Tutti i vantaggi dell’allattamento al seno per il bambino e la madre
- 15/01/2025
- Famiglia
L’allattamento al seno è uno dei gesti più naturali e vitali che una madre possa fare per il suo bambino. Non solo fornisce i nutrienti essenziali per una crescita sana, ma diventa anche un momento di connessione profonda tra madre e figlio. Il latte materno è un vero e proprio elisir di vita, ricco di sostanze bioattive che proteggono il neonato dalle malattie e ne stimolano lo sviluppo fisico e psicologico.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il latte materno è la scelta migliore per il benessere del neonato. Raccomanda che il bambino venga alimentato esclusivamente con latte materno per i primi sei mesi di vita, per poi continuare anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni di età o oltre, secondo il desiderio della madre e del bambino. Ma perché è così fondamentale?
I benefici per il bambino
Il latte materno è un alimento completo che contiene tutti i nutrienti essenziali per la crescita sana del neonato. “Acidi grassi polinsaturi, proteine, ferro e sostanze bioattive: il latte materno è una vera e propria medicina naturale”, spiega il dottor Marco Grassi, ginecologo presso l’ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno. Ma non è solo una questione di nutrizione. “L’allattamento stimola anche lo sviluppo psicomotorio e intestinale del bambino e protegge dalla comparsa di patologie come obesità, diabete di tipo 2 e disturbi gastrointestinali”, aggiunge Grassi. I bambini allattati al seno, infatti, corrono meno rischi di contrarre infezioni come diarrea, vomito e otiti, oltre a sviluppare una maggiore resistenza ai virus.
La ricerca ha dimostrato che l’allattamento favorisce anche l’acquisizione di nuove abitudini alimentari, poiché i bambini che ricevono il latte materno sono più disposti a esplorare nuovi cibi e sapori. Eppure, gli effetti positivi non si limitano alla salute fisica: il legame emotivo che si crea tra madre e figlio durante l’allattamento è profondo e fondamentale per il benessere psicologico del bambino.
I benefici per la madre
Ma l’allattamento non è solo un beneficio per il bambino. Anche la mamma raccoglie i frutti di questo legame speciale. “Oltre a favorire una ripresa più rapida dopo il parto grazie all’ossitocina, che accelera il recupero fisico, l’allattamento aiuta la mamma a tornare in forma, contribuendo alla perdita del peso accumulato durante la gravidanza”, spiega Grassi. Ma i vantaggi non finiscono qui: l’allattamento riduce anche il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e osteoporosi.
Inoltre, l’allattamento al seno ha effetti positivi sul piano psicologico della madre. La produzione di ossitocina durante l’allattamento non solo favorisce l’attaccamento al bambino, ma aiuta anche a combattere la depressione post-partum, migliorando l’autostima della madre. Un gesto che, oltre a nutrire, nutre anche il cuore della mamma.
Quando l’allattamento non è possibile
Non sempre l’allattamento al seno è possibile. In alcuni casi, per motivi di salute o altre difficoltà, le madri potrebbero non essere in grado di allattare. In questi casi, è essenziale che la mamma riceva informazioni adeguate e supporto per prendere la decisione migliore per la salute del suo bambino. “La consapevolezza è fondamentale. La scelta di allattare al seno o meno deve essere fatta nel rispetto delle condizioni di salute della madre e del neonato”, sottolinea il dottor Grassi.
Come allattare correttamente: i consigli dell’esperto
Per godere appieno dei benefici dell’allattamento, è importante seguire alcune semplici regole. “Allattare ‘a richiesta’ è fondamentale, poiché il neonato ha bisogno di poppare tra le 8 e le 14 volte al giorno nei primi mesi. È il bambino che stabilisce il ritmo della poppata”, consiglia Grassi.
Anche la posizione e l’attacco sono cruciali per evitare fastidi come dolori ai capezzoli o mastite. “Una corretta postura aiuta a prevenire questi inconvenienti, e non c’è un tempo fisso per ogni poppata, è il bambino che decide quando ha mangiato abbastanza”, spiega il ginecologo. L’allattamento esclusivo al seno è altrettanto importante nei primi sei mesi, anche per l’idratazione: quando ha sete, il bambino si attacca al seno e riceve anche acqua.
Infine, è meglio evitare l’uso di tettarelle e biberon nei primi mesi, poiché potrebbero interferire con l’allattamento naturale e compromettere l’attacco del bambino al seno. E non c’è bisogno di lavare il seno dopo ogni poppata, poiché le ghiandole dell’areola provvedono già a una pulizia naturale.
In definitiva, l’allattamento al seno è una delle esperienze più belle e benefiche per la salute del bambino e della madre. “Nonostante le difficoltà iniziali che alcune donne possono affrontare, con il giusto supporto e le informazioni adeguate, l’allattamento è un’esperienza che, oltre a essere nutriente, è estremamente gratificante”, conclude il dottor Marco Grassi. Un gesto che unisce, nutre e protegge, creando un legame che dura tutta la vita.