Perché sempre più over 60 scelgono di separarsi
- 15/10/2024
- Famiglia
Negli ultimi anni, un fenomeno sociale ha attirato l’attenzione di sociologi, psicologi e demografi: l’aumento dei divorzi tra anziani, conosciuto anche come “gray divorce” o “divorzio grigio”. Se fino a qualche decennio fa l’idea di separarsi in età avanzata sembrava impensabile, oggi i dati mostrano chiaramente che le coppie over 60 non sono immuni dall’instabilità coniugale. Le dinamiche relazionali stanno cambiando, e le persone, anche in età più matura, sembrano più disposte a mettere in discussione matrimoni di lunga durata per cercare un nuovo inizio.
Negli anni ’60 e ’70, il divorzio era visto come un fenomeno raro e spesso stigmatizzato. Le coppie che si sposavano tendevano a restare insieme per tutta la vita, spesso per motivi economici, culturali o religiosi. Tuttavia, negli ultimi decenni, il divorzio è diventato sempre più comune e accettato nella società occidentale. L’avvento dei movimenti per i diritti delle donne, i cambiamenti nei valori sociali e l’indipendenza economica femminile hanno contribuito a rendere il divorzio un’opzione più accessibile. Se in passato il divorzio era considerato un tabù per le generazioni più anziane, oggi sempre più coppie in età avanzata scelgono di separarsi, anche dopo decenni di matrimonio.
I numeri del divorzio tra over 60
Secondo uno studio del Pew Research Center pubblicato nel 2017, la percentuale di divorzi tra persone di età pari o superiore ai 50 anni negli Stati Uniti è più che raddoppiata dal 1990. Se nel 1990 solo il 5 divorzi ogni 1.000 persone sopra i 50 anni decideva di porre fine al proprio matrimonio, nel 2015 il tasso era salito a 10 divorzi per 1.000. Inoltre, per le persone di età superiore ai 65 anni, il tasso di divorzio è addirittura triplicato, passando da 2 divorzi su 1.000 nel 1990 a 6 su 1.000 nel 2015.
In Italia, secondo i dati dell’ISTAT, il numero di divorzi tra persone con più di 60 anni è in costante aumento: tra il 2015 e il 2021 sono aumentati di oltre il 40%. In numeri assoluti, ciò significa che si è passati dai 6.131 divorzi nel 2015 agli 8.715 nel 2021. Un balzo che non può essere ignorato e che solleva molte domande su cosa stia cambiando nelle dinamiche di coppia degli anziani italiani.
Non si tratta più di episodi isolati o di situazioni eccezionali: il divorzio in età avanzata è ormai una realtà diffusa e, come vedremo, le ragioni alla base di questa scelta sono complesse e strettamente legate alle trasformazioni sociali, economiche e culturali degli ultimi anni.
Se guardiamo al contesto europeo, uno studio dell’Eurostat indica che tra il 2005 e il 2020 il numero di divorzi tra persone over 50 è aumentato in quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea, con picchi in Germania, Francia e Svezia.
Perché aumentano i divorzi tra anziani?
L’aumento dei divorzi tra persone over 60 è un fenomeno complesso, che non può essere spiegato con una sola causa. Dietro questa crescita ci sono diversi fattori, che spaziano dall’evoluzione dei valori culturali alla trasformazione della vita sociale ed economica degli anziani. Ma quali sono i motivi principali che spingono sempre più ultrasessantenni a mettere fine a un matrimonio di lunga durata?
- Allungamento della vita media
Uno dei fattori chiave è sicurament l’allungamento della vita media. Le persone oggi vivono più a lungo e in migliori condizioni di salute rispetto al passato. Questo significa che, una volta raggiunta l’età della pensione, molte coppie si trovano ad affrontare decenni di vita insieme in un contesto in cui le priorità e le aspettative personali possono essere cambiate. Per alcuni, l’idea di trascorrere altri 20 o 30 anni con un partner con cui non condividono più gli stessi interessi o valori può spingere a considerare la separazione.
- Cambiamenti culturali e sociali
La nostra società è diventata sempre più individualista e incentrata sull’autorealizzazione. Gli anziani di oggi sono stati testimoni, e spesso protagonisti, dei cambiamenti culturali del ventesimo secolo, compresa la rivoluzione sessuale e la diffusione dell’idea che ognuno abbia il diritto di essere felice. Di conseguenza, il matrimonio non è più visto come un’istituzione indissolubile, ma piuttosto come un contratto che può essere modificato o sciolto se non soddisfa più le esigenze di entrambi i partner.
- Indipendenza economica
L’indipendenza economica, soprattutto delle donne, gioca un ruolo cruciale. Le donne di oggi, anche quelle di età avanzata, sono spesso economicamente autosufficienti. Questo è un cambiamento rispetto alle generazioni precedenti, quando le donne anziane dipendevano finanziariamente dai loro mariti. La maggiore indipendenza economica rende più facile per le donne prendere la decisione di porre fine a un matrimonio insoddisfacente.
- Figli adulti e sindrome del “nido vuoto”
Molte coppie restano insieme “per il bene dei figli”, ma una volta che i figli sono cresciuti e si sono trasferiti, il cosiddetto “nido vuoto” può mettere in luce le crepe nel rapporto. Con i figli ormai adulti e indipendenti, alcune coppie anziane si rendono conto di non avere più molto in comune e scelgono di separarsi per cercare nuove opportunità di realizzazione personale.
- Nuove opportunità per relazioni
La tecnologia ha aperto nuove porte anche agli anziani. Siti di incontri online e social media offrono la possibilità di incontrare nuove persone, facilitando la prospettiva di una nuova relazione anche in età avanzata. Questo può incoraggiare alcuni a lasciare un matrimonio insoddisfacente nella speranza di trovare un nuovo compagno o compagna.