2070 e questa situazione può rappresentare un’opportunità anche dal punto di vista economico, purché valorizzata, come nel caso della silver economy.
Una ricerca di Kearney-Swg, dice che nel 2050 i settantenni saranno il 70% della popolazione. Il rapporto tra anziani e giovani che oggi è di 4 a 10, tra meno di trent’anni crescerà del 34% arrivando a un rapporto di 7 a 10. Quella dei settantenni diventerà una nuova classe che, contando su un’aspettativa di vita più lunga e in buona salute, è oggi fuori dal servizio pubblico e assicurativo tradizionale, ma che rappresenterà un valore non solo da proteggere ma anche una importante opportunità di sviluppo. Secondo lo studio Swg, gli over-70 in Italia detengono una quota consistente della ricchezza complessiva del Paese rappresentandone il 30% dei consumi annuali (220 miliardi) e più del 30% del patrimonio di ricchezza complessivo (3.200 miliardi). Pertanto, generano una domanda di beni e servizi crescente, diversificata e sempre più significativa, molto differente da quella che le statistiche fotografavano solo un decennio fa. La silver economy ha un valore in Italia stimato, tra Pil diretto, indiretto e indotto, di circa 620 miliardi di euro.
Valorizzare le generazioni e sviluppare politiche ad hoc per consentire loro di esprimersi al meglio rappresentano quindi temi chiave per affrontare la crisi demografica, stimolando la natalità e favorendo maggiori sinergie intergenerazionali.
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