Realizzati testicoli artificiali in laboratorio: una svolta per l’infertilità?
- 23/02/2024
- Fertilità
Una nuova scoperta scientifica potrebbe rivoluzionare il mondo della sessualità maschile, della fecondità e della fertilità degli spermatozoi e dell’intero apparato genitale. La notizia arriva direttamente dalla Facoltà di Scienze della Vita di Goodman e dall’Istituto di Nanotecnologie e Materiali Avanzati dell’Università di Bar-Ilan, a Tel Aviv, in Israele.
Parliamo della realizzazione di testicoli artificiali prodotti nel laboratorio del dottor Nitzan Gonen, ricercatore specializzato nel processo di determinazione del sesso fetale. Insieme agli studenti della Facoltà e ai ricercatori Aviya Stopel, Cheli Lev e Stav Dahari, è riuscito a creare i testicoli in laboratorio. Ma scopriamo come potrebbero cambiare le sorti dell’infertilità maschile.
La scoperta scientifica
Il fenomeno dell’infertilità maschile colpisce un numero sempre maggiore di uomini in tutto il mondo. Sempre più diffuso a causa di una generalizzata diminuzione dello sperma – stili di vita, ambiente e microplastiche tra le causi più comuni – l’infertilità è uno dei campi di ricerca ampiamente studiati e in cui la medicina avanza progressivamente. L’ultima scoperta è quella degli organoidi testicolari: minuscoli organi artificiali prodotti da veri testicoli di topo.
Seppur coscienti che un campione cellulare bidimensionale non sia in grado di imitare completamente le attività di un intero organo, i ricercatori si sono accorti che gli organoidi testicolari, invece, simulano fedelmente un testicolo naturale.
Il lavoro del dottor Gonen si è concentrato sulla capacità di coltivare cellule testicolari immature, campionate appunto da topi neonati, e identificare strutture simili a tubuli: l’organizzazione cellulare più somigliante a quella di un testicolo reale. Queste strutture tubolari sono parallele ai tubuli seminiferi multipli presenti nel testicolo naturale, dove viene prodotto lo sperma.
La svolta sull’infertilità
“I testicoli artificiali sono un modello promettente per la ricerca di base sullo sviluppo e la funzione dei testicoli, che può essere tradotto in applicazioni terapeutiche per i disturbi dello sviluppo sessuale e l’infertilità”, ha spiegato in una nota il dott. Gonen.
Il successo della ricerca scientifica del dottore e del suo team sta nella coltivazione in vitro per nove settimane: questo è considerato un tempo sufficiente per completare il processo di produzione dello sperma e la secrezione dell’ormone. Il dottor Gonen non è ancora in grado di stabilire se il modello esistente produrrà effettivamente spermatozoi, ma il team del laboratorio ha già notato segni dell’inizio della meiosi, un processo in cui vengono prodotti i gameti. Resta però il fatto che i ricercatori hanno creato le condizioni che hanno permesso all’organoide di maturare in laboratorio e hanno dimostrato che anche i testicoli cresciuti da cellule embrionali possono svilupparsi e far crescere tubi spermatici trasparenti.
Il team ha già previsto, prossimamente, la produzione di campioni umani. Tale scoperta non solo sarebbe in grado di coltivare sperma fertile in vitro, ma di aiutare i bambini in cura per il cancro a non compromettere la loro capacità di riprodursi.
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