Notte di San Lorenzo, di stelle e di speranze per il futuro. Qual è il lavoro dei sogni per gli italiani?
- 10/08/2023
- Popolazione
La Notte di San Lorenzo significa speranze, desideri, sogni. Sotto il profilo professionale, è interessante vedere quali siano i sogni lavorativi più diffusi in Italia. Trionfa il sogno di fare il medico, mentre tantissime nuove professioni si affacciano, trainate dall’evoluzione tecnologica. Un’indagine di Adecco ha tracciato l’evoluzione dei sogni professionali in Italia. Per tracciare l’evoluzione di questo concetto in Italia, Adecco ha esaminato le ambizioni professionali degli italiani, considerando opportunità di crescita in termini di carriera e stipendio.
Qual è il lavoro dei sogni in Italia?
Diventare un medico è il sogno professionale più diffuso tra gli italiani, un primato che si afferma in 13 regioni su 20. Come riporta l’indagine di Adecco, c’è una notevole crescita dell’interesse a livello nazionale verso le professioni sanitarie, con un’attenzione particolare verso le professioni di medico e infermiere. L’interesse per la professione medica segna un +85% rispetto a dieci anni fa, mentre quello per l’infermiere registra un +39%. L’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha aperto nuove opportunità in ambito sanitario, ha inciso su questo risultato.
In generale, le professioni legate al benessere mentale e fisico stanno vivendo un vero e proprio boom: quella per una carriera da nutrizionista registra un aumento del 349%, l’interesse verso la professione dello psicologo cresce del 148%. Cala invece del 5% l’interesse verso la carriera da personal trainer. Questi numeri fotografano una società molto più sensibile alle tematiche della salute, come dimostrato anche dalla scelta politica di dare spazio al bonus psicologo.
Le professioni sanitarie non sono ovunque il sogno lavorativo più grande. In Calabria e in Veneto la professione più ambita è quella dell’insegnante, che precede sul podio il sogno di diventare modello e quello di diventare avvocato che avevano dominato in queste regioni tra il 2012 e il 2013. La situazione è diversa in Piemonte e Trentino Alto-Adige, dove la professione del notaio si afferma come la più ambita. In generale, l’interesse verso la professione del notaio è cresciuto del 116% su base nazionale rispetto a dieci anni fa. Specificità a parte, si registra un forte calo dell’interesse verso carriere classiche come il percorso nelle forze armate e l’avvocatura.
Ecco le principali professioni che oggi sono più ambite rispetto al 2013:
- Influencer (+505%)
- Nutrizionista (+349%)
- Psicologo (+148%)
- Insegnante (+123%)
- Notaio (+116%)
- Medico (+85%)
- Professore (+78%)
- Infermiere (+39%)
Le principali professioni che invece hanno perso appetibilità negli ultimi dieci anni sono:
- Archeologo (-51%)
- Cantante (-50%)
- Carabiniere (-42%)
- Avvocato (-28%)
- Poliziotto (-21%)
- Giudice (-20%)
- Youtuber (-13%)
- Giornalista (-9%)
Professioni umanistiche, quando lo stipendio non è tutto
L’evoluzione tecnologica non ha solo diminuito l’attenzione verso le materie umanistiche. La possibilità di raggiungere sempre più persone con i propri contenuti fa sì che più persone aspirino a carriere nella diffusione del sapere e nello storytelling.
Nonostante alcuni timori riguardo all’impatto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale sulle materie umanistiche, dunque, l’interesse verso le professioni umanistiche resta forte. In molti casi, le aziende cercano profili con una formazione umanistica, arricchiti dalle skills digitali.
Sorprende il notevole aumento di interesse per l’insegnamento da parte degli italiani nonostante la Ral leggermente superiore ai 24.000 euro. A inizio carriera un insegnante italiano guadagna meno della metà di un suo collega tedesco. Gli stipendi degli insegnanti italiani occupano la 31° posizione a livello globale secondo l’indice “Education Price Index” di N26. Nonostante questi numeri, in Italia l’insegnamento è una professione ambita dal 123% di persone in più rispetto a dieci anni fa. A dimostrazione che il lavoro dei sogni non dipende (solo) dallo stipendio. Registra un crollo del -51%, invece, la professione di archeologo, e c’è stato un calo del 9% nell’interesse per la carriera giornalistica.
Un importante calo dell’attrazione si registra anche per la carriera d’avvocatura, ambita dal 28% in meno delle persone rispetto a dieci anni fa. Il reddito medio potenziale degli avvocati italiani si aggira attorno a circa 47.000 euro lordi all’anno, dato che posiziona l’Italia al 29° posto su 50 Paesi in scala globale, secondo l’Education Price Index. Questo reddito è inferiore rispetto a molti colleghi europei, come gli avvocati francesi e tedeschi, che si piazzano rispettivamente al 26° e al 21° posto nella classifica.
Sport, spettacolo e conclusioni
Nell’immaginario collettivo se a un bambino si chiede “cosa vuoi fare da grande”, nella maggior parte dei casi risponderà “il calciatore”. Il venir meno del calcio romantico, fatto di passione e giocatori-bandiera, non ha fatto diminuire l’attrattività di questa professione: negli ultimi 10 anni l’interesse per una carriera da calciatore ha registrato un aumento del 27%. Va molto meglio al motorsport, con il 44% di persone in più che ambiscono a diventare piloti. maggiore crescita è quella del pilota, con un aumento del +44% rispetto a dieci anni fa. Cala l’interesse per la carriera di allenatore che registra un -9%.
Per quanto riguarda l’industria dello spettacolo, l’ascesa dei social media e lo streaming televisivo hanno letteralmente rivoluzionato il panorama. L’interesse per la carriera da influencer è quello che registra la crescita maggiore con un +505% negli ultimi dieci anni. Pesa su questo dato, il fatto che in Italia il lavoro dell’influencer fosse praticamente sconosciuto nel 2013. Al contrario, non lo era quello dello Youtuber, che segna un interesse in calo del 13%. Cala drasticamente l’interesse per la professione del cantante che segna un –50% rispetto a dieci anni fa.
Sulle tipiche professioni del mondo dello spettacolo incide molto il genere: tra gli uomini, c’è stato un aumento del +41% nell’interesse per la professione del modello, mentre l’attore è il lavoro dei sogni per il 39% in meno delle persone. Trend opposto tra le donne dove cala del 17% l’interesse a diventare modelle, mentre aumenta del +5% il sogno di diventare attrici.
Intanto, quest’anno gli italiani con il naso all’insù potrebbero essere più del solito, vista la chiara preferenza per le vacanze en plein air, testimoniata da un’analisi della Coldiretti. Quasi 2,3 milioni turisti italiani quest’estate hanno deciso di trascorrere la vacanza in tenda, roulotte o camper. Una scelta che si concilia con la voglia di natura e di vacanze in prossimità, ma anche con la necessità di risparmiare soldi, visto che l’Italia è l’unico Paese Ue dove gli stipendi sono ancorati a 30 anni fa, mentre i prezzi delle vacanze salgono…alle stelle.
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