Tumore ovarico, in Italia 6mila diagnosi l’anno
- 08/05/2024
- Fertilità
Il tumore ovarico, una delle forme più insidiose di cancro che colpiscono le donne, è oggi più che mai al centro dell’attenzione globale in occasione della Giornata Mondiale che ricorre l’8 maggio. In Italia, circa 6mila donne si ammalano di questa malattia ogni anno, mentre a livello mondiale si prevede che entro il 2050 colpirà 12 milioni di donne e causerà otto milioni di decessi. Questo avversario silenzioso può manifestarsi in vari modi e spesso viene diagnosticato tardivamente, rendendo le cure più complesse e diminuendo le probabilità di sopravvivenza.
Cos’è il tumore ovarico
Il tumore ovarico è un cancro che origina nei tessuti delle ovaie, due organi dalle dimensioni di una grossa mandorla, situati ai lati dell’utero e connessi alle tube di Falloppio. Le ovaie svolgono un ruolo cruciale nella produzione di ormoni sessuali femminili, come gli estrogeni e il progesterone, e nell’ovulazione, il processo mediante il quale un ovocita viene rilasciato mensilmente per essere eventualmente fecondato.
Il cancro dell’ovaio è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dell’organo, il più delle volte le cellule epiteliali, ovvero non quelle che producono gli ovuli) (come specificato dall’AIRC). Questo tipo di tumore rappresenta circa il 3% di tutte le diagnosi tumorali e si colloca al decimo posto tra le forme tumorali più diffuse.
Esistono diversi tipi di tumore ovarico: epiteliale, germinale e stromale. I tumori epiteliali sono i più comuni, costituendo più del 90% dei casi, mentre i tumori germinali e stromali sono meno frequenti. La sua natura subdola deriva dal fatto che i sintomi iniziali possono essere vaghi o essere scambiati per altri problemi di salute, come disturbi gastrointestinali o urinari. Questo ritarda la diagnosi e rende più difficile il trattamento efficace.
Mentre le cause esatte del tumore ovarico non sono completamente comprese, ci sono alcuni fattori di rischio noti, come l’ereditarietà (in particolare la mutazione genetica BRCA1 o BRCA2), la storia familiare di tumori ovarici o del seno, l’età avanzata e l’assenza di gravidanze. Altri fattori di rischio includono l’obesità, la durata del periodo ovulatorio, l’età della prima mestruazione e della menopausa. Al contrario, avere più figli, allattare al seno e utilizzare contraccettivi orali a lungo termine possono ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.
Le mutazioni genetiche nei geni BRCA1 e BRCA2 rappresentano un importante fattore di rischio. Si stima che tra il 6 e il 25% dei tumori maligni dell’ovaio presenti una mutazione in questi geni, aumentando il rischio di sviluppare il cancro ovarico del 15-45% nelle donne con mutazione BRCA1 e del 10-20% nelle donne con mutazione BRCA2.
L’importanza della diagnosi precoce
La diagnosi precoce è fondamentale per migliorare le probabilità di sopravvivenza e per rendere più efficace il trattamento. Purtroppo, non esiste uno screening di routine altamente efficace per il tumore ovarico come per altri tipi di cancro, come quello al seno o al colon. Ciononostante, alcuni studi hanno dimostrato che una visita annuale dal ginecologo che esegue la palpazione bimanuale dell’ovaio e l’ecografia transvaginale di controllo possono facilitare una diagnosi precoce.
Nelle fasi iniziali, il tumore ovarico può non presentare sintomi evidenti, il che rende difficile la sua identificazione precoce. Tuttavia, alcuni segnali di allarme includono addome gonfio, meteorismo, bisogno frequente di urinare, dolore pelvico, sanguinamento vaginale e sensazione di stanchezza estrema. È importante prestare attenzione a questi sintomi e consultare un medico se persistono o si manifestano improvvisamente.
Giornata mondiale del tumore ovarico
La Giornata Mondiale del Tumore Ovarico, che cade l’8 maggio di ogni anno, offre un’opportunità preziosa per educare il pubblico sui rischi, i sintomi e l’importanza della diagnosi precoce di questa malattia. È un momento per onorare le donne che hanno lottato contro il tumore ovarico, per sostenere coloro che attualmente combattono la malattia e per impegnarsi a lavorare insieme per trovare una cura.
In occasione della dodicesima Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico l’Associazione Loto OdV in Italia promuove una serie di iniziative per sensibilizzare e coinvolgere la comunità nel combattere questa malattia. Anche il Senato della Repubblica si unisce all’iniziativa, illuminando la facciata della sede istituzionale di Palazzo Madama a Roma di azzurro Tiffany, simbolo di speranza e solidarietà.
La Giornata mondiale mira a sottolineare l’importanza di un’azione globale contro questa malattia, focalizzandosi su prevenzione, diagnosi, trattamento e cura. In questo contesto, l’Ovarian Cancer Coalition (Occ) ha lanciato la campagna “No Woman Left Behind“, che si propone di superare le disparità e le disuguaglianze nell’accesso alle cure e nei risultati terapeutici.
L’azalea della ricerca
In occasione della Festa della Mamma, il 12 maggio, l’Azalea della ricerca della Fondazione AIRC torna a fiorire, celebrando un traguardo importante: quarant’anni di impegno nella lotta contro i tumori che affliggono le donne. Da quattro decenni, questo fiore colorato non solo simboleggia la gioia della maternità, ma è diventato anche un forte sostegno per la ricerca oncologica. In questo lungo percorso, sono stati raccolti circa 300 milioni di euro, contribuendo significativamente al progresso della medicina e al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne affette da cancro.
Oggi, grazie a questi sforzi, due donne su tre in Italia sopravvivono dopo cinque anni dalla diagnosi di cancro. L’azalea, nel festeggiare il suo quarantesimo compleanno, ci ricorda che il futuro della ricerca è nelle nostre mani. Circa ventimila volontari si mobilitano in oltre 3.500 piazze, distribuendo oltre 600mila piante di azalea in cambio di una donazione minima di 18 euro. Inoltre, è possibile acquistare la piantina su Amazon, contribuendo così alla causa.
Nonostante i progressi compiuti, il cancro continua a rappresentare una sfida diffusa e spesso dolorosa per molte donne. Tuttavia, la ricerca continua a essere un faro di speranza. Una recente indagine condotta su un campione di 800 donne conferma che il cancro colpisce trasversalmente, toccando direttamente o indirettamente la vita di molte.
Fortunatamente, la percezione del cancro come malattia incurabile sta cambiando: sempre più donne credono nella possibilità di guarigione, grazie alle cure disponibili e all’importanza della ricerca per sviluppare terapie sempre più efficaci.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani246
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione479
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234