Impulsività e eiaculazione precoce: una connessione sottovalutata?
- 15/05/2025
- Fertilità
L’eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali maschili più comuni, spesso fonte di disagio psicologico e relazionale. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno cercato di comprendere meglio le sue cause, esplorando fattori neurobiologici, ormonali e psicologici.
Un nuovo studio pubblicato su The Journal of Sexual Medicine ha analizzato il legame tra impulsività e il livello di gravità dell’eiaculazione precoce, evidenziando come la difficoltà nel controllo degli impulsi possa giocare un ruolo chiave nella condizione.
Metodologia dello studio
Il team di ricerca ha esaminato 80 uomini eterosessuali tra i 18 e i 45 anni, reclutati in un ambulatorio psichiatrico in Turchia e suddivisi in due gruppi: uno formato da pazienti con diagnosi di eiaculazione precoce cronica e un gruppo di controllo che non presentava una storia di disfunzione sessuale o psichiatrica. Per essere ammessi, i partecipanti dovevano avere rapporti sessuali regolari nei sei mesi precedenti e, vaginali, almeno una volta a settimana.
I partecipanti hanno monitorato i tempi di eiaculazione con cronometri durante i rapporti, una metodologia adottata per garantire dati oggettivi e minimizzare soggettività. Sono stati inoltre sottoposti a diversi test psicologici, tra i quali l’Indice Arabo dell’Eiaculazione Precoce per valutare la gravità dei sintomi, la Scala del Comportamento Impulsivo Upps, che mira a distinguere l’impulsività da quella che è considerata un’azione rapida e non pianificata, ma giustificata dalla situazione e la Scala dell’Impulsività Barratt che consiste in un questionario self-report che valuta diverse dimensioni dell’impulsività, come l’impulsività motoria (agire senza pensare), l’impulsività attentiva (prendere decisioni improvvise) e la non pianificazione. Infine, sono stati somministrati questionari su depressione e ansia.
Risultati principali
I dati hanno rivelato che gli uomini con eiaculazione precoce ottenevano punteggi più elevati in tutte le misure di impulsività rispetto al gruppo di controllo.
In particolare, presentavano una maggiore urgenza impulsiva, minore capacità di pianificazione e una maggiore ricerca di sensazioni forti. Anche i livelli di ansia e depressione erano nettamente superiori rispetto al gruppo di controllo, suggerendo che le componenti psicologiche della condizione meritano una maggiore attenzione nella diagnosi e nel trattamento.
Implicazioni per il trattamento
I risultati dello studio aprono nuove prospettive per il trattamento dell’eiaculazione precoce. Tradizionalmente, le terapie si sono concentrate su approcci farmacologici e tecniche comportamentali, ma l’influenza dell’impulsività potrebbe indicare l’efficacia di strategie basate sull’autoregolazione, come la terapia cognitivo-comportamentale e la mindfulness.
Gli autori dello studio suggeriscono che, nella valutazione clinica dell’eiaculazione precoce, i medici dovrebbero considerare anche l’impulsività e i sintomi dell’umore per fornire un approccio terapeutico personalizzato.
Sebbene lo studio abbia limitazioni, tra cui la dimensione del campione e il contesto culturale specifico, i suoi risultati contribuiscono a un crescente corpus di ricerche che collega l’eiaculazione precoce a fattori psicologici e comportamentali. Studi futuri con popolazioni più ampie potrebbero chiarire ulteriormente il ruolo dell’impulsività e portare allo sviluppo di interventi terapeutici più mirati.