Dal voto in condotta ai giudizi “Ottimo” o “insufficiente”: come Valditara cambia la Scuola
- 25/09/2024
- Giovani
La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo alla riforma della condotta e del sistema di valutazione nelle scuole, con un’importante novità per la scuola primaria: il ritorno ai giudizi sintetici, da “ottimo” a “insufficiente“.
Si tratta di un cambiamento rilevante volto a rendere più chiara e comprensibile la valutazione degli alunni, sia per le famiglie sia per gli stessi studenti. E secondo il ministro dell’Istruzione, è una questione di “responsabilità”.
“Sistema scolastico più responsabile”
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato con soddisfazione l’approvazione della legge, sottolineando il valore educativo di questa riforma: “La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, ha dichiarato il ministro. “Ringrazio i gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante risultato”.
La condotta come elemento di valutazione?
Uno degli aspetti centrali della riforma riguarda il comportamento degli studenti, che ora influirà in maniera significativa sulla valutazione complessiva e più in generale sull’ammissione agli esami di Stato. La condotta non sarà più una semplice formalità, ma avrà un peso determinante nel percorso scolastico degli alunni.
Secondo Valditara, questa misura punta a “sostenere il lavoro quotidiano dei docenti” e a far sì che i giovani comprendano “non solo i diritti, ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità“, con particolare riferimento al rispetto per gli altri e per i beni pubblici.
Cambiamenti per le sospensioni
La riforma introduce anche una revisione delle sanzioni disciplinari. In caso di violazioni delle regole, gli studenti non verranno più sospesi con semplici giorni di assenza dalla scuola. Al contrario, l’obiettivo è far trascorrere “più scuola, non meno scuola” agli alunni, con percorsi di cittadinanza solidale per i comportamenti più gravi.
Ritorno ai giudizi sintetici
Un’altra grande misura attesa per l’inizio della scuola riguardava la primaria e il ritornano dei giudizi sintetici, un sistema di valutazione che sostituisce i precedenti livelli e che si basa su quattro gradi: da “ottimo” a “insufficiente”.
Questa soluzione, come spiegato dal Ministro, mira a semplificare la comunicazione con le famiglie, rendendo più immediata la comprensione dei risultati scolastici dei bambini. “Miglioriamo così l’efficacia della valutazione e la trasparenza nei confronti dei genitori”, ha dichiarato Valditara, ribadendo l’importanza di una scuola che funga da “perno per la costruzione di una società migliore”.
“Ridare autorevolezza ai docenti”
Concludendo, il ministro Valditara ha evidenziato come anche questa riforma abbia l’obiettivo di restituire importanza alla responsabilità individuale degli studenti, dando centralità ai concetti di rispetto e di convivenza civile, senza dimenticare il ruolo fondamentale degli insegnanti. “Si ripristina l’importanza della responsabilità individuale e si ridà autorevolezza ai docenti”, ha affermato.
La riforma segna così un nuovo capitolo per la scuola italiana, con l’obiettivo di formare studenti più consapevoli e responsabili, in un ambiente scolastico dove la condotta diventa un elemento cruciale del percorso educativo.
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