Basilicata tra spopolamento e denatalità, nasce l’Agenzia per la Famiglia
- 07/02/2024
- Famiglia
Promuovere il ruolo della famiglia, sostenere le giovani coppie, favorire il bilanciamento lavoro-famiglia, migliorare i servizi. Sono gli obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto oggi da Anci Basilicata e Forum regionale delle famiglie, che su facebook lo ha definito “un primo passo per riportare le Famiglie al “centro del villaggio”.
L’accordo, che mira a intervenire sui fenomeni dello spopolamento e dell’inverno demografico, ha al suo centro la creazione di una ‘Agenzia per la natalità e la famiglia‘. Secondo l’Anci e il Forum ”i dati sulla natalità sono sempre più preoccupanti non solo a livello nazionale, ma ancor di più a livello regionale e comunale” e comporteranno ”importanti ripercussioni in vari ambiti come la scuola, con un incremento della diminuzione degli iscritti che comporterà anche la chiusura di alcuni istituti; sulla sanità dato l’aumento della vita media; sulle politiche sociali con una diminuzione delle disponibilità che saranno concentrate sulle fasce senior della società”.
L’Agenzia dovrà ”provvedere alla salvaguardia, trasmissione e sviluppo dei valori, del ruolo e delle funzioni dell’istituto familiare attraverso attività formativa, sociali, economiche e culturale” oltre a ”promuovere la nascita di assessorati comunali per la famiglia e la natalità, al fine di assicurare la presenza specifica di una struttura politico-amministrativa locale”. Una delle aree di intervento è la promozione e lo studio di un fisco amico per la famiglia, “come ad esempio l’utilizzo dell’Isee con l’introduzione del Fattore Famiglia che agevola i nuclei con maggiori carichi educativi”.
L’Agenzia sarà presieduta dal presidente di Anci Basilicata, Andrea Bernardo, e formata da cinque esponenti, due designati dall’Anci e tre dal Forum della famiglia.
Denatalità e spopolamento in Basilicata
L’accordo si inserisce in un quadro piuttosto fosco per la regione, come tratteggiato dall’Istat: mortalità in aumento, spopolamento, invecchiamento e denatalità.
La Basilicata ha un tasso di fecondità sotto la già scarsa media nazionale. Nel Bel Paese infatti, secondo i dati Istat, nel 2022 il numero medio di figli per donna è stato di 1,24, ben sotto la soglia di 2,1 che consentirebbe di rimpiazzare i morti con i vivi e quindi di mantenere stabile una popolazione (il cosiddetto tasso di sostituzione naturale).
La Basilicata fa ancora peggio: è penultima dopo la Sardegna (0,95), con un indice pari a 1,09. L’inverno demografico dunque è già realtà, anche perché il dato dell’anno scorso prosegue un trend di progressiva diminuzione che iniziative come quella di Anci e Forum regionale delle famiglie vogliono contribuire a invertire.
E la denatalità non è l’unica gatta da pelare. Secondo i dati Istat, la Basilicata registra saldi negativi anche nel rapporto partenze/arrivi. I residenti attuali sono 541.168, con un calo dello 0,7% rispetto al 2020.
Non solo: la mortalità è in crescita al 12,6 per mille del 2021 a fronte del 12,2 del 2020, anche per il progressivo invecchiamento della popolazione lucana: l’età media è di 46,8 anni, in aumento rispetto al 2020 quando era pari a 46,5 anni, e superiore ai 46,2 anni della media nazionale. Un dato impressionante è che ogni cento under 14, in Basilicata ci sono 214 over 65.
Un contesto difficile dunque, quello dove dovrà agire l’Agenzia per la natalità e la famiglia.
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