Isole Tremiti, la scuola riapre grazie a una maestra vicina alla pensione
- 17/10/2024
- Giovani
La scuola primaria e dell’infanzia delle Isole Tremiti ha ufficialmente riaperto per l’anno accademico 2024-25. Dopo essere stata chiusa per oltre 10 anni, il vicesindaco Luciano Cafiero aveva annunciato con orgoglio la partenza di un percorso sperimentale per i bambini tremitesi, rispondendo alle richieste delle famiglie per evitare lo spopolamento dell’arcipelago.
La scuola accoglie i bambini dai 3 ai 10 anni e a fargli da maestra c’è una docente che sarebbe dovuta andare quasi in pensione.
Chi è la maestra della primaria alle Isole Tremiti
Ama insegnare a ama i bambini. Ecco perché Michela Liuzzi, 64 anni, ha deciso di accettare il posto che nessun altro aveva accettato. Una maestra quasi in pensione che non si è tirata indietro rispetto alla vocazione di crescere quei pochi studenti delle elementari delle Isole Tremiti.
La carenza di docenti rischiava anche quest’anno di prolungare la mancanza di un presidio scolastico sul territorio. La scelta coraggiosa della maestra Michela Liuzzi ha consentito alla scuola elementare di riaprire i battenti. Due colleghe prima di lei avevano rifiutato il posto.
La scuola, dipendente dall’istituto comprensivo Rodi Garganico, era chiusa dal 2003 per mancanza di alunni e personale scolastico. Nonostante il raggiungimento del numero minimo di studenti per poter riaprire, anche l’anno accademico 2024-2025 era a rischio. A pesare era la mancanza di docenti. L’arrivo della maestra Michela, accolto con fervore dai genitori del posto, è visto come una benedizione perché l’alternativa era lasciare le Tremiti e trasferirsi sulla terraferma per consentire ai propri figli un’educazione scolastica.
“Sono tanto felice di essere qui alle Tremiti – ha raccontato la maestra raggiunta dal Corriere della Sera –. Ho ricevuto un’accoglienza meravigliosa dalle famiglie dei miei alunni. Sono consapevole che non sarà facile, anche perché ad un soffio dalla pensione, con tanti comuni presenti in provincia di Foggia, l’arcipelago delle Tremiti mi terrà più spesso lontana da casa. Ma ho accettato questa nuova sfida perché amo insegnare e amo i bambini, tanto da essere anche catechista e volontaria in parrocchia ad Apricena”.
“Lo Stato non incentiva chi viene alle Isole Tremiti perché purtroppo è una zona un po’ disagiata – ha aggiunto lanciando una frecciatina al sistema scolastico –. Sono costretta a prendere casa, perché anche se stiamo a 50 chilometri di distanza in linea d’aria, non posso tornare a nuoto nella mia città. E i prezzi sono un po’ altini”.
Un inizio, quindi, non privo di difficoltà quello della maestra Liuzzi.
Crescere è più semplice se ti sentirai parte di una comunità che se pur piccola ha il dono dell’accoglienza e…
Pubblicato da Annalisa Lisci -Sindaco Isole Tremiti su Martedì 1 ottobre 2024
L’accoglienza alle Tremiti
“Per le nostre Isole domani è un grande giorno – ha scritto alla vigilia della riapertura il profilo social della Riserva Marina delle Tremiti –, il momento in cui tornare a pulsare e dare vigore al progetto didattico che vedrà protagonisti sette bambini non costretti a emigrare per andare a scuola, per fare loro un diritto sacrosanto. Grazie, maestra Michela: con noi ti troverai bene. Siamo gente semplice e ospitale, ti sentirai a casa, coinvolta e protagonista. Ti affidiamo i piccoli tremitesi, siamo sicuri che sono in buone mani”.
“Crescere è più semplice se ti sentirai parte di una comunità che se pur piccola ha il dono dell’accoglienza e dell’attenzione alla formazione del singolo e del gruppo – è il post di Annalisa Lisci, la sindaca delle Diomedee eletta lo scorso giugno –. Voi piccoli tremitesi siete il vero tesoro di Diomede, futuri guerrieri a protezione dei vostri scogli. Vi amiamo e vi accompagneremo festosi e attenti nella vostra crescita di cittadini fieri e capaci”.
Negli ultimi dieci anni, in Italia hanno chiuso oltre 2.600 scuole a causa della carenza di alunni, principalmente nel segmento delle scuole dell’infanzia e primarie. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel Sud Italia e nelle aree interne. Inoltre, si prevede che nei prossimi cinque anni chiuderanno altre 1.200 scuole.
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