27 persone in una casa, inaugurato a Milano il primo appartamento di “Cohabs”
- 22/10/2024
- Giovani Popolazione
A Milano è stato inaugurato il primo appartamento di “Cohabs”, una società specializzata in co-living che offre case arredate con camere private e spazi comuni pensate per condividere gli spazi e approcciare diversamente la condivisione degli spazi e del tempo. Situato in un palazzo Liberty ristrutturato, in via Caltanissetta 5, il nuovo spazio di Cohabs rappresenta un esempio di innovazione abitativa in una città dove la domanda di alloggi accessibili continua a superare di gran lunga l’offerta e si arriva a spendere anche 1.000 euro di affitto per un monolocale di 30 metri quadri, bollette escluse.
Cohabs: 27 camere da letto e 700 metri quadri
La struttura di via Caltanissetta si estende su 700 metri quadrati e può ospitare fino a 27 persone, con un maestoso glicine a incorniciare la facciata. Le 27 camere da letto, tutte in stile moderno e dotate di aria condizionata, sono state progettate per offrire privacy e comfort, ma il cuore della casa sono gli spazi comuni: un ampio giardino con amache, un’area salotto, un barbecue e un forno a legna per la pizza. Gli inquilini hanno anche accesso a una palestra, una sala cinema, una lavanderia e un soggiorno che offre sia spazi privati che comuni per pranzare, lavorare e condividere esperienze.
Le camere sono suddivise in diverse categorie, con prezzi che variano tra i 1.196 e i 1.580 euro al mese, come spiegato da Milano Today. Il costo dell’affitto include servizi come la connessione Wi-Fi ad alta velocità, pulizie settimanali, piattaforme di streaming TV, bollette e tasse comunali, garantendo un’esperienza abitativa senza preoccupazioni aggiuntive.
Un appello alla community
Cohabs ha spiegato che l’arrivo a Milano è stato dettato dalla reputazione della città come centro della moda, del design e degli affari, ma anche dalla carenza di alloggi accessibili per giovani professionisti e studenti. La filosofia alla base del co-living è creare una community, dove gli inquilini non condividono solo uno spazio, ma costruiscono relazioni, ricordi e un senso di appartenenza. L’obiettivo è differenziarsi dagli ostelli o dagli appartamenti condivisi tradizionali, puntando su legami autentici e un supporto reciproco tra gli abitanti della casa.
Housing sociale a Milano: la situazione attuale
Il progetto Cohabs arriva in un momento in cui Milano sta faticando a risolvere la sfida abitativa. La domanda di alloggi a prezzi accessibili è in aumento, come evidenziato da numerose ricerche condotte da istituzioni accademiche e organizzazioni del settore, tra cui Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma e Bocconi. Questi studi sono stati recentemente presentati a inizio mese da Fondazione Housing Sociale in occasione del suo ventesimo anniversario, mettendo in luce le lacune dell’offerta abitativa nella città.
Secondo i dati del Politecnico di Milano, attualmente a Milano ci sono 16.681 alloggi in affitto a canone calmierato, in gran parte costruiti da fondi e cooperative edilizie. Negli ultimi dieci anni sono stati realizzati 4.000 appartamenti in vendita convenzionata e 3.551 in affitto, di cui il 10% destinato a canone sociale per famiglie fragili. Tuttavia, come rilevato da una ricerca di Nomisma, le famiglie con entrate mensili tra 1.600 e 2.700 euro rappresentano circa il 25% del totale, evidenziando come l’offerta non riesca ancora a soddisfare adeguatamente il fabbisogno.
L’indagine della Fondazione Housing Sociale, con il supporto del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, ha mappato l’offerta abitativa della città, con rappresentazioni cartografiche che mostrano collocazione, accessibilità economica e tipologia di promozione degli interventi. Questa analisi ha permesso di evidenziare come, nonostante gli sforzi delle istituzioni e delle cooperative edilizie, l’housing sociale a Milano sia ancora insufficiente per coprire la domanda crescente.
L’aumento dei prezzi degli affitti e la scarsa disponibilità di case a prezzi accessibili hanno spinto molti giovani e professionisti a cercare soluzioni alternative, come il co-living, che offre un equilibrio tra comfort, condivisione e sostenibilità economica.
Cohabs e il co-living: una soluzione alternativa per Milano?
L’arrivo di Cohabs a Milano rappresenta un tentativo di rispondere a questa crescente necessità di alloggi flessibili e accessibili per una nuova generazione di residenti urbani. Pur non trattandosi di co-housing sociale in senso stretto, il modello di Cohabs si posiziona a metà strada tra la locazione tradizionale e le soluzioni di residenzialità temporanea, offrendo spazi di qualità superiore a prezzi che, sebbene elevati, comprendono numerosi servizi inclusi.
Mentre il mercato immobiliare milanese è in continua evoluzione, il co-living potrebbe rappresentare una valida alternativa per coloro che cercano un ambiente flessibile e socialmente stimolante. Tuttavia, resta da vedere se questo modello sarà in grado di diventare una parte integrante e sostenibile dell’offerta abitativa della città, o se resterà confinato a un segmento di mercato di nicchia.
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