Festa degli uomini (e dei loro genitali) il 2 agosto: dove si svolge e perché
Il 2 agosto, ogni anno, si celebra una ricorrenza insolita e peculiare: la Festa degli uomini. A differenza del 19 novembre, riservato alla riflessione sulla salute maschile e sui modelli positivi di virilità, questa giornata si distingue per la sua leggerezza e il suo spirito giocoso. Infatti, il 2 agosto è il giorno in cui gli uomini si trovano al centro di una celebrazione tutt’altro che convenzionale. La Festa degli uomini si caratterizza per il suo approccio unico e divertente, che celebra non tanto l’individuo in quanto tale, ma piuttosto un aspetto più specifico e simbolico della mascolinità.
Il ‘due di agosto’ e i segreti delle calzamaglie napoleoniche
La sua origine è strettamente legata ai tempi napoleonici, quando l’Europa era scossa dalle guerre e dalle riforme sociali imposte dall’imperatore francese Napoleone Bonaparte. Durante questo periodo, i soldati dell’epoca indossavano calzamaglie estremamente aderenti, una scelta di abbigliamento che, sebbene pratico per i movimenti durante la marcia, lasciava poco spazio all’immaginazione e provocava situazioni piuttosto imbarazzanti.
Per garantire l’uniformità e prevenire disagi o malintesi durante le marce, pare che gli ufficiali dell’esercito ordinassero ai soldati di spostare i propri organi genitali verso sinistra rispetto alla cucitura della calzamaglia. Questa indicazione veniva espressa con l’ordine “les deux à gauche”, ovvero “i due a sinistra”. Non si sa bene come, ma si è arrivati in un attimo a “le do a gos”, che nel dialetto veneto si trasforma in “el do agost”, traducibile come “il due di agosto”. Questo gioco linguistico e l’associazione tra la forma del numero 8 e la forma degli attributi maschili hanno contribuito a consolidare il 2 agosto come una data simbolicamente significativa.
Tradizione e celebrazione: Monteprato di Nimis e Oltre
La Festa degli uomini del 2 agosto ha trovato una delle sue manifestazioni più vivaci e radicate a Monteprato di Nimis, un piccolo comune situato nella provincia di Udine, nella regione Friuli-Venezia Giulia. Questo evento annuale, che affonda le radici nei tempi antichi e nei racconti popolari, ha saputo trasformarsi in una celebrazione di grande rilevanza locale, capace di attrarre migliaia di visitatori ogni anno. La manifestazione offre uno spaccato suggestivo e vivace di come tradizioni antiche possano essere rivisitate e celebrate con spirito contemporaneo e comunitario.
Monteprato di Nimis ospita una delle celebrazioni più colorate e caratteristiche della Festa degli uomini, che si svolge principalmente nei giorni 1 e 2 agosto. La tradizione, che ha preso piede ufficialmente negli anni Settanta, è divenuta un appuntamento fisso e atteso non solo dai residenti, ma anche dai turisti che accorrono da tutto il Friuli e oltre. La celebrazione si caratterizza per una serie di eventi che uniscono aspetti goliardici e ritualistici, mantenendo viva una tradizione che, pur avendo origini scherzose, si è radicata profondamente nella cultura locale.
Il fulcro della manifestazione è la sfilata per le vie cittadine, che si distingue per la presenza di carri allegorici e di una grande statua di legno rappresentante l’organo riproduttivo maschile. Questa statua non ha solo un valore decorativo ma è anche l’elemento centrale di un rito simbolico di benedizione, che secondo la tradizione porta fortuna e fertilità per l’anno a venire.
Accanto alla sfilata, Monteprato di Nimis offre una serie di attività collaterali che rendono la festa un’occasione di aggregazione e di divertimento. Tra queste, spiccano eventi come l’“Erezione del Mr. 2 Agosto” e la “Fiaccolata Sexy-Comica”, che aggiungono un tocco di umorismo e di goliardia alla celebrazione. Oltre a Monteprato, altre località dell’arco alpino e della regione Friuli-Venezia Giulia ospitano celebrazioni analoghe.
La scelta di esporre una simile rappresentazione non è casuale; essa richiama antiche pratiche di culto della fertilità e si inserisce in un contesto di celebrazione della virilità in modo giocoso e positivo. L’uso di simboli fallici è radicato in molte culture antiche, dove tali rappresentazioni erano spesso associate alla prosperità e alla fertilità. In questo senso, la festa del 2 agosto può essere vista come un’eredità di queste pratiche ancestrali, reinterpretata attraverso una lente di goliardia e di celebrazione comunitaria.
L’aspetto storico della festa si intreccia con la sua dimensione simbolica, creando una celebrazione che, sebbene sia profondamente radicata nel contesto storico napoleonico, ha saputo evolversi in una tradizione moderna che celebra con ironia e gioia. Questo miscuglio di storia e simbolismo contribuisce a mantenere viva una tradizione che, pur avendo origini scherzose, offre anche uno spaccato interessante sul modo in cui le culture possono adattare e reinterpretare elementi del passato per creare nuovi significati e celebrazioni.
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