In Italia solo il 46% dei neonati viene allattato al seno
- 04/07/2023
- Famiglia
“Allattare al seno ha benefici economici che non si declinano solo nel non acquisto del latte formulato ma anche dal fatto che i bambini si ammalano meno e vanno meno dal pediatra. Si spendono meno soldi per le medicine e questi bambini sono meno ospedalizzati”. Lo evidenzia Riccardo Davanzo, neonatologo e presidente del Tavolo tecnico Operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento al seno (Tas), nel suo intervento alla IV Conferenza nazionale sull’allattamento al Ministero della Salute a Roma.
Continua l’esperto: “L’allattamento porta benefici a lunghissimo termine ed è un investimento per il futuro. Non esiste in Italia un monitoraggio permanente dell’allattamento mentre invece questi dati sarebbe importanti e ce li chiede anche l’Oms. La situazione epidemiologica è stata analizzata da una survey del 2022 dell’Iss, dove emerge che in media il 46% dei neonati a 2-3 mesi di vita è allattato in modo esclusivo al seno, percentuale che scende al 30% però dopo, a 4-5 mesi. Le regioni del Sud hanno dati estremamente più bassi e questo è inaccettabile, le aziende sanitarie devono promuovere di più”.
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