Milano e Torino sono nella top 10 delle città europee per introversi
- 05/03/2025
- Popolazione
Quali sono le città migliori per una persona introversa?
Compare the Market Au ha setacciato l’Europa per dare una risposta a questa domanda cercando città che offrono il giusto mix per una vita a misura di introverso. I criteri? Percentuale di lavori ibridi, densità di parchi e caffetterie, livelli di inquinamento acustico e qualità generale della vita.
Non bisogna confondere gli introversi con misantropi o asociali. Si tratta di persone che traggono energia dalla solitudine invece che dalla folla, preferiscono il fruscio delle foglie al rombo del traffico, un libro in un caffè al happy hour affollato. Gli introversi rappresentano tra il 25% e il 40% della popolazione a seconda del Paese.
In un’epoca in cui il benessere mentale diventa prioritario, la scelta del luogo dove vivere può fare la differenza tra equilibrio e stress cronico.
Le migliori 10 città per introversi: la classifica
Praga si aggiudica la corona di capitale degli introversi. Con il 40% di territorio dedicato al verde e il record di parchi ogni 100mila abitanti, la capitale ceca è un paradiso per chi vuole alternare smart working e passeggiate nella natura. La connessione internet a prezzi contenuti la rende poi perfetta per i professionisti in cerca di tranquillità.
Dublino conquista l’argento grazie alla più alta densità di biblioteche pro capite. Tra St. Stephen’s Green e il Castello di Malahide, la capitale irlandese offre innumerevoli spazi dove ricaricare le batterie.
Berlino rivela invece un volto più contemplativo con oasi verdi e caffè appartati, guadagnandosi il bronzo.
La top 10 prosegue con Helsinki, Budapest e Varsavia, prima di due sorprese italiane.
Milano, settima, smentisce la sua fama di formicaio frenetico: dal Parco Sempione ai Giardini della Guastalla, la città nasconde angoli di pace insospettabili. Secondo lo studio, la diffusione del lavoro ibrido sta trasformando il capoluogo lombardo in un luogo più vivibile, dove è possibile alternare momenti di socialità e di isolamento produttivo. La rete di caffetterie e librerie offre rifugi perfetti per chi cerca un angolo tranquillo in mezzo al trambusto cittadino.
Tra Milano e l’ultima posizione si inseriscono Amburgo e Oslo, mentre chiude la top 10 un’altra città italiana: Torino. Il capoluogo piemontese, con i suoi maestosi viali alberati e un’atmosfera più distesa rispetto ad altre metropoli italiane, offre il perfetto compromesso tra opportunità e tranquillità. Il parco del Valentino nel cuore della città e la collina di Superga rappresentano vere oasi per gli amanti della quiete, mentre il costo della vita più contenuto rispetto a Milano permette di godere di spazi più ampi, un lusso non indifferente per chi cerca momenti di solitudine rigenerante.
La classifica rivela un dato interessante: le città più “introversi-friendly” non sono necessariamente quelle più piccole o periferiche. Al contrario, sono metropoli che hanno saputo preservare o creare spazi di decompressione all’interno del tessuto urbano, combinando le opportunità della grande città con la possibilità di ritirarsi in oasi di tranquillità. Una lezione importante per urbanisti e amministratori: il benessere di una città si misura anche nella sua capacità di accogliere diverse sensibilità e stili di vita, senza costringere nessuno a scegliere tra carriera e serenità personale.