In Italia quasi 13mila minori non hanno una casa
- 26/06/2023
- Giovani
Sono quasi 13mila in Italia i minori senza una casa nel 2021. Il 38% sono stranieri o apolidi, e quasi uno due 2 sono bambine e ragazze (49%). Lo rivela un’elaborazione realizzata da openpolis con l’impresa sociale ‘Con i Bambini’ su dati Istat, precisando come probabilmente il numero sia sottostimato a causa della difficoltà di ottenere dati precisi che intercettino a pieno il fenomeno.
Quest’anno per la prima volta una rilevazione ad hoc nell’ambito del censimento generale della popolazione condotto dall’Istituto di Statistica ha portato ad un miglior studio del fenomeno, per sua natura sfuggente: la precarietà abitativa, infatti, rende complicato intercettare tutte le situazioni esistenti sul territorio.
Nel caso dei minori vengono considerati soprattutto i senza fissa dimora (ospiti in strutture di varie tipologie) o giovani che vivono in sistemazioni insicure o inadeguate, mentre il fenomeno dei senza tetto appare più limitato, dato che ai minorenni è (o dovrebbe essere) sempre garantito un alloggio.
I minorenni sono il 13,3% dei senza tetto e senza fissa dimora in Italia
In Italia ci sono circa 96mila senza tetto e senza fissa dimora. Di questi, 12.793 sono minorenni: si tratta del 13,3% del totale, ovvero di 0,14 minori ogni 100 residenti con meno di 18 anni. Il 49%, 6207 persone, sono bambine e ragazze, a fronte di 6586 maschi.
Spesso sono persone uscite dai percorsi scolastici, esposte al rischio criminalità oltre che a tutta una serie di problemi di salute, dipendenze, mancate speranze per il futuro. Dietro a questi freddi numeri, ci sono dunque situazioni di disagio e povertà, a cui spesso si accompagnano isolamento sociale, indifferenza o anche disprezzo.
Non va dimenticato infatti che il diritto all’abitare è la premessa delle politiche per l’inclusione sociale: senza il soddisfacimento di questo requisito, tutto il resto viene meno.
Inoltre, senza tetto e senza fissa dimora riguardano solo una parte del disagio abitativo, non tenendo in conto le condizioni di sovraffollamento o fatiscenza o le situazioni a rischio morosità, e nemmeno gli insediamenti abitativi spontanei o i campi attrezzati (‘soluzioni’ che nel 2021 riguarderebbero 15.759 persone di cui circa 5.500 minori).
Un problema che affligge soprattutto le grandi città
Quasi la metà dei minorenni in precarietà abitativa, il 44%, si concentra nelle tre città maggiori italiane. A Roma sono 3.186 i ragazzi e i bambini in queste condizioni: 1 su 4 del totale italiano, 0,73 ogni 100 se rapportati ai residenti della Capitale con meno di 18 anni.
A seguire, il problema è consistente a Milano, dove vivono 1.400 minorenni senza tetto o fissa dimora (0,67 ogni 100 minori), e a Napoli con circa mille giovani (0,65).
Proseguono la classifica Cagliari (281 minori senza fissa dimora, ovvero 1,59 ogni 100 residenti sotto i 18 anni), Foggia (248, 1,04%), Torino (244, 0,20%), Bari (226, 0,48%) e Marsala (223, 1,73%).
Un altro dato interessante emerso dall’elaborazione openpolis è che più di 2 su 3 ragazzi in precarietà abitativa vivono in comuni capoluogo (0,32 ogni 100 minori residenti), a fronte di una media di 0,06 ogni 100 abitanti con meno di 18 anni nel resto del Paese.
Non solo: quasi il 73% dei minori senza dimora vive in un comune ‘polo’ (punto di riferimento per i servizi), mentre un ulteriore 18% abita in comuni cintura rispetto alle città principali. Meno del 2%, infine, si trova nei comuni periferici e ultraperiferici.
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