Olimpiadi Parigi 2024, parità di genere raggiunta?
- 19/07/2024
- Mondo
Saranno 10.500 gli atleti che parteciperanno ai Giochi olimpici di Parigi 2024: 5250 saranno uomini, 5250 saranno donne. Uno degli hashtag sarà #GenderEqualOlympics e, almeno nelle intenzioni sembra essere così. Ma rispetto alla realtà, purtroppo, il lavoro per un’equità sportiva tra il mondo maschile e quello femminile è ancora molto lungo.
Parlare di sport e pensare ad una donna non è sempre così immediato. Per anni, infatti, le attività agonistiche sono state praticate solo da uomini e con difficoltà il genere femminile è riuscito a salire a pieno titolo sui podi di eventi come i Giochi olimpici. Per la prima volta nella storia, però, le Olimpiadi di Parigi 2024 vedranno lo stesso numero di donne e lo stesso numero di uomini, atleti di varie categorie, prendere parte ai giochi. Sarà sufficiente per parlare di una raggiunta parità di genere?
Lo sport femminile
Lo sport femminile non trova spazio necessario per esprimersi e raccontarsi. Negli scorsi giorni, ad esempio, la Nazionale italiana di calcio femminile si è qualificata agli Europei 2025 con un 4 a 0 contro la Finlandia. Un risultato che, se fosse stato raggiunto dalla Nazionale maschile, avrebbe avuto senz’altro più risonanza mediatica. Una delle cause principali che coinvolge questo fenomeno è dovuto al fatto che alcuni sport non sono considerati “da donne”. E lo stesso è accaduto nel corso della storia dei giochi olimpici.
Il wrestling è uno di quegli sport nei quali gareggiano solo uomini. E, d’altro canto, le donne sono le uniche a prendere parte alla gara nella categoria “ginnastica ritmica”. La staffetta dei 50 chilometri di marcia è diventata mista, e le Olimpiadi di Parigi si chiuderanno proprio con una maratona femminile.
E, seppur numericamente gli atleti saranno al 50% uomini e al 50% donne, le secondo sono le più sottorappresentate. A dimostrarlo è il numero ancora troppo basso di allenatrici o funzionarie tecniche a bordo campo.
A denunciare la mancanza di donne o il linguaggio che si usa per parlare delle atlete alle Olimpiadi sono state le tante sportive che si sono alternate negli anni. “Lo sport è da tempo un mondo dominato dagli uomini. Le cose si stanno evolvendo, ma c’è ancora molta strada da fare. Parigi 2024 mostrerà una nuova immagine dello sport femminile e delle atlete. L’immagine di donne che sono sia madri che campionesse – ha detto Laura Flessel, campionessa olimpionica francese di scherma e ex ministro dello Sport in Francia -. Molte donne vedono ancora lo sport come un’attività puramente ‘curativa’. Con i Giochi, si renderanno conto che è molto più di questo. Parigi 2024 metterà in risalto le campionesse, ma anche allenatrici e arbitri”.
Così come, in Italia, è stata la ‘Divina’, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini che, nel monologo trasmesso a Le Iene, ha detto: “…Se cadi sei un’atleta finita, se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo che attenzione prima o poi paghi perché, se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa se la tira. Così stanno tutti in attesa del disastro – e sul modo in cui si parla delle donne dello sport ha aggiunto -. Uomini che giudicavano la mia vita privata perché, se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un gran figo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini”.
Quali soluzioni?
Solo nel 2014 il Comitato internazionale olimpionico (Cio) ha inserito la piena parità di genere tra i suoi obiettivi. E, per quest’anno, il Cio ha divulgato delle linee guida specifiche relative ad un uso del linguaggio corretto, dedicate alla parità di genere e all’inclusività. Dal concetto di “sesso” al concetto di “genere” sino all’utilizzo di “orientamento sessuale”, il Cio invita i media ad utilizzare il linguaggio corretto e a mostrare maggior attenzione nelle frasi utilizzate quando si parla di sport e quando si parla degli atleti.
“Le donne sono più del loro genere e gli uomini sono più che solo atleti. Sono tutte persone con una vita e diversi interessi”, scrive il Cio nelle Linee guida per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Lo stesso Cio conta attualmente solo un terzo di donne tra i membri (onorari e non), ossia 47 su 147. Nell’Ue soltanto 4 dei 27 presidenti dei comitati olimpici nazionali erano donne nel 2023. Sempre nel 2023, le donne ricoprivano soltanto il 22% di tutte le posizioni decisionali di alto livello nelle federazioni nazionali europee dei 10 sport più popolari, con percentuali comprese tra il 7% della Slovenia e il 51% della Svezia. A parte quest’ultima, tutti gli altri paesi presentano una quota di donne inferiore al 40%, nonostante la presenza femminile sia aumentata nel corso degli anni.
Che ci siano più donne alle Olimpiadi e che si invitino i media ad usare un opportuno linguaggio certo non basta ad ottenere una parità di genere in un mondo, quello sportivo, altamente contagiato da stereotipi, ma resta pur sempre un importante e significativo passo in avanti.
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