Il tasso di natalità in Russia scende al minimo storico degli ultimi 25 anni
- 11/09/2024
- Mondo
A Mosca non nascono più bambini? Quasi. La Russia ha registrato il tasso di natalità più basso degli ultimi 25 anni. I dati ufficiali pubblicati nei giorni scorsi hanno rilevato un numero di nascite a giugno inferiori alle 100mila: non erano così basse dal 1999.
La denatalità e l’aumento della mortalità causato dalla guerra hanno così portato lentamente a una diminuzione della popolazione e ciò inizia ad essere un problema per il Paese.
“Nascite al minimo storico”
Il Cremlino ha commentato i dati relativi alla demografia del Paese come “un disastro”. Un disastro che, oltre al tasso di natalità, vede la popolazione decimarsi quotidianamente anche a causa della guerra prolungata d’aggressione che Mosca ha generato invadendo l’Ucraina nel 2022.
L’istituto statistico Rosstat ha segnalato che nella prima metà del 2024 in Russia sono nati 599.600 bambini. Una cifra che, se paragonata allo stesso periodo dell’anno precedente, è pari a 16mila neonati in meno. Ed è il dato più basso degli ultimi venticinque anni.
Nello specifico, risale al mese di giugno il picco più basso mensile: il numero di neonati è sceso del 6%, attestandosi a 98.600. Così come, il tasso di fertilità totale (ovvero il numero di figli per donna) è diminuito da 1,78 nel 2015 a 1,41 nel 2023.
Le morti, invece, si stima siano state 325.100 tra gennaio e giugno, ovvero 49.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati, inoltre, segnalano che il calo demografico è stato in parte compensato dalla crescita del 20,1% dei migranti nel periodo gennaio-giugno.
Le intenzioni di genitorialità prima e dopo il conflitto
Un sondaggio della National Research University Higher School of Economics ha raccolto dati su un campione di 3287 intervistati russi, di età compresa tra 18 e 44 anni, che circa un anno prima avevano manifestato il desiderio di avere figli. Di questi, 1675 persone hanno riportato cambiamenti nei loro piani riproduttivi:
- Il 60,2% degli intervistati non ha modificato i propri piani di avere figli, mantenendo la decisione di procreare nonostante le crisi.
- Il 14,8% ha deciso di rinviare indefinitamente la nascita di un figlio, mentre un ulteriore 6,3% ha scelto di posticiparla di 1-2 anni.
- Il 9,5% ha dichiarato di aver rinunciato definitivamente all’idea di avere figli.
- Il 9,2% ha anticipato la nascita di un figlio, accelerando la pianificazione familiare.
Le motivazioni
Circa il 45% degli intervistati ha attribuito il cambiamento dei piani riproduttivi alla difficile situazione economica e politica, sia a livello nazionale che globale, considerando tali fattori come l’elemento dominante per il rinvio o la rinuncia alla nascita di figli. Un 30% ha indicato l’operazione militare in Ucraina come una delle principali ragioni per aver cambiato i propri piani di avere figli.
Il 30% ha menzionato specificamente le difficoltà finanziarie (come mancanza di denaro) come motivo per il rinvio o la cancellazione dei piani riproduttivi. Il 25% degli intervistati ha indicato motivi personali, tra cui cambiamenti religiosi, visioni del mondo, la ricerca o perdita di un partner, o esperienze emotive, come ragioni per il cambiamento dei loro piani di fertilità.
Il 10% ha menzionato motivazioni fisiologiche, come l’età avanzata o problemi di salute, per rinunciare o posticipare la nascita di un figlio.
Impatto del bonus di maternità
Il bonus di maternità è stato segnalato come un importante incentivo per alcune famiglie nel mantenere o accelerare i piani di fertilità. Le famiglie che hanno beneficiato di queste misure hanno rappresentato il 10% degli intervistati, che hanno smesso di posticipare la nascita di un figlio desiderato o hanno deciso di avere un bambino che altrimenti non avrebbero potuto permettersi.
L’importo del capitale investito per incentivare la maternità nel 2024 è stato fissato a:
• 630.380,78 rubli (6.266,17 euro) per il primo figlio nato dal 2020.
• 202.643,96 rubli (2.014,00 euro) aggiuntivi per il secondo figlio.
• 833.000 rubli (8.278,85 euro) se il primo figlio non ha ricevuto il capitale di maternità, ma è nato un secondo figlio.
Questo strumento può essere utilizzato per spese immediate come l’acquisto di un’abitazione con mutuo o spese per l’educazione e il sostegno ai bambini disabili.
“Necessaria operazione demografica speciale”
“Questo è catastrofico per il futuro della nazione”, ha affermato a luglio il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa statali russe.
Nina Ostanina, presidente del Comitato per la protezione delle famiglie presso la Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale RIA che è necessaria una “speciale operazione demografica” per migliorare il tasso di natalità.
“Dobbiamo organizzarci e condurre un’altra operazione speciale”, ha detto Ostanina. “Proprio come un’operazione militare speciale, un’operazione demografica speciale”.
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