La rinascita dei mestieri tecnico-pratici: cresce l’appeal tra i giovani
- 12/01/2024
- Giovani
Qualcosa sta cambiando nel panorama delle scelte professionali dei giovani, con un interesse in crescita per i mestieri tecnico-pratici. Secondo l’annuale Osservatorio ‘Giovani e Professioni’ di Skuola.net, condotto in collaborazione con Autostrade per l’Italia, circa 1 giovane su 4 prossimo al diploma sta considerando queste occupazioni come una valida opzione per il proprio futuro. Un segnale positivo, soprattutto considerando la costante difficoltà del mondo del lavoro nel trovare figure preparate a svolgere tali mansioni.
Tra i giovani prossimi al diploma, circa il 25% sta considerando i mestieri tecnico-pratici come una valida opzione per il loro futuro, specialmente se associati a un elevato livello di formazione e di conseguenza, a una retribuzione adeguata. Questa propensione coinvolge anche le ragazze, con la quota che sale al 33%, a patto che siano presenti le giuste condizioni.
Inoltre, il numero di studenti favorevoli a intraprendere una carriera più pratica sta crescendo nel tempo. Se confrontiamo i dati attuali con quelli dell’Osservatorio del 2022, emerge che il 19% degli intervistati e il 26% dei maschi erano interessati ai mestieri pratici. Inoltre, c’è un calo significativo nei giovani che escludono a priori questa possibilità, scendendo dal 53% dell’anno precedente al 49% attuale, con una riduzione al 39% tra i maschi.
Mini-rivoluzione in atto
Questa potrebbe essere una mini-rivoluzione, poiché alcuni stereotipi stanno perdendo forza. Ad esempio, coloro che scartano le professioni pratiche basandosi su congetture legate al loro status socio-economico sono diminuiti dal 19% al 14%. Inoltre, solo il 20% degli studenti ritiene quasi “obbligatorio” per un liceale intraprendere una professione più teorica dopo la laurea, rispetto al 33% dell’anno precedente. Questi segnali potrebbero indicare la possibilità di colmare la differenza tra domanda e offerta sul mercato del lavoro, attraverso percorsi di formazione professionalizzanti post-diploma, come ritiene il 57% degli intervistati.
Quanto ai settori di interesse per il 51% degli studenti che considerano una professione tecnico-pratica, le preferenze variano in base al genere. Gli uomini concentrano le loro preferenze nel comparto della mobilità, industria digitale ed elettronica, e servizi alberghieri e ristorazione. Le donne si dividono tra digitale ed elettronica, settore alimentare/chimico/farmaceutico e servizi alberghieri e ristorazione.
Classificazione delle professioni
Ma quali sono oggi le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro? Ce lo dice l’Istat che ha recentemente rivisto la Classificazione delle professioni, uno strumento che consente di categorizzare le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro. La revisione è stata effettuata per tenere conto dei cambiamenti significativi avvenuti negli ultimi anni, legati all’innovazione tecnologica, all’evoluzione dei processi organizzativi del lavoro e ai cambiamenti normativi.
La Classificazione organizza le professioni in cinque livelli gerarchici di aggregazione:
- 9 grandi gruppi professionali.
- 40 gruppi professionali.
- 130 classi professionali.
- 510 categorie.
- 813 unità professionali.
Questo sistema fornisce una struttura gerarchica che consente di raggruppare professioni simili in base alle competenze richieste e al campo di applicazione.
Alcune delle principali modifiche e aggiornamenti alla Classificazione includono:
- Primo grande gruppo “Legislatori, imprenditori e alta dirigenza”:
- Revisioni significative, soprattutto a livello di categorie.
- Accorpamento di alcune categorie della Pubblica Amministrazione.
- Riorganizzazione delle unità della dirigenza per il settore pubblico.
- Secondo grande gruppo “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”:
- Introduzione di un nuovo gruppo dedicato agli specialisti delle ICT (Information and Communication Technologies).
- Modifiche significative a livello di categorie e unità professionali.
- Aggiunta di nuove professioni emergenti nel campo delle ICT.
- Terzo grande gruppo “Professioni tecniche”:
- Cambiamenti limitati a livello di categorie e unità professionali.
- Inserimento dei tecnici dei sistemi informativi geografici.
- Quarto grande gruppo “Professioni esecutive del lavoro d’ufficio”:
- Minime revisioni per svecchiare la terminologia utilizzata.
- Modifiche a livello di esempi, eliminando alcune professioni obsolete e introducendo voci più attuali.
- Quinto grande gruppo “Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi”:
- Significative revisioni nella struttura del gruppo, suddividendo le professioni in servizi culturali, servizi alle persone e servizi di sicurezza.
- Spostamento dei maestri d’arte e mestieri nel terzo grande gruppo.
- Modifiche nella collocazione di alcune professioni relative alla cura delle persone.
- Dal sesto al nono grande gruppo:
- Limitate modifiche ai gruppi dedicati ad artigiani, operai specializzati, agricoltori, conducenti di impianti, operai di macchinari, conducenti di veicoli e forze armate.
In generale, la revisione riflette i cambiamenti nelle dinamiche del mercato del lavoro e tiene conto delle nuove figure professionali emerse, specialmente nel contesto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questi aggiornamenti mirano a rendere la Classificazione più adatta alla realtà attuale e a garantire una migliore rappresentazione delle professioni nel panorama lavorativo contemporaneo.
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