Buono Scuola per le paritarie, Moige: “Strumento per mettere fine alla discriminazione educativa”
- 26/09/2024
- Famiglia
Con il buono scuola si apre una nuova era per il sistema scolastico, in quanto si tratta di “uno strumento democratico per mettere fine alla discriminazione educativa” tra minori dovuta al reddito familiare. A dirlo è Antonio Affinita, dg del Moige (Movimento italiano genitori), sottolineando anche come “per troppi anni, ed ancora oggi, le famiglie siano state discriminate da un sistema scolastico che impediva alla famiglie a reddito medio basso di poter accedere a tutte le scuole pubbliche, di fatto costringendole a scegliere solo le scuole a gestione statale”.
I genitori, ha spiegato Affinita, devono poter scegliere l’istituto migliore e l’indirizzo scolastico più idoneo per i propri figli, senza essere influenzati dal reddito, all’interno della scuola pubblica che dal 2000 riforma Berlinguer si articola in scuola a gestione statale e a gestione paritaria.
Quella del buono scuola, dunque, è “una scelta auspicabile che completa un processo europeo che vede l ‘Italia fanalino di coda in Europa nella scelta del sistema scolastico”, ha concluso Affinita.
La proposta del ministro Valditara: estendere il bonus scuola alle paritarie
Sul tema si è pronunciato martedì il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara all’evento Agidae (Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica) in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2024/2025 a Roma, presso l’Istituto Villa Flaminia. Circostanza nella quale l’esponente di governo ha proposto di estendere il sistema del Buono Scuola agli istituti privati in tutta Italia. Attualmente questa estensione è prevista in Lombardia e Piemonte, dove è finanziata dalle Regioni.
Parlando, il ministro ha fatto riferimento alla Costituzione, che prevede proprio la libertà di scelta nell’educazione: “C’è un elemento da affrontare a mio avviso ancora: come garantire alle famiglie meno abbienti di poter usufruire pienamente della libertà di scelta nell’educazione, secondo quanto prevede l’articolo 30 della Costituzione. È il famoso ‘Buono Scuola’ che la politica deve avere il coraggio di mettere all’ordine del giorno”.
Il punto di partenza dunque è l’idea che tutte le famiglie dovrebbero poter accedere, se lo ritengono, alle scuole private, con l’aiuto dello Stato se non possono permetterselo, con il fine di evitare che lo Stato stesso abbia un monopolio di fatto sull’istruzione.
Il bonus scuola
Il bonus a cui fanno riferimento Valditara e Affinita nasce infatti per sostenere il diritto allo studio delle famiglia in difficoltà – in base ai requisiti Isee – aiutandole economicamente nell’acquisto dei libri scolastici; infatti si chiama anche bonus libri o voucher scuola.
I beneficiari possono fare richiesta per l’anno scolastico appena iniziato, seguendo le norme della propria Regione o del Comune di residenza. Ad esempio, in Lombardia, dove il contributo è esteso anche alle paritarie, le famiglie con un Isee sotto i 40mila euro possono beneficiare dello sconto del 50% sulle spese scolastiche.
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