I ragazzi temono il giudizio degli altri, lo dicono 2 genitori su 3
- 15/11/2023
- Giovani
Le sfide sociali stanno diventando sempre più rilevanti nella vita dei bambini odierni. Le pressioni per conformarsi agli standard, le aspettative elevate e l’influenza continua dei media sono temi rilevanti e complessi. Affrontare queste sfide richiede sforzi combinati da parte dei genitori, degli educatori e di coloro che lavorano nel settore dell’infanzia. La comprensione di queste dinamiche può essere fondamentale per creare un ambiente in cui i bambini possano crescere in modo sano e sviluppare la propria identità in modo positivo.
Hasbro, multinazionale leader nel settore dei giochi e dell’intrattenimento, ha deciso di esplorare questa dinamica attraverso una ricerca su minori tra i 6-15 anni, ispirata a un personaggio iconico come Furby. Questo approccio potrebbe offrire un’opportunità unica per ottenere una prospettiva più approfondita sulla percezione dei genitori riguardo alle pressioni sociali che i loro figli affrontano.
L’utilizzo dei dati ottenuti attraverso la ricerca punta a strategie e iniziative mirate a mitigare gli effetti negativi delle pressioni sociali sui bambini in un connubio tra intrattenimento e consapevolezza sociale.
Pressioni sociali
I dati emersi dalla ricerca sottolineano una realtà preoccupante riguardo alle pressioni sociali che i bambini e le bambine affrontano nella costruzione della propria identità. Due terzi (65%) dei genitori riconosce che i loro figli si sentono inibiti nel mostrare il loro vero io, temendo il giudizio altrui. Un aspetto ancora più preoccupante è che l’87% dei genitori crede che le proprie figlie siano particolarmente vulnerabili a tali pressioni.
La pressione sociale sulle ragazze appare particolarmente evidente sulle aspettative legate all’aspetto fisico e sulle influenze online. Questi dati sottolineano l’importanza di affrontare la questione dell’immagine corporea e delle aspettative sociali imposte alle ragazze fin dalla giovane età.
Le parole della psicologa Claudia Campisi enfatizzano il cambiamento nel processo di costruzione dell’identità delle nuove generazioni, che incorpora esperienze relazionali offline insieme a un’esposizione sempre più precoce e costante sul web. La psicologa sottolinea in particolare la necessità di creare spazi di ascolto, confronto ed elaborazione dedicati a supportare il processo di sviluppo personale dei giovani, indicando che la fragilità riscontrata nelle bambine e nelle adolescenti richiede un sostegno continuo e multisettoriale.
Web e social nella formazione dell’identità
Il ruolo del web e dei social media nella formazione dell’identità è evidenziato come una delle sfide educative contemporanee. In questo contesto, la psicologa sottolinea l’importanza del lavoro sulle emozioni, insegnando ai giovani a riconoscerle in sé stessi e negli altri, sviluppando l’empatia e promuovendo il rispetto per la diversità in un’ottica inclusiva.
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