Brasile, comune obbligato a restituire il cane a un senzatetto, il giudice: “Sono una famiglia multispecie”
- 22/07/2024
- Popolazione
In Brasile un giudice ha ordinato al comune di Curiba di restituire il cane a un senzatetto. Le autorità glielo avevano sottratto per far accedere l’animale a migliori condizioni di igiene e salute, ma il giudice brasiliano ha chiesto di rivedere la decisione: il cane e il suo padrone rappresentano una “famiglia multispecie”.
Cane riconsegnato al senzatetto in Brasile
La storia era iniziata a maggio quando Rock, fedele amico a quattro zampe di Carlos Merlini Neto, un senza dimora di 46 anni, era stato investito da un’auto nelle strade di Curiba, città dove Carlos vive da una decina d’anni. Al momento dell’incidente, il cane aveva solo sette mesi ma riuscì a sopravvivere nonostante qualche frattura alle costole. Dopo averlo salvato e portato in una stazione vicina, la compagna di Carlos portò il piccolo animale in un rifugio gestito dal comune, dove Rock fu curato. Fin qui tutto bene, se non fosse che a distanza di giorni nessuno ebbe notizia del cane, che non era più stato restituito a Carlos.
Dopo diversi giorni di ricerca, il senzatetto ha scoperto dal Centro per la difesa degli animali che Rock era stato inserito nella lista delle adozioni e che di lì a poco sarebbe stato adottato perché c’erano già delle richieste. Una notizia sconvolgente per il 46enne che ha deciso di chiedere aiuto a un giudice, il Difensore pubblico dello Stato di Paraná. Il pubblico ufficiale ha accolto la richiesta del senzatetto e l’ha portata avanti, chiedendo che venisse fatta giustizia.
Alla fine, la sentenza del Tribunale speciale del Tesoro pubblico di Curitiba ha obbligato il Comune a localizzare il cucciolo e a riconsegnarlo all’uomo. La motivazione del provvedimento ha già fatto il giro del mondo: per il giudice Carlos e Rock costituiscono una “famiglia multispecie”, un nucleo composto da un essere umano e un cane, ma pur sempre portatore di diritti.
Cosa è una famiglia multispecie
La motivazione ha fatto notizia, non tanto per la definizione in sé, ma per il suo utilizzo. Di solito, infatti, con il termine “famiglia multispecie” si indicano dei gruppi dove vivono più animali e non una relazione tra una persona e un animale.
Queste famiglie non si limitano a condividere uno spazio fisico, ma sviluppano legami affettivi profondi e relazioni complesse tra umani e animali.
Le famiglie multispecie possono includere una varietà di animali domestici come cani, gatti, conigli, uccelli e pesci, che diventano parte integrante della vita quotidiana e formano relazioni sia con gli esseri umani che tra di loro. Il contesto assume dei connotati molto affascinanti nei contesti rurali, dove è comune trovare fattorie con diverse specie animali, ognuna con il proprio ruolo all’interno della famiglia. In queste famiglie, ciascun essere vivente interagisce con gli altri animali e con gli umani, creando un ecosistema familiare interdipendente.
Nei santuari e rifugi per animali, umani e una varietà di animali convivono in un ambiente di cura e protezione, formando una grande famiglia multispecie dove ogni animale, indipendentemente dalla specie, riceve amore e attenzione.
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