Olimpiadi 2024, dai preservativi “dental dam” alla salute mentale
- 17/07/2024
- Mondo
Da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto 2024 si terranno i Giochi olimpici di Parigi. A cento anni esatti dall’ultima volta che la Capitale francese ha ospitato le Olimpiadi, molte sono le novità e i progressi in ambito di sicurezza, salute sessuale e mentale e sostenibilità realizzati.
Uno di questi è la massiccia diffusione di preservativi. Ma non solo i classici condom maschili, ma anche preservativi femminili e dental dam. Così come, un supporto mentale costante sarà fornito agli atleti protagonisti, vista e considerata anche l’esposizione mediatica e social alla quale sono esposti.
Preservativi (non solo maschili)
Una delle novità maggiori è l’aumento dei preservativi femminili alle Olimpiadi 2024. Il preservativo femminile è un metodo contraccettivo meccanico che, indossato dalla donna all’inizio del rapporto sessuale, consente di raccogliere lo sperma eiaculato dal partner, evitando che entri in contatto diretto con la vagina.
Gli organizzatori delle Olimpiadi 2024 hanno affermato in conferenza stampa che saranno distribuiti circa 200.000 preservativi maschili, 20.000 femminili e 10.000 dental dam, disponibili nel Villaggio Olimpico che ospiterà tra circa una settimana 14.500 persone tra atleti e personale.
La notizia crea “scalpore” in un certo senso perché nei Giochi che si sono svolti a Tokyo nel 2020, fu vietato ogni tipo di contatto tra gli atleti e il personale per via delle misure anticontagio istituite a causa del Covid-19. I “letti di cartone” fecero sorridere i tanti fan della competizione sportiva perché furono considerati “anti-sesso”, cosa poi smentita dall’Organizzazione che spiegò essere una questione legata alla sostenibilità ambientale e a una maggiore praticità della gestione dei posti letto.
La distribuzione di profilattici non è una novità per i Giochi olimpici. Ma un crescente numero di più tipologie diverse sì, Nel National Survey of Family Growth del 2006-10, solo l’1,7% delle donne statunitensi di età compresa tra 15 e 44 anni ha dichiarato di aver usato profilattici femminili. Brasile e Sudafrica, invece, hanno livelli di utilizzo più elevati rispetto al resto del mondo a causa delle campagne di distribuzione e dell’educazione su come ridurre la diffusione dell’Hiv. I dental dam, ad esempio, sono tra i preservativi meno conosciuti e diffusi, nonostante siano in commercio da molti anni. Si usano durante il sesso orale e consistono nell’applicare sui genitali o sull’ano la pellicola protettiva riducendo il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
A spiegare il fenomeno è la dottoressa Sophie King-Hill, professoressa associata presso l’Università di Birmingham specializzata in comportamenti sessuali che al Guardian ha raccontato: “Sono ancora metodi contraccettivi di nicchia. Questo per alcune ragioni, tra cui la mancanza di istruzione e il fatto che i preservativi femminili possono essere costosi, difficili da trovare e difficili da inserire. L’uso di dental dam è basso in parte a causa di presupposti errati secondo cui le Malattie Sessualmente Trasmissibili non possono essere trasmesse tramite sesso orale con una donna – e aggiunge -. È un passo nella giusta direzione, poiché riconosce implicitamente l’importanza dell’autonomia delle donne e del loro piacere sessuale. I preservativi femminili e i dental dam, in particolare, sono collegati al piacere sessuale femminile: questo è ancora tabù in molti posti del mondo, incluso l’Occidente”.
Salute mentale
Anche la salute mentale è attenzionata dall’organizzazione delle Olimpiadi. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha pubblicato le Linee guida sui social e sui media digitali, per regolarne l’uso da parte degli atleti accreditati in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e dei Giochi Olimpici Giovanili (YOG) di Gangwon 2024.
Il Cio ha lanciato un programma di consapevolezza fornendo 2mila licenze agli atleti per l’app Calm per cercare di supportare la salute e il benessere mentale. Sarà inoltre disponibile un servizio di assistenza per il fitness mentale. Inoltre, qualsiasi olimpionico che gareggia a Parigi, e per i quattro anni successivi, può accedere a servizi dedicati per la salute mentale nel proprio paese d’origine in più di 70 lingue diverse. L’intenzione è quella di avere uno spazio destinato alla “decompressione mentale” per sconfiggere il “rumore” del villaggio olimpico. I Giochi utilizzeranno anche l’intelligenza artificiale per eliminare gli abusi sui social media, attacchi cyber e hate speach.
Il progetto rientra in una strategia del Cio finalizzata a migliorare i risultati sulla salute mentale entro il 2026 e che risale alla precedente edizione.
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