Sesso o emozioni, qual è il vero tabù dei giovani?
- 14/02/2024
- Giovani
Nel contesto contemporaneo, i giovani si trovano ad affrontare una sfida significativa: essere impreparati sul fronte delle relazioni amorose nonostante una vasta conoscenza sulla sessualità. Quale migliore occasione allora di San Valentino, la festa degli innamorati, per tirare le fila di questa diatriba? Questa disparità, osservata con preoccupazione dall’infettivologo Andrea Gori, presidente di Anlaids Lombardia, solleva interrogativi cruciali sul modo in cui la società affronta l’educazione sessuale. In un’intervista con Adnkronos Salute, Gori riflette sulle testimonianze raccolte dall’associazione nelle scuole superiori di Milano e provincia, evidenziando la mancanza di dialogo su questo tema vitale sia nell’ambito familiare che scolastico.
Le lacune nell’educazione sessuale
Gori osserva con preoccupazione il divario esistente tra l’immaturità emotiva e l’imbarazzo dei giovani riguardo alle relazioni amorose, rispetto alla disinvolta familiarità con il sesso. Questa disparità è in gran parte attribuibile alla reticenza delle istituzioni educative e delle famiglie nell’affrontare apertamente il tema della sessualità. La scuola, in particolare, sembra essere inadeguata nel fornire una formazione completa su questo argomento, spesso evitando la discussione per timore di imbarazzo o per mancanza di preparazione da parte degli insegnanti.
Per affrontare questa sfida, Anlaids Lombardia ha lanciato l’iniziativa ‘Dimmi’, che si propone di favorire una sessualità più responsabile e consapevole tra i giovani. Attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, con il supporto degli insegnanti e degli operatori del Progetto Scuola dell’associazione, ‘Dimmi’ mira a creare uno spazio sicuro in cui i ragazzi possono esprimere i loro pensieri, sentimenti e timori riguardo alle emozioni e ai rapporti interpersonali.
L’obiettivo principale di ‘Dimmi’ è quello di contrastare la banalizzazione dell’atto sessuale, promuovendo invece una visione più ampia e significativa della sessualità come espressione di affetto, intimità ed emozione. Attraverso incontri pubblici, come il prossimo evento previsto per il 14 febbraio a Milano, ‘Dimmi’ si propone di sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e di promuovere una visione più sana e consapevole della sessualità.
Obiettivi dell’educazione sessuale e affettiva
Inserire l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole ha diversi obiettivi specifici:
- aumentare le life-skills personali, relazionali, comunicative ed affettive;
- favorire le capacità riflessive sui propri stati affettivi e sui modelli di relazione;
- aumentare la consapevolezza della sessualità come dimensione globale della persona;
- incrementare le informazioni corrette su temi legati al periodo di crescita.
La scuola necessita di un supporto per la realizzazione di questi percorsi e può farsi affiancare dai diversi professionisti del settore, sempre in rete con le realtà del territorio, come ad esempio i consultori, collaborando alla realizzazione di percorsi educativi, e presentando ai ragazzi e alle ragazze le funzioni, i servizi offerti e le modalità di accesso.
Lo rileva anche l’indagine condotta da Save the Children in collaborazione con IPSOS, intitolata “Le Ragazze Stanno Bene?”, secondo cui una percentuale considerevole di adolescenti ha espresso il desiderio di avere uno sportello psicologico a scuola per sensibilizzare sulla violenza di genere. Risultati che mettono in evidenza l’importanza di includere l’educazione sessuale e affettiva nei percorsi di crescita dei giovani, affinché possano sviluppare le competenze necessarie per relazioni sane e consapevoli.
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