Il caffè riduce il rischio di ictus e diabete: ecco perché e il limite da non superare
- 18/09/2024
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E se vi dicessero che il caffè fa bene alla salute? Dovreste credergli, nel limite di tre tazzine al giorno.
Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha dimostrato che assumere 200-300 mg di caffeina al giorno, circa tre tazzine, potrebbe abbassare significativamente il rischio di sviluppare malattie come il diabete, le cardiopatie coronariche e l’ictus.
L’analisi, condotta su oltre 500.000 partecipanti di cui oltre 172.000 senza patologie cardiometaboliche preesistenti, ha rivelato che chi consuma una quantità moderata di caffeina ha un rischio ridotto del 48,1% di sviluppare più di una malattia cardiometabolica rispetto ai non consumatori. Anche chi assume meno caffeina, sotto i 100 mg al giorno, ha benefici, ma in misura ridotta (circa il 40,7%). Entusiasta Chaofu Ke del Suzhou Medical College dell’Università di Soochow, in Cina, principale responsabile dello studio: “Consumare tre tazze di caffè o 200-300 mg di caffeina al giorno potrebbe aiutare a ridurre il rischio di sviluppare multimorbidità cardiometabolica”, ma occhio a non esagerare.
Perché il caffè fa bene?
Il beneficio della caffeina si estende oltre la prevenzione di singole patologie. Questo effetto protettivo è attribuito a una serie di processi chimici che avvengono nel nostro corpo dopo il consumo. La caffeina agisce come un potente stimolante del sistema nervoso centrale, aumentando la disponibilità di neurotrasmettitori come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, che aiutano a migliorare l’umore e la concentrazione. Al contempo, la caffeina promuove una migliore regolazione dell’insulina, riducendo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Un altro importante meccanismo rivelato dallo studio riguarda la capacità della caffeina di ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione vascolare, due elementi chiave per mantenere una buona salute cardiometabolica. Il caffè, inoltre, è ricco di antiossidanti che combattono lo stress ossidativo, tra i principali responsabili del danno cellulare e dell’invecchiamento precoce.
Bere troppo caffè fa male
Il troppo stroppia e il caffè non fa eccezione. I ricercatori spiegano che l’assunzione di caffeina deve essere mantenuta entro livelli moderati: tre tazze al giorno, ovvero circa 300 mg di caffeina, sembrano essere l’ideale per ottenere i benefici senza correre rischi.
Superare questa soglia può avere effetti negativi. Un consumo eccessivo di caffeina può portare a insonnia, nervosismo, aumento della pressione arteriosa e accelerazione del battito cardiaco. A lungo termine, un’assunzione troppo elevata di caffeina potrebbe contribuire a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, anziché ridurlo. L’eccesso di caffeina può anche influire negativamente sulla capacità di assorbimento del calcio, indebolendo le ossa.
Gli effetti di un eccesso di caffeina
Quando si eccede nella quantità di caffè, i sintomi di un sovradosaggio di caffeina possono manifestarsi rapidamente. A dosi elevate, oltre i 400 mg al giorno (circa quattro tazze), alcuni soggetti possono avere effetti collaterali come tremori, palpitazioni e irritabilità. In alcuni casi, la caffeina può anche causare mal di testa e un aumento della frequenza cardiaca, sintomi che peggiorano la qualità della vita quotidiana.
In particolare, il sovradosaggio cronico può alterare il sistema nervoso, inducendo una forma di dipendenza che rende difficile ridurre il consumo. È quindi essenziale mantenere il caffè come una piacevole abitudine quotidiana, ma senza eccedere, per continuare a godere dei suoi benefici senza rischi per la salute.
Non sappiamo se tra qualche anno berremo caffè in grani a causa del cambiamento climatico. Intanto sarebbe meglio non esagerare mentre il premier inglese Starmer vieta il consumo di energy drink per gli under 16, a causa dell’elevata concentrazione di zucchero e caffeina.
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