Complicanze e rischi di salute nella maternità surrogata, nuovo studio
- 09/07/2024
- Fertilità
Le madri surrogate affrontano rischi per la salute più elevati e complicanze più frequenti durante la gravidanza rispetto alle donne rimaste incinta con fecondazione in vitro o in modo naturale. Questa è la conclusione di uno studio presentato al 40° meeting annuale dell’Eshre, la Società Europea di Embriologia e Medicina della Riproduzione, che ha riunito ad Amsterdam circa 11.000 esperti. Tuttavia, i bambini nati da maternità surrogata non sembrano correre particolari rischi.
Mentre l’approvazione del disegno di legge sulla maternità surrogata procede nel panorama politico italiano, lo studio solleva preoccupazioni significative riguardo ai rischi per la salute delle donne coinvolte in questa pratica.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 937.938 nascite singole in Ontario, Canada, tra il 2012 e il 2021, confrontando i risultati tra concepimenti naturali, procreazione medicalmente assistita (PMA) e ‘utero in affitto’. I dati rivelano notevoli differenze tra i diversi metodi di concepimento.
In caso di maternità surrogata, il tasso di grave morbilità è risultato del 7,1%, notevolmente superiore ai tassi osservati nei concepimenti naturali (2,4%) e con la fecondazione assistita (4,6%). Le madri surrogate presentano inoltre una maggiore incidenza di complicanze severe come emorragie postpartum (13,9% rispetto al 5,7% e al 10,5% degli altri metodi) e disturbi ipertensivi (13,9% rispetto al 6,6% e all’11,6%).
Secondo lo studio, pubblicato su ‘Human Reproduction’, la salute delle madri surrogate è influenzata da un mix di fattori. “Esistono diversi potenziali meccanismi che potrebbero spiegare l’aumento del rischio di grave morbilità materna tra le donne che portano avanti la gravidanza per altri,” spiega Marina Ivanova della Queen’s University di Kingston, in Canada.
Tra questi fattori figurano differenze nella salute di base, caratteristiche socio-demografiche, assistenza sanitaria e monitoraggio prenatale. Inoltre, il processo fisiologico e psicologico associato a una gravidanza condotta per un’altra persona e gli effetti dei trattamenti utilizzati durante la fecondazione possono contribuire a questi rischi.
“I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori,” aggiunge Maria Velez, supervisore dello studio e autrice senior. “Diverse pubblicazioni suggeriscono che le donne che si offrono per la maternità surrogata vengono scelte con cura sulla base di caratteristiche favorevoli per una gravidanza sana, ma il gruppo oggetto del nostro studio non riflette questa idea”. Inoltre, il basso status socioeconomico, spesso associato a maggiori tassi di patologia materna, è stato considerato nello studio, ma i risultati sono rimasti simili, suggerendo l’esistenza di altri meccanismi di rischio.
Impatto sulla salute dei neonati
La buona notizia, sottolineano i ricercatori, è che nonostante gli alti rischi per la salute materna e di esiti avversi della gravidanza, lo studio non ha rilevato nessuna differenza significativa per i neonati fino a quasi tutto il primo mese di vita. Nei 28 giorni dalla nascita, i seri problemi di salute sono stati rilevati nel 6,5% dei nati da maternità surrogata, 6% da concepimento naturale e 9,1% da fecondazione assistita.
“I risultati di questi studio evidenziano l’impatto dello stato socioeconomico sulla nostra salute riproduttiva e la necessità di assistere le donne che si offrono per la maternità surrogata con i migliori standard di cura,” commenta Karen Sermon, presidente dell’Eshre. “È rassicurante, e anche intrigante, che i bambini non sembrino essere colpiti dai maggiori rischi durante la gravidanza,” conclude Sermon.
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