“Sleep tourism”, perché dormire è una priorità per gli italiani in vacanza?
- 07/08/2024
- Popolazione
Cosa più del dormire corrisponde al dolce far niente? Dormire, in effetti, oltre ad essere diventato quasi un lusso di pochi, è anche in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori italiani. L’ha confermato lo studio condotto da Skyscanner sui trend di viaggio del 2024.
Tra chi sceglie mete turistiche dal forte impatto culturale e chi sarebbe disposto a prendere un volo a breve distanza per assistere ad un evento di particolare personale interesse, c’è poi chi invece sceglie di andare in vacanza per riposare.
Scopriamo perché il letto sarebbe la meta ideale delle ferie degli italiani.
Sleep tourism
Con l’arrivo delle ferie estive si sente parlare sempre più spesso di ‘Sleep tourism’, una tendenza in costante aumento che vede gli italiani proiettarsi nel vero senso del concetto di vacanza. Dal latino ‘vacans’, infatti, significa “essere liberi”, esenti da impegni, privi di scocciature: in altre parole, oziare allo stato puro.
E tra le tante tipologie di viaggio amate dagli italiani, c’è proprio il turismo del sonno, durante il quale staccare la spina è la priorità. La gente è sempre più interessata alla qualità del sonno. Infatti, oggi il 60% degli italiani è più attento a questo aspetto rispetto a qualche anno fa.
Dormire è in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori italiani. Per il 24% degli intervistati è una priorità. A seguire:
• Osservare la fauna selvatica: 22%.
• Fare sport acquatici: 17%.
• Apprendere una nuova arte o abilità: 16%.
Dai dati di Skyscanner, le città dove trovare gli hotel perfetti per riposare e rendere migliore la qualità del proprio sonno sono Hội An, in Vietnam e Santorini, in Grecia, secondo i punteggi su TripAdvisor rispetto agli hotel dove la qualità del sonno è migliore.
E c’è chi ne ha fatto un vero e proprio servizio tra i vari proposti nelle strutture ricettive: pacchetti promo dedicati al riposo e all’esperienza del sonno. Si potranno trovare, quindi, servizi specifici che vanno dalle consulenze con esperti a trattamenti di meditazione e yoga che miglioreranno il sonno. Sempre più frequenti sono anche i “menù cuscini“, grazie ai quali si possono testare i guanciali sui quali dormire e riposare meglio.
Ma perché è così importante dormire e lo si sceglie di fare in vacanza?
Il sonno per gli italiani
Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, condotta insieme a Nomisma, il 38% degli italiani si dice “poco o per niente soddisfatto” della qualità del proprio sonno, con appena il 16% che dichiara invece di essere “molto” o “estremamente soddisfatto”.
A rovinare il sonno sono i risvegli notturni, uno dei disturbi più diffuso, con il 36% del campione che ne soffre “spesso” o “ogni giorno”. Gli altri problemi riguardano il russare (31%), la stanchezza cronica (25%), l’avere un sonno agitato (24%) e la difficoltà ad addormentarsi (23%).
La maggioranza di chi soffre di questi disturbi (il 58% del totale, per la precisione) rivela, inoltre, di non aver adottato alcun rimedio per le proprie problematiche notturne. Il restante 42% si è rivolto principalmente al medico di base (19%) o a soluzioni fai da te (12%), e in misura minore cercando rimedi in farmacia (6%) o consultando uno specialista del sonno (4%).
Secondo gli italiani lo stress è la principale causa della scarsa qualità del loro sonno, con il 69% che lo indica come un fattore determinante. Uno su quattro dichiara di avere orari irregolari (26%) e un’eccessiva esposizione agli schermi durante la giornata o prima di andare a dormire (24%).
Come il lavoro influenza il sonno
Il lavoro rappresenta un fattore di disturbo del sonno per oltre tre quarti degli italiani (76,9%): tra questi, quasi un terzo (28,4%) attribuisce alla sfera professionale un impatto significativo sul proprio rapporto con il riposo o la considera la ragione principale dei propri disturbi del sonno. A riportarlo è l’Osservatorio di Unobravo, secondo il quale questa problematica si acuisce per chi lavora su turni.
Così, il 43,1% lamenta un’influenza considerevole del lavoro sul sonno e il 12,5% lo identifica come la causa primaria dei suoi disturbi del sonno.
E lo stesso vale per chi lavora con orari flessibili o come freelance: rispettivamente il 24,8% e il 24,2% di queste categorie attribuiscono un ruolo significativo al lavoro quando si tratta di difficoltà a dormire bene.
I lavoratori e le lavoratrici part-time (meno di 40 ore settimanali) si dichiarano invece meno colpiti dalla problematica: quasi uno su tre (28,4%) risponde di non vedere una correlazione tra riposo e vita professionale.
A soffrire maggiormente di un sonno disturbato sono coloro che ricoprono ruoli dirigenziali: il 32,55% parla di un’influenza significativa sul sonno e l’11,62% ritiene che la causa primaria sia da ricercarsi proprio all’interno della sfera professionale. Dai dati analizzati da Unobravo emerge che le donne in posizioni dirigenziali (40,9%) sono più colpite rispetto agli uomini (25%).
E per chi è in grado di non lavorare anche in vacanza, le ferie estive diventano uno dei momenti migliori per beneficiare del sonno.
I benefici del sonno
Numerose ricerche scientifiche dimostrano che dormire bene è fondamentale per la salute. Alcuni dei principali benefici includono:
- Miglioramento della funzione cognitiva: Il sonno contribuisce alla plasticità cerebrale, necessaria per apprendere nuove informazioni e formare ricordi. Una buona notte di sonno può migliorare le capacità di problem-solving e decision-making, mentre la mancanza di sonno può compromettere la capacità di pensare chiaramente e ricordare.
- Salute del cuore: Durante il sonno, il ritmo cardiaco rallenta e la pressione sanguigna diminuisce, permettendo al cuore e al sistema vascolare di riposare. La carenza di sonno, invece, è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, infarti e insufficienza cardiaca.
- Regolazione della glicemia: Dormire almeno sette ore per notte aiuta a mantenere regolati i livelli di zucchero nel sangue. La mancanza di sonno aumenta la resistenza all’insulina, aumentando il rischio di diabete di tipo 2.
- Rafforzamento del sistema immunitario: Durante il sonno, il corpo esegue processi di riparazione e crescita, inclusi la sintesi proteica e il rilascio di ormoni della crescita. La privazione di sonno compromette la funzione immunitaria, aumentando la suscettibilità alle malattie.
- Miglioramento dell’umore: Un sonno di qualità migliora i livelli di energia e l’umore, riducendo il rischio di ansia, depressione e irritabilità. Al contrario, la carenza di sonno è collegata a un aumento dello stress e delle problematiche di salute mentale.
- Longevità: Uno studio pubblicato su Science Daily ha rilevato che una buona qualità del sonno può aggiungere anni alla vita, poiché riduce i rischi di malattie croniche e migliora la qualità della vita.
Questi studi sottolineano l’importanza del sonno per la salute fisica e mentale, confermando che dormire bene è un pilastro fondamentale per il benessere generale. Gli esperti raccomandano che gli adulti dormano tra le 7 e le 9 ore per notte. Le necessità di sonno possono variare a seconda dell’età e delle esigenze individuali, ma generalmente questa fascia oraria è considerata ottimale per mantenere una buona salute fisica e mentale.
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