Pagelle elementari e superiori, le novità
- 08/02/2024
- Giovani
Insufficiente, buono, ottimo: sui banchi di scuola tornano i classici ‘giudizi’. Finisce così suo malgrado, dall’anno prossimo, l’’esperimento’ introdotto nel 2020 dal governo Conte. L’allora ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva infatti previsto che la valutazione dello scolaro avvenisse in base a quattro livelli, da ‘in via di prima acquisizione’ ad ‘avanzato’, legati al conseguimento di specifici obiettivi didattici valutati per competenza.
Giudizi descrittivi che però avevano lasciato perplessi docenti e genitori che li hanno ritenuti poco chiari e poco immediati. Il governo dunque ha presentato in Commissione cultura al Senato della Repubblica un emendamento all’As 924 bis, finalizzato a rivedere la ‘valutazione intermedia e finale alla scuola primaria’.
Le novità per le pagelle
Se approvato, a partire dall’anno scolastico 2024/2025 la valutazione periodica e quella finale nelle varie materie, compresa educazione civica, per gli studenti delle classi della scuola primaria sarà espressa con ‘giudizi sintetici’ correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti.
Le modalità della valutazione saranno definite con ordinanza del Ministero dell’istruzione, basandosi sul classico schema da ‘insufficiente’ a ‘ottimo’.
Cambi anche per le superiori – licei e istituti tecnici e professionali – dove si tornerà alla vecchia votazione numerica in decimi e sarà prevista la pagella di metà anno, alla fine del primo quadrimestre.
Cosa cambia per il voto in condotta
L’emendamento col ‘nuovo’ sistema di valutazione si inserisce nel disegno di legge 924 bis, che introduce un inasprimento delle norme sul voto in condotta e sulle sospensioni, sulla scia di gravi episodi di violenza avvenuti nelle scuole.
“È urgente che il Parlamento approvi quanto prima il disegno di legge del governo sul voto in condotta. Una riforma che abbiamo fortemente voluto per ridare peso al comportamento degli studenti nella valutazione complessiva e rendere obbligatorie le attività di solidarietà sociale per chi compie atti illeciti. È necessario che si ripristini il valore del rispetto e che lo studente sia indotto a riflettere in modo concreto sui doveri che discendono dal suo appartenere alla comunità”, ha commentato in una nota il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
Il ddl torna a dare molta importanza al voto in condotta, che viene ripristinato nelle scuole superiori di I grado: sarà espresso in decimi e farà media. Alle elementari il comportamento verrà valutato in modo collegiale dai docenti con giudizi sintetici.
Per valutare la condotta, stabilisce il ddl, avranno peso anche i comportamenti violenti verso docenti, studenti e personale scolastico, così come mancanze disciplinari “gravi e reiterate”. Inoltre il voto in condotta sarà riferito a tutto l’anno e non al singolo quadrimestre. Il cinque potrà portare alla bocciatura, il sei al debito scolastico in educazione civica nelle scuole superiori (non alle medie).
In caso di sospensione fino a un massimo di due giorni lo studente dovrà essere coinvolto in attività scolastiche di approfondimento e riflessione – assegnate dal consiglio di classe – sulle conseguenze dei propri comportamenti; oltre i due giorni dovrà svolgere attività di ‘cittadinanza solidale’.
Si attende ora la votazione di tutti gli emendamenti al disegno di legge, compreso dunque quello che ripristina il sistema di valutazione tradizionale, che inizierà la prossima settimana.
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