‘Hot Rodent Men’, perché definire qualcuno uomo-topo è body shaming
- 09/07/2024
- Popolazione Trend
Uomini dal fisico esile, dalla bocca sottile e dal naso pronunciato: forse non lo sapete, ma siete degli ‘Hot Rodent Men’ ed è il vostro momento. Il trend degli ‘uomini-topo’ – perché la bellezza è (anche) una moda – ha appena soppiantato quello dei coccolosissimi e biondissimi ‘Golden Retriever Men’ sui social e, a quanto pare, nelle preferenze estetiche delle donne. Un endorsement importante in questo senso è arrivato recentemente dall’ammiratissima super modella Emily Ratajkowski, che in un video su TikTok – poi tolto – si è dapprima lamentata della mancanza di uomini di qualità, e poi ha dichiarato che le donne preferiscono gli uomini-topo, con fattezze non convenzionali e dal grande fascino.
Alle donne piacciono gli uomini-topo
Queste le parole di Ratajkowski, recentemente tornata single dopo il divorzio da Sebastian Bear-McClard: “Volevo parlare della mancanza di uomini di qualità nel mondo (…). Capisco perché tutte le belle ragazze vanno verso uomini che assomigliano a topi e ratti. Perché come faccio a trovare qualcuno che sia, scusate, più alto di un metro e ottanta? Mi dispiace, tipo divertente, intelligente, gentile? La gentilezza dovrebbe essere al primo posto. La gentilezza è la cosa più importante (..). Insomma, uomini, dove siete finiti?”
Per avere un’idea della tipologia di uomo di cui si parla, ecco dei vip che rientrano nella categoria: Adam Driver, Kieran Culkin, Tobey Maguire, Dustin Hoffman, Timothée Chalamet (su cui però ci sono opinioni contrastanti), Vincent Cassel, William Dafoe, ma anche cantanti come il nostrano Ghali.
Attenzione: non si parla solo di estetica. I Rodent Men si caratterizzano sì per i visi spigolosi, le orecchie grandi, le bocca piccola e il naso grosso ma, senza che la scienza possa evidentemente stabilire una correlazione, sono considerati anche premurosi, attenti, gentili, timidi, sempre pronti al sorriso, rassicuranti. E soprattutto, hanno molto carisma e personalità.
Body shaming o apprezzamento?
La tendenza degli uomini-topo ha un pregio: quello di discostarsi dai canoni di bellezza che soprattutto il cinema, oggi anche dai social, impongono non solo alle donne ma anche agli uomini.
Non a caso, infatti, è la GenZ ad apprezzare particolarmente questa nuova categoria che rigetta gli stereotipi ancora in vigore: i Rodent Men sono magri o magrolini, non troppo muscolosi, hanno lineamenti spigolosi, naso o orecchie pronunciati, labbra sottili. Sono insomma lontani anni luce dal maschio alfa dominante, spesso tossico, che ancora oggi passa per essere il modello di riferimento maschile.
La tendenza perciò è anche un modo per allargare gli standard di attrattività visto che, diciamolo, non tutti possono essere Brad Pitt e definire qualcuno “un ragazzo non Brad Pitt” è probabilmente ancora peggio che dargli del Rodent Men, come fa notare il New York Times che all’argomento ha dedicato un recente articolo.
Allo stesso tempo però il trend degli uomini-topo è stato criticato non solo in quanto trend, quindi ‘moda’ del momento (l’anno scorso i golden retriever, ora i topi, e l’anno prossimo?) ma anche perché definire qualcuno ‘topo’ è pericolosamente vicino al body shaming. In effetti dare a qualcuno del roditore non sembra esattamente un complimento, e chi ha fattezze di questo tipo probabilmente viene facilmente preso in giro.
Gli Hot Rodent Men sono sexy
Sui social si è aperto un dibattito al riguardo. La comunità Thatsfab ha scritto in un post, riferendosi al video di Ratajkowski:
“Viene da chiedersi cosa sarebbe successo se la stessa frase fosse stata detta da uomo. Ma soprattutto se avessero etichettato i lineamenti fisici di una donna appellandola come ‘donna ratto’ o ‘donna maiale’. Il tatto, l’empatia, la sensibilità e il rispetto che chiediamo verso le donne dovrebbero essere riposti anche nei confronti degli uomini. Perché giudicare ed etichettare una persona per il suo aspetto fisico è body shaming, tanto per le donne quanto per gli uomini”.
Il body shaming può sembrare una sofisticheria del nostro tempo, secondo alcuni dominato dal politically correct, per cui ‘non si può più dire niente’, ma in realtà è un problema serio. Così come lo erano le prese in giro quando eravamo bambini, solo che non le chiamavamo bullismo, allo stesso modo a ogni età la messa in risalto dei (presunti) difetti corporei fa male e può portare alla perdita dell’autostima, ai disturbi alimentari, alla depressione, o anche a discriminazioni e violenza di genere.
Le donne lo sanno benissimo, essendo da sempre bersaglio prediletto di qualsiasi tipo di critica e derisione per qualsiasi cosa. Ma non c’è da gioire se anche gli uomini vengono fatti oggetto di attenzione per quanto riguarda l’estetica. Non è certo questa la ‘parità’ di genere da ricercare, che poi a ben guardare non è parità neanche nel caso del body shaming.
C’è una differenza, infatti, e sta nella parolina ‘hot’ che il NYT ha accostato alla definizione ‘Rodent Men’. In pratica, gli uomini-topo sono sexy, e infatti tutti i vip che vengono citati come rappresentanti della categoria sono considerati affascinanti e piacciono a tutte – o quasi – le donne.
E piacciono proprio per il loro essere lontani dai canoni convenzionali, per essere belli in modo diverso. Niente più sorrisi a 32 denti e volti cesellati à la Brad Pitt o Chris Hemsworth. La loro attrattiva sta proprio nel proporre una bellezza più reale: desiderare gli uomini topo significherebbe anche rifiutare l’Intelligenza Artificiale, i filtri, le app di ritocco e la chirurgia estetica. “Se ci viene offerta una falsa perfezione, desidereremo ardentemente le imperfezioni umane”, dice il NYT.
Purtroppo, difficilmente si sente dire altrettanto delle imperfezioni femminili: cantanti, attrici e vip di ogni genere sono costantemente criticate senza se e senza ma per l’abbigliamento, per la cellulite, per le rughe, per i capelli, e se hanno mangiato un piatto di pasta subito ci si chiede se siano incinte. Insomma, per loro il giudizio rimane tale e senza sfumature.
Tuttavia rimane vera una riflessione più generale, e cioè che anche gli uomini ormai sono vittima di valutazioni negative sul loro corpo, che passano dal loro peso alla loro muscolosità, dalla presenza o assenza di un addominale scolpito alla calvizie, fino alla loro ‘dotazione’. Il problema in pratica invece di migliorare si è allargato e non risparmia più nessuno.
Rimane infine anche un altro dubbio: per i diretti interessati essere definiti uomini-topo ma sexy è un insulto o un complimento? E i comuni mortali, non corazzati dall’essere vip amati e venerati, come la pensano? Nel dubbio, per fare colpo su un uomo meglio non dirgli che è un ‘Hot Rodent Man’.
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