Solo il 16% dei giovani italiani si considera ben preparato in educazione finanziaria
- 23/05/2025
- Giovani
Solo il 16% dei giovani italiani si considera ben preparato in educazione finanziaria, mentre il 35% si ritiene poco preparato e il 32% ammette di saperne “poco o nulla”. Tuttavia, la consapevolezza dei propri limiti sta spingendo molti a cercare soluzioni: oltre la metà degli under 30 vuole migliorare le proprie competenze economico-finanziarie.
Questi dati emergono da un’indagine condotta da Skuola.net in collaborazione con Escp Business School, su un campione di 2.500 giovani tra i 14 e i 29 anni. In un Paese dove l’educazione finanziaria non è ancora stabilmente inserita nei programmi scolastici e universitari, questa sete di sapere rappresenta un segnale importante.
Le differenze di genere nell’approccio alla finanza
Le differenze di genere restano marcate: a sentirsi competenti sono il 45% dei ragazzi, contro appena il 22% delle ragazze. Eppure, proprio tra le ragazze cresce un interesse concreto verso la finanza: il 44% afferma di voler imparare, anche se non lo considera urgente. Mentre tra i ragazzi è più alta la quota di chi ritiene la formazione finanziaria una vera priorità (36%).
Secondo l’indagine, il desiderio di apprendimento si traduce anche in azioni concrete: il 15% degli intervistati sta già seguendo un percorso formativo in ambito economico-finanziario e un altro 30% intende farlo in futuro. Tra loro ci sono anche i futuri economisti, manager, analisti finanziari, banchieri, marketer e affini.
La finanza come scelta professionale
Accanto all’interesse per la formazione, si afferma pure un orientamento professionale: oltre il 25% vorrebbe lavorare proprio in ambito economico-finanziario, con un picco (34%) tra i ragazzi. E, più in generale, la maggior parte di coloro che stanno pensando ad una formazione post-diploma in questo settore la considerano come un passaggio essenziale per sviluppare competenze trasversali utili anche in ambiti professionali completamente diversi.
Tecnologia e innovazione nella finanza
Parallelamente, la rivoluzione tecnologica e i trend sui social hanno reso temi una volta di nicchia – come quelli relativi agli investimenti – facilmente accessibili: non è un caso che il 27% del campione – che sale al 41% tra gli uomini – dichiari di investire il proprio denaro in varie forme. Tornando a chi guarda a una carriera nel settore, si evidenziano idee abbastanza chiare anche su come formarsi, in linea con i mega trend internazionali. Ben 9 giovani su 10 ritengono che la tecnologia stia trasformando radicalmente la finanza e la identificano tra le competenze più strategiche.
Le competenze chiave per il futuro della finanza:
- Analisi dei mercati globali (32%),
- Intelligenza artificiale (30%),
- Cybersecurity (25%),
- Blockchain e criptovalute (20%),
- Sostenibilità e finanza Esg (19%).
L’importanza della formazione avanzata
Si tratta, comunque, di competenze molto pratiche e applicate, che spesso non trovano spazio adeguato nei percorsi universitari più teorici. Anche di questo, però, i giovani sono consapevoli. Così, il 50% dei rispondenti ritiene importante frequentare un master per completare la propria formazione, considerandolo l’anello di congiunzione più solido tra il mondo accademico e quello del lavoro.
“I giovani dimostrano di avere una visione lungimirante sul futuro della finanza, riconoscendo la necessità di competenze tecniche e digitali avanzate – ha commentato la professoressa Alberta Di Giuli, direttrice del Campus di Torino presso Escp Business School –. Come istituzione accademica internazionale, il nostro compito è accompagnare questo slancio con percorsi formativi d’eccellenza, capaci di coniugare innovazione, etica e visione globale. Per questo nella nostra offerta formativa proponiamo percorsi come il Bachelor in Management (BSc), con la major in Corporate Finance & Investment Banking, e diverse specializzazioni nel Master in Management, tra cui Investment Banking, Finance, Managerial Economics e Business Strategy. A partire dal 2026, sarà inoltre attivo il nuovo Specialised Master in Financial Innovation and Technology, dedicato alle trasformazioni digitali del settore finanziario”.