Cosa è successo a Giulia Cecchettin spiegato a due bambine di 9 anni
- 20/11/2023
- Famiglia
Cosa è successo a Giulia Cecchettin? E non solo a lei ma a tante altre donne come lei. Si sta cercando di rispondere in tanti modi diversi, con la cronaca, con la psichiatria, con la sociologia, con gli strumenti culturali che abbiamo a disposizione. Spiegarlo a due bambine di nove anni, le mie figlie, è un esercizio perfino più complicato. La prima decisione è la premessa indispensabile: devono sapere, devono leggere, devono iniziare a fare i conti con la realtà. Poi ci sono le domande, molto più efficaci di quelle intrise di compromessi che fanno gli adulti. E le risposte, che devono tenere conto dell’età e di un’altra priorità: non mentire ma, allo stesso tempo, lasciare tutto lo spazio possibile al bello, all’amore, alla vita anche quando si parla di morti assurde, ingiuste, inumane.
Raccontare senza spaventare, educare senza imporre, condividere senza mortificare l’ingenuità a cui hanno diritto. E si potrebbe andare ancora avanti a lungo per descrive un compito oneroso a cui però non ci si deve sottrarre. Una delle chiavi possibili, quella che sembra più accessibile, è provare a parlare di libertà mettendoci insieme l’idea distorta del possesso. Io sono libero o libera e non sono di nessuno. La mia ragazza, la mia donna, oppure il mio ragazzo, il mio uomo, li mettiamo da parte.
Cosa vuol dire, papà? Già mi sono spinto troppo in là, ma insisto. Vuol dire che dovete decidere sempre tutto voi. Cosa volete fare, con chi la volete fare e fino a quando la volete fare. Facile da capire, meno da applicare al caso concreto. Proviamo ad andare avanti. Decidi tu se vuoi un fidanzato e fino a quando lo vuoi. La domanda successiva è inevitabile. E perché Giulia non ha detto al suo fidanzato che non lo voleva più? Gliel’ha detto ma non è bastato. Per questo dovete fare anche un’altra cosa. Dovete stare attente a non fare finta di niente, a non accettare cose che non volete e che non vi piacciono. Iniziate a farlo tra di voi, a scuola, con i vostri compagni. Fate sentire un cretino chi alza la voce, fate sentire ancora peggio chi alza le mani.
Va bene, papà. Ma se facciamo così e non ci ascoltano? Voi lasciateli soli, giocate con con chi vi ascolta, fidanzatevi con chi è gentile. Ma secondo te Giulia non le faceva queste cose? Sono sicuro di sì, ma non è bastato. Non riesco ad andare avanti più di tanto. Facciamo così, iniziamo a ricordarci che voi dovete essere sempre Elena e Micol e non la fidanzata o la moglie di Mario o Giovanni. (Di Fabio Insenga)
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