Giornata internazionale dell’abbraccio, un gesto ancora sottovalutato
- 20/01/2025
- Popolazione
Il 21 gennaio si celebra la Giornata internazionale dell’abbraccio, una data che, oltre a promuovere un gesto tanto semplice quanto profondo, mette in luce i benefici scientifici e psicologici di un’azione che spesso diamo per scontata.
Perché si celebra il 21 gennaio?
La data della Giornata internazionale dell’abbraccio non è casuale. Cade in un periodo dell’anno in cui molte persone si sentono emotivamente vulnerabili: il freddo invernale, la ripresa lavorativa dopo le festività e il Blue Monday, considerato il giorno più triste dell’anno, rendono gennaio particolarmente delicato dal punto di vista psicologico. Ma se il Blue Monday è una trovata recente, la Giornata internazionale dell’abbraccio ha una storia più lunga.
La ricorrenza nasce nel 1986 da un’iniziativa di Kevin Zaborney, un pastore del Michigan, che decise di fissare questa celebrazione in un periodo che per molti è sinonimo di tristezza, sia per le temperature rigide sia per la fine delle festività natalizie. L’idea era semplice: utilizzare gli abbracci per diffondere calore umano e combattere la malinconia. Zaborney proclamò questa ricorrenza anche per rompere le barriere culturali che spesso ci impediscono di mostrare affetto in pubblico, invitando tutti a essere più generosi nel condividere questo semplice gesto.
Ma perché l’abbraccio è così importante per noi come esseri umani? E quali effetti ha sulla nostra salute e sul nostro benessere? Recenti scoperte nel campo delle neuroscienze hanno svelato molto su questo gesto apparentemente elementare.
I benefici di un abbraccio
Studi pubblicati nel 2024 dall’University College London hanno evidenziato come un abbraccio della durata di almeno 20 secondi possa innescare una risposta neurochimica positiva nel cervello. In particolare, gli abbracci stimolano la produzione di ossitocina, conosciuta come l’ormone dell’amore, responsabile della riduzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e dell’aumento del senso di fiducia.
Un’altra ricerca condotta dalla University of North Carolina ha dimostrato che gli abbracci regolari possono ridurre del 30% il rischio di malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno sottolineato come questo gesto, riducendo lo stress, aiuti a regolare la pressione sanguigna e a migliorare il sistema immunitario.
Un abbraccio è molto più che un contatto fisico: è una terapia per l’anima e per il corpo. Ecco alcuni dei principali effetti benefici, supportati dalla scienza:
- Riduce lo stress: gli abbracci inibiscono la produzione di cortisolo, riducendo ansia e tensioni emotive;
- Migliora il sistema immunitario: una ricerca della Carnegie Mellon University ha dimostrato che le persone abituate ad abbracciare hanno meno probabilità di ammalarsi, grazie alla diminuzione degli ormoni dello stress;
- Rafforza i legami emotivi: attraverso il rilascio di ossitocina, gli abbracci migliorano la connessione con i nostri cari e favoriscono relazioni durature;
- Regola la pressione sanguigna: il contatto fisico rallenta il battito cardiaco e abbassa la pressione;
- Aumenta la felicità: gli abbracci stimolano la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che migliorano l’umore.
Curiosità sugli abbracci
- Durata ideale: la scienza suggerisce che un abbraccio deve durare almeno 20 secondi per avere un impatto significativo sul benessere psicofisico;
- Chi abbraccia di più? Secondo una ricerca del Pew Research Center, gli italiani e gli spagnoli sono tra i popoli che usano di più gli abbracci come forma di saluto, mentre nei Paesi scandinavi, più freddi anche da un punto di vista climatico, prevalgono gesti più formali;
- Hug Therapy: l’abbraccioterapia è una pratica sempre più diffusa nel trattamento di disturbi legati all’isolamento sociale e alla depressione.
Campagne di sensibilizzazione
La International Hugging Foundation organizza annualmente eventi e campagne di sensibilizzazione in tutto il mondo, sfruttando questa giornata come opportunità per promuovere il benessere emotivo e sociale. Tra le attività più interessanti ci sono le Hug Walks, passeggiate comunitarie dove sconosciuti vengono incoraggiati a scambiarsi abbracci, e le campagne di raccolta fondi per cause benefiche legate alla salute mentale. Queste iniziative evidenziano come un gesto così semplice possa trasformarsi in un potente strumento per favorire l’inclusione sociale e costruire relazioni più forti all’interno delle comunità.
L’abbraccio, così universale, trascende le differenze culturali, linguistiche e generazionali. È un simbolo di inclusione, accoglienza e solidarietà. In un mondo spesso diviso, la Giornata internazionale dell’abbraccio ci ricorda che, a volte, i piccoli gesti sono quelli che fanno la differenza.
Quindi, in questa giornata, regalate un abbraccio a qualcuno. Non costa nulla, e proprio per questo vale tanto.