Parti prematuri e inquinamento, quale legame? Il progetto di ricerca
- 22/04/2024
- Fertilità Popolazione
Parti prematuri e inquinamento, c’è un legame? A scoprirlo sarà un progetto di ricerca dal titolo “TinyTrend” guidato da Alber Navarro Gallinad, health data scientist dello Human Technopole (Ht) di Milano, vincitore di una borsa di studio Msca (Marie Skłodowska-Curie actions postdoctoral fellowship) finanziata dalla Commissione europea con oltre 172mila euro per 2 anni.
Con il supporto di Big data e intelligenza artificiale, Gallinad analizzerà quasi 1 milione di parti avvenuti in Lombardia negli ultimi 12 anni. In questo modo si potrà fare luce sull’eventuale influenza ambientale e orientare futuri interventi di prevenzione.
Quale legame?
Sono oltre 4.280 i parti pretermine registrati in Lombardia nel 2022. Nel mondo, invece, la nascita prematura resta la principale causa di morte nei bambini under 5, con circa 900mila decessi all’anno. Fra le possibili cause, sotto la lente della scienza c’è anche l’ambiente.
A partire da questo possibile legame si fortifica la collaborazione tra Regione Lombardia e Ht che, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna, Gallinad avrà accesso ai dati sanitari delle nascite registrate in Lombardia, incrociandoli con informazioni relative ai cambiamenti normativi delle politiche di riduzione del rischio che si sono susseguiti nel corso degli anni.
La missione del progetto
Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di misurare come la riduzione del traffico potrebbe incidere sulla frequenza di nascite premature.
“Questo permetterà di unire i puntini tra il ruolo dell’inquinamento atmosferico e il rischio per le donne in gravidanza, usando il cambio di policy come un esperimento naturale – si legge nella nota di presentazione del progetto -. Questo approccio innovativo permetterà di individuare ulteriori cause ambientali legate ai parti prematuri”. TinyTrend vuole rappresentare “una best practice per altre Regioni italiane”, generando “conoscenze che potranno anche essere trasferite per lo studio di altre patologie con una forte componente ambientale e dalle cause ancora incerte”.
La metodologia
Un sito web includerà uno spazio educativo all’interno del quale verranno presentati i risultati della ricerca. Quest’ultimi saranno disponibili anche in inglese e spagnolo. Il sito aderirà all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e alla Strategia globale per la salute di donne, bambini e adolescenti sviluppata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Altro traguardo di Ht è la Marie Curie postdoctoral fellowship con il progetto ‘Prune’ di Carlos Jiménez, che studierà come la disposizione spaziale che assumono le proteine nucleari contribuisca a ottimizzare il funzionamento della cellula. Oltre a costituire un ulteriore tassello sulla conoscenza di base della cellula, in futuro queste informazioni potrebbero fornire strumenti per identificare nuovi target terapeutici per il trattamento di alcune malattie.
“Queste prestigiose borse di studio ottenute dai nostri ricercatori – ha dichiarato il direttore di Human Technopole, Marino Zerial – confermano la necessità e l’importanza di investire nei giovani, anche e soprattutto nel mondo scientifico, e confermano ancora una volta il grande impegno di Ht nella sua missione di migliorare la salute delle persone e nel suo ruolo formativo per le prossime generazioni di scienziati. Gli studi di Albert Navarro Gallinad e Carlos Jiménez combineranno Big data con l’intelligenza artificiale e le tecnologie di mappatura tridimensionale del genoma umano. Lo svolgimento di questi progetti potrà inoltre essere potenziato dalle collaborazioni con altri gruppi di ricerca e con le piattaforme tecnologiche all’interno di Human Technopole”.
Ai, cambiamenti climatici e fertilità
Non è la prima volta che vengono impiegati strumenti di intelligenza artificiale allo studio della fertilità e degli apparati organici umani. Così come, il legame con l’inquinamento ricorda quanto l’ambiente influenzi la possibilità di avere o meno una fertilità più o meno elevata. A temperature più calde, infatti, ricercatori hanno dimostrato quanto il rischio di avere uno sperma meno efficace aumenti. Così come l’intelligenza artificiale è stata impiegata recentemente per la realizzazione di un app a supporto dei medici che si occupano di procreazione medicalmente assistita.
I progetti di Ht, così come quest’ultimi esempi, dimostrano quanto la tecnologia possa diventare importante nel futuro della demografia tanto quanto il monitoraggio e la gestione del cambiamento climatico.
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