Iscrizione Licei dal 18 gennaio, il “fai da te” delle famiglie e il Made in Italy a rischio
- 10/01/2024
- Giovani
Scuola e famiglia: la formazione degli studenti e dei cittadini del futuro passa attraverso queste due istituzioni. Per quanto riguarda la prima, quella della scuola, si svolgeranno online, anche nel 2024, le procedure di iscrizione per tutte le classi prime delle Scuole statali primarie e secondarie di I e II grado. A queste, si sommeranno i percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e centri di formazione accreditati dalle Regioni. Le scuole paritarie procederanno su base volontaria con la procedura telematica, mentre resta cartacea per le Scuole dell’infanzia.
Come iscriversi
Per favorire iniziative di orientamento, il Ministero ha messo a disposizione la Piattaforma Unica. Si tratta di uno spazio dedicato alle famiglie nel quale è presente il nuovo punto di accesso alle iscrizioni online, con tutte le informazioni utili per la procedura. E se “trasparenza” è il termine d’eccellenza per la pubblica amministrazione, con il servizio “Scuola in Chiaro” è possibile individuare la scuola di interesse e valutarne le potenzialità e la congruenza con le affinità, capacità e predisposizioni dei giovani studenti.
Le domande di iscrizione online devono essere inoltrate dalle ore 8 del giorno 18 gennaio 2024 alle ore 20 del 10 febbraio 2024 utilizzando le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta di identità elettronica), Cns (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDas (electronic IDentification Authentication and Signature).
Sarà possibile presentare una sola richiesta di iscrizione online per ogni alunno/studente, ma potranno essere indicate fino ad altre due preferenze, nel caso in cui la scuola scelta non avesse disponibilità di posti per l’anno scolastico 2024/2025. La Piattaforma Unica avviserà in tempo reale, a mezzo posta elettronica e tramite l’app Io, delle variazioni di stato della domanda e consentirà di seguirne il percorso. Per il 2024/2025 sarà anche possibile iscriversi ai percorsi sperimentali quadriennali della filiera tecnologico-professionale, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 240/2023.
Il Made in Italy
Il liceo del Made in Italy è a rischio. Le scuole interessate, cioè quelle con indirizzo economico sociale, dovranno decidere entro il 15 gennaio se attivare o meno alcune sezioni accanto alla già presente offerta. La nota ministeriale dedicata all’iniziativa è arrivata lo scorso 28 dicembre. Ciò ha rallentato la possibilità di scegliere e gli incontri della Rete nazionale dei licei economici (Les), presieduta dal liceo Regina Margherita di Torino, potrebbero non essere sufficienti a fornire il liceo del Made in Italy nei tempi utili alle iscrizioni.
Mancano piani formativi, libri di testo, chiare indicazioni generali su come muoversi con l’attivazione del nuovo servizio. «Parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane», così è stato definito. Per il momento, però, non c’è ancora concretezza in merito. Se per tutti gli istituti le iscrizioni sono a partire dal 18 gennaio, per quelle del Made in Italy se ne parlerà a partire dal 23, in una corsa contro il tempo.
Formazione “Fai da te”
Per quanto riguarda il secondo pilastro della formazione dei giovani – la famiglia – abbiamo a che fare con una “istituzione” che potrebbe rallentare, minare o deviare gli studenti. Sempre più genitori, spesso erroneamente, credono di sapere quale sia il meglio per i propri figli, demandando educazione e competenze ad una sfera privata piuttosto che pubblico-istituzionale. Ecco per cui, la scelta dei licei che avviene in età preadolescenziale, diventa una scelta che non ha come protagonisti studenti e docenti in un dialogo basato su competenze e predilezione di materie, ma un’imposizione relativa a gusti e tendenze di chi la scuola l’ha già finita: i genitori.
Come riportato su la Repubblica, sono sempre meno i genitori che seguono il consiglio orientativo dei docenti, affidando solo al proprio giudizio la scelta della scuola secondaria delo proprio figlio o figlia. Nel 2022/2023, ultimo dato disponibile, soltanto 42 ragazzini su cento di terza media hanno proseguito gli studi secondo quanto consigliato dai propri docenti. E nell’anno scolastico precedente la percentuale era del 61%, dimostrando un calo di oltre quattro punti percentuali negli ultimi anni.
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