Scuola, come cambia con il Ddl Valditara: voti sintetici e stretta sulla condotta
- 17/04/2024
- Giovani
Il ddl Valditara sulla scuola ha ottenuto il sì del Senato con 74 voti favorevoli, 56 contrari e nessun astenuto. In tre articoli, il provvedimento introduce una stretta sul voto in condotta, multe fino a 10.000 euro per chi aggredisce il personale scolastico (e viene condannato penalmente) e il ritorno ai “giudizi sintetici” per la scuola primaria.
Il ddl Valditara ora passa alla Camera dove, salvo soprese, riceverà un altro via libera. Vediamo da vicino come cambierebbe la scuola.
Come cambia il voto in condotta
Una delle novità più rilevanti è il ritorno del voto in condotta espresso in decimi alle scuole medie. Un’altra grande novità è che il voto in condotta farà media (non era così dal 2017). Il voto dovrà essere riferito a tutto l’anno e non al singolo quadrimestre e avrà una correlazione diretta con l’esito finale dell’anno scolastico.
A prescindere dal grado della scuola, con il 5 in condotta scatterà automaticamente la bocciatura. Il 5 potrà essere assegnato anche a fronte di mancanze disciplinari gravi e reiterate, anche con riferimento alle violazioni previste dal regolamento di istituto. Un voto inferiore al 6 in una valutazione periodica comporterà per lo studente l’obbligo di partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale.
Per quanto riguarda le superiori, ottenere un 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre. È importante notare che il punteggio ottenuto nel comportamento influenzerà i crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10.
Ad oggi, il voto in condotta non ha peso sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità.
Al fine dichiarato di ridurre le distrazioni e aumentare il senso di responsabilità dei giovani, il dicastero sta anche lavorando al divieto dello smartphone a scuola.
Le sospensioni
Parallelamente, sono state introdotte modifiche anche per quanto riguarda le sospensioni. In caso di sospensione fino a due giorni, lo studente sarà chiamato a partecipare ad attività scolastiche mirate, stabilite dal consiglio di classe, volte alla riflessione e all’approfondimento degli episodi che hanno portato alla sospensione. Queste attività culmineranno nella produzione di un elaborato critico sui temi trattati.
Qualora la sospensione superi i due giorni, lo studente sarà impegnato in attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti.
Ddl Valditara, come cambiano i voti
La grande novità riguarda le scuole elementari dove il voto in condotta sarà espresso collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. I giudizi sintetici saranno accompagnati dalla descrizione del percorso umano e pedagogico dei bambini, comprovati da un portfolio. “Basta con le definizioni incomprensibili tipo ‘avanzato’, “intermedio”, ‘base’, ‘in via di prima acquisizione’. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”, ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Sarà un’ordinanza ministeriale, emanata successivamente all’approvazione del disegno di legge, a stabilire ulteriormente i contorni normativi.
Per quanto riguarda le scuole medie e superiori un emendamento del governo ha chiarito che il voto in decimi continuerà ad essere utilizzato sia nelle scuole medie che nelle scuole superiori. Per queste ultime, inoltre, il ddl Valditara prevede l’obbligatorietà di una valutazione e di una pagella intermedia dopo il primo quadrimestre.
Super multe in caso di aggressioni al personale scolastico
La novità forse più rilevante del ddl Valditara ha a che vedere con le aggressioni al personale scolastico, purtroppo sempre più frequenti. Il testo prevede che in caso di condanna penale per un reato commesso ai danni del personale scolastico (presidi, docenti, personale Ata) scatti una super multa da 500 fino a 10mila euro.
Sul punto giova ricordare che è già in vigore (dal 30 marzo) la legge Sasso che ha aumentato di molto le pene massime detentive: in caso di aggressione si passa dagli attuali cinque anni a sette anni e mezzo; in caso di oltraggio, si passa dagli attuali tre anni a quattro anni e mezzo. La legge Sasso prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico che avrà il compito di segnalare casi di violenza, proporre iniziative e redigere report annuali sul fenomeno. Il provvedimento, inoltre, ha istituito la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza negli istituti scolastici, fissata al 15 dicembre di ogni anno.
Metodo Montessori
Tra le altre novità del Ddl Valditara c’è anche l’estensione del metodo Montessori a tutto il primo ciclo di istruzione, ovvero fino alle scuole medie. Sarà poi un decreto del ministero dell’Istruzione e del merito a regolare il funzionamento delle Montessori. Se la sperimentazione passerà, queste sezioni diventeranno strutturali nella scuola pubblica. andranno a regime.
“Restituire autorevolezza ai docenti”, il commento di Valditara
Il ministro Valditara ha commentato così l’ok di Palazzo Madama: “Bene l’approvazione al Senato della riforma della valutazione della condotta. Rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive, io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti.
Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati. Far parte di una comunità comporta diritti e doveri, tra i quali il rispetto per i docenti, i propri compagni e i beni pubblici.
È anche importante che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare. Per costruire una società realmente democratica, per combattere la violenza, per ridare centralità ai valori fondanti della nostra Costituzione si deve ripartire dalla scuola, ogni giorno in prima linea nell’educazione dei nostri giovani. Noi lo stiamo facendo”.
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