Il calo demografico mette a rischio la difesa militare dei Paesi asiatici
- 18/06/2024
- Mondo
L’Asia orientale, caratterizzata da alcuni dei tassi di fertilità più bassi del mondo, sta affrontando sfide nel mantenere numericamente attive le proprie forze militari. Questo problema è accentuato dalle crescenti tensioni geopolitiche, in particolare tra Corea del Nord e Corea del Sud, e tra Cina e Stati Uniti.
La Cina, il Giappone e la Corea del Sud nello specifico hanno tassi di fertilità inferiori al tasso di sostituzione globale.
Le conseguenze del calo demografico
Secondo The Lancet, il tasso di fertilità della Corea del Sud era pari a 0,72 nel 2023, il più basso al mondo, rispetto alla media globale di 2,2. Se la tendenza attuale dovesse continuare, i 51 milioni di abitanti della Corea del Sud potrebbero dimezzarsi entro il 2100. Per affrontare questa sfida, la Corea del Sud sta esplorando varie strategie per aumentare l’arruolamento militare, tra cui l’aumento della retribuzione, l’arruolamento di più donne e l’adozione di tecnologie avanzate. Il Paese prevede la coscrizione militare di almeno 18 mesi, ma Ramon Pacheco Pardo, presidente della KF-VUB Corea presso la School of Governance di Bruxelles, Vrije Universiteit Brussel, ha detto a Business Insider che il disegno di legge “aiuta, ma non è la soluzione”, soprattutto alla luce della costante minaccia della Corea del Nord.
L’utilizzo della tecnologia e altre possibilità di reclutamento
Un’altra strategia, secondo Pardo, è l’utilizzo della tecnologia. “Il Paese – ha ribadito il presidente – sta imparando molto dal modo in cui l’Ucraina si difende dalla Russia, che include tecnologie di automazione verso le quali, in passato, siamo stati scettici – e ha aggiunto -. Dobbiamo passare al nucleare, tra le altre cose, perché non abbiamo abbastanza persone per difendere il paese”.
Anche il Giappone, che ha un tasso di fertilità in rapido calo, sta cercando di incentivare le persone ad unirsi alle sue forze di autodifesa. Come riporta Business Insider, starebbe inoltre esplorando l’uso dell’automazione e dell’intelligenza artificiale per mitigare gli effetti di una popolazione in età militare in lenta ma costante diminuzione.
L’esercito giapponese ha allentato le regole di lunga data consentendo agli ufficiali di avere i capelli più lunghi, revocato il divieto per le reclute di possedere tatuaggi e alzato l’età massima per le nuove reclute a 32 anni.
Secondo Nikkei Asia, anche l’Esercito popolare di liberazione cinese, a corto di reclute, ha aumentato la sua età di arruolamento da 24 a 26 anni. Ma nonostante queste sfide, invece, la Cina, con la sua vasta popolazione, è ancora in grado di mantenere il più grande esercito permanente del mondo. Tuttavia, anche l’Esercito popolare di liberazione cinese sta affrontando una carenza di reclute e sta cercando di rafforzare i suoi sforzi di reclutamento.
In sintesi, molti paesi dell’Asia orientale stanno cercando di affrontare l’ondata di declino demografico, che non si limita solo alla loro forza militare.
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