L’India è il Paese più popoloso del mondo, ma il tasso di fertilità è in calo
- 05/10/2023
- Mondo
L’India è il Paese più popoloso al mondo con i suoi 1,4 miliardi e più di abitanti superando, a metà del 2023, la Cina con la quale condivide la percentuale della popolazione mondiale (18% a testa).
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Tasso di fertilità in calo
Lo Stato asiatico si trova, però, ad affrontare un tasso di fertilità in calo. I casi di malattie legate allo stile di vita sono in aumento nella nazione dell’Asia meridionale, mentre i cambiamenti economici e sociali hanno portato la gente del posto a sposarsi più tardi nella vita. Un recente studio sulle tendenze in aumento dell’infertilità e dei suoi determinanti comportamentali in India ha mostrato che il tasso complessivo è aumentato dal 22,4% nel 1992-93 al 25,3% nel 2005-2006 e poi è aumentato al 30,7% nel 2015-2016.
Lo studio
Lo studio, condotto da Centro di medicina sociale e salute comunitaria (CSMCH), Università Jawaharlal Nehru (JNU) e Istituto Internazionale per le Scienze della Popolazione (IIPS) di Mumbai, si basa sui dati secondari disponibili dopo i quattro cicli del National Family Health Surveys (NFHS) dal 1992 al 2016 per stimare i livelli di infertilità primaria e secondaria in India, ossia l’incapacità di concepire e l’incapacità di avere un figlio dopo un parto precoce.
Sono stati applicati l’analisi bivariata, il t-test e il test Chi-quadrato per catturare cambiamenti significativi nell’infertilità nel tempo. Il modello di regressione logistica multivariata è stato utilizzato per comprendere l’entità dell’infertilità tra le coppie indiane di vari gruppi socioeconomici, livelli di stile di vita e comportamento riproduttivo nel 2015-2016.
I risultati
Infertilità primaria
L’infertilità primaria è diminuita costantemente dal 1992 al 2015: era intorno al 2,8% nel 1992-93 ed è scesa significativamente al 2,6% nel 1998-99, è rimasta quasi allo stesso livello del 2,5% nel 2005-2006 e poi è scesa al 2% nel 2015-2016.
Infertilità secondaria
L’infertilità secondaria, invece, è aumentata in modo significativo dal 19,5% nel 1992-93 al 28,6% nel 2015-2016. Era intorno al 19,5% nel 1992-93, è rimasta quasi lo stesso nel 1998-99, ulteriormente aumentata di 2,9 punti percentuali nel 2005-2006 e aumentata significativamente di 5,9 punti percentuali nell’ultimo decennio 2015-2016, raggiungendo il 28,6%.
Il tasso di infertilità complessivo è aumentato dal 22,4% nel 1992-93 al 25,3% nel 2005-2006 e poi è aumentato al 30,7% nel 2015-2016.
Le cause
Questa tendenza è legata al calo dei tassi di fertilità, in particolare negli stati meridionali dell’India. L’età del matrimonio, i fattori biologici e i fattori legati allo stile di vita erano tutti fortemente legati all’infertilità. Le persone con livelli di istruzione più elevati e matrimoni tardivi avevano maggiori probabilità di sperimentare infertilità primaria. Il consumo di alcol, il fumo, l’obesità e le malattie non trasmissibili sono tutti fortemente legati all’infertilità secondaria.
L’infertilità è un problema di salute pubblica
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto l’infertilità come un problema di salute pubblica. Sebbene i fattori biologici siano considerati la causa principale, fattori come quelli sociali, di salute e di stile di vita possono tutti avere un effetto negativo sulla capacità di riprodursi di una coppia.
“Il nostro studio ha implicazioni politiche -hanno dichiarato i ricercatori- e attiriamo l’attenzione sull’allarmante infertilità in India, che è passata inosservata a causa della grande popolazione. Suggeriamo di rafforzare gli attuali programmi sanitari e riproduttivi, educando le persone a migliorare le loro scelte di vita e il comportamento sessuale”.
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