Mille euro a chi non abortisce: la proposta di Gasparri sul reddito maternità
- 03/07/2024
- Famiglia
Mille euro al mese per cinque anni. Questa è in sintesi la proposta del capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri che, nel corso di una conferenza stampa al senato, ha illustrato i contenuti del suo disegno di legge per l’introduzione del reddito di maternità.
La misura, ha spiegato il senatore, “risale ad alcuni mesi fa. L’avevo annunciata al congresso di Forza Italia a febbraio in occasione del mio intervento. È una proposta che nasce dalla volontà di attuare la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, che viene evocata e brandita in tutti i modi. Ma quelli che parlano della 194 o sono in malafede o sono disinformati”. Ecco cosa ha detto.
Reddito maternità
“L’articolo 5 della legge 194 in vigore dal 1978 dice che tra i compiti del consultorio c’è quello di esaminare con la donna le possibili soluzioni dei problemi proposti e di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero all’interruzione di gravidanza: quindi, promuovere ogni intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari. Quelli che criticano, vorrei sapere di cosa parlano”, ha rimarcato Gasparri.
Il disegno di legge prevede “che si possa prospettare un reddito di maternità nella misura di mille euro mensili per 12 mensilità fino a 5 anni, per persone che abbiano l’Isee al di sotto di 15mila euro“, ha proseguito il presidente l’esponente azzurro. La copertura finanziaria ipotizzata dalla legge per sostenere questa misura è stimata in 600 milioni di euro, “ma non costerebbe 600 milioni“, ha osservato Gasparri, perché l’accesso al reddito di maternità “è una scelta, una opportunità”.
Il ddl maternità non è stato accolto da tutti positivamente e la risposta di Maurizio Gasparri arriva anche in seguito alle critiche che si sono state mosse.
Le critiche al ddl
Già nelle scorse settimane, il senatore di Forza Italia aveva spiegato che alla base di questo progetto vi era l’obiettivo di mobilitare risorse e individuare soluzioni di sostegno alle donne per affrontare il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia. Diverse ricerche – non ultima una realizzata dal The Economist – hanno dimostrato che in molti Paesi, anche con tassi di occupazione maggiore e salari superiori in rapporto alla qualità della vita, non è detto che la maternità aumenti.
Così la reazione del Pd non è tardata ad arrivare: “pura propaganda fatta sulla pelle delle donne, oltre tutto da parte di chi ha abolito il reddito di cittadinanza”. A criticarlo è stata la senatrice Dem Cecilia D’Elia, mentre per la collega di partito Valeria Valente “il senatore Gasparri provoca sapendo di farlo, questa volta proponendo un ddl per l’inserimento di un reddito di maternità di 1000 euro al mese fino ai 5 anni del figlio/a alla donna con problemi economici che decide di non abortire”.
“Non so se è la solita provocazione a cui ci ha abituato Gasparri ma certo la sua proposta ha dell’aberrante: chi ha cancellato il Reddito di cittadinanza ora parla di reddito di maternità promettendo denaro a chi non abortisce. Mi sembra una invadenza perversa nella vita delle donne”, aveva reagito così il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Francesco Boccia.
E la notizia, confermata oggi, arriva in concomitanza della decisione, da parte del Senato, di rendere la maternità surrogata un reato universale. Nelle ultime ore, infatti, è arrivato il “Sì” della Commissione Giustizia del Senato al disegno di legge.
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