Qual è il sesso debole? Cosa dicono i dati sulla salute
- 13/03/2024
- Fertilità
C’è chi la considera una questione di cromosomi, chi di ormoni e chi ritiene che abbia basi socioculturali. Ma “il sesso debole”, così come definito per secoli, altro non è che uno stereotipo. Il genere femminile, infatti, risulta molto più forte di quello che si possa credere. Dalla longevità, sino alla resilienza psicologica, oggi le donne prendono – seppur con qualche ostacolo – il posto che gli spetta: al fianco di ogni altro genere, sullo stesso livello.
È la scienza, nello specifico, a confermare che per quanto riguarda la salute le donne vivono meglio degli uomini, a parità di uno stile di vita sano e bilanciato. Ma scopriamo insieme perché.
Longevità
Le donne vivono più a lungo. A confermarlo sono le stime Istat che vedono, in Italia, la speranza di vita alla nascita nel 2022 pari a 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne. Solo per i primi si evidenzia, rispetto al 2021, un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più. Lo scarto pari quasi a 5 anni in più di vita, è tendenzialmente simile in quasi tutto il mondo.
Il fenomeno è emerso alla fine dell’Ottocento ed è dovuto principalmente alle differenze di genere della mortalità cardiovascolare. L’ha rivelato uno studio di ricercatori della Southern California University, guidati da Eileen M.
Cuore
Proprio in merito ai problemi cardiovascolari, il cuore di una donna è anatomicamente più “resistente”. Le donne sono in generale meno predisposte a problemi cardiocircolatori grazie ad una più elevata quantità di estrogeni e ormoni sessuali. Inoltre, il cuore femminile batte anche più velocemente: quasi 82 battiti per le donne, solo 72 per gli uomini. Il cuore delle donne, inoltre, ha una composizione proteica differente- Lo conferma la Fondazione Cardiotoracovascolare Angelo De Gasperis che ha sottolineato che il cuore delle donne invecchia anche diversamente da quello maschile. Il ventricolo sinistro è quello che determina la differenza maggiore. Con l’avanzare dell’età, negli uomini, quest’ultimo aumenta di dimensioni e peso, mentre in alcune donne potrebbe anche diminuire.
Tutto ciò è valido fino alla menopausa. Dopo, infatti, gli ormoni che proteggono arterie e coronarie invecchiano e ciò rende più complesso individuare i primi segnali di dolori e sintomi in caso di infarto.
Sistema immunitario
Per il sistema immunitario, il primato femminile continua. L’Istituto superiore di sanità, infatti, afferma che in generale, le donne presentano risposte immunitarie innate e adattative più forti rispetto agli uomini. Mostrano, cioè, una più efficace fagocitosi e presentazione antigenica, una più forte produzione di citochine infiammatorie, un numero più elevato di linfociti T CD4+ e livelli più alti di anticorpi circolanti. Fattori genetici, epigenetici, ormonali e ambientali contribuiscono alle differenze nella risposta immunitaria tra i due sessi. Nel Centro di Riferimento per la Medicina di Genere si studiano i meccanismi alla base delle differenze di genere nella risposta immunitaria con particolare riguardo al ruolo degli ormoni sessuali e dei loro recettori espressi sulle cellule del sistema immunitario nella patogenesi delle malattie autoimmuni, conseguenza che però colpisce spesso di più le donne.
Attività fisica
Quando parliamo di esercizio fisico, inoltre, gli uomini hanno dimostrato in molti sport di essere più forti, ma alle donne spetta il primato della resistenza, soprattutto quella muscolare. L’ha confermato la British Columbia University, in Canada, secondo la quale, questi studi possono contribuire a creare ambienti di lavoro, ad esempio, nei quali focalizzare su un genere piuttosto che su un altro un particolare tipo di lavoro in base alla resistenza o forza impiegate.
Questo primato si evince dal punto di vista muscolo-scheletrico. Le donne presentano un’elasticità marcatamente superiore rispetto agli uomini, che conferiscono una maggiore mobilità articolare, con conseguenti vantaggi negli sport ad espressione artistica di mobilità e flessibilità (ginnastica artistica, esercizio al corpo libero).
Resilienza psicologica e stress
Allo stress reagiscono meglio gli uomini o le donne? Uno studio dell’Università di Wurzburg ha scoperto che negli uomini l’ansia aumenta insieme alla preoccupazione per il lavoro, mentre si registra un aumento dei livelli di ansia nelle donne parallelamente a un aumento delle loro preoccupazioni per le condizioni della famiglia e gli amici. Inoltre, lo studio ha mostrato che le donne in momenti di stress apprezzano il sostegno di amici e familiari, sperimentando una migliore qualità della vita. Negli uomini, questo fenomeno invece sembrerebbe non manifestarsi.
Fertilità
L’unico caso in cui si registrano gli stessi livelli di problematicità è quello relativo all’infertilità. In questo caso, non esiste un genere più colpito rispetto ad un altro. Le cause più frequenti sono divise al 50% tra il maschio e la femmina. Per quanto riguarda il primo, nella maggior parte dei casi è per una causa congenita, si nasce con un’alterazione che porta ad una minor produzione di spermatozoi.
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