San Marino vuole vietare gli smartphone agli under 11 nelle scuole e in luoghi pubblici
- 19/01/2024
- Giovani
Come reagirebbe un bambino se gli venisse tolto lo smartphone? A breve, la risposta potrebbe arrivare da San Marino.
Infatti, il Congresso di Stato, il governo del Paese, presenterà entro i prossimi 6 mesi una proposta di legge per vietare, almeno nelle scuole elementari e medie, l’uso del telefonino e del tablet. Il Consiglio grande e generale, ovvero il Parlamento monocamerale della Repubblica, ha infatti approvato una istanza d’arengo che vuole limitare l’uso degli agli under 11.
L’istanza d’arengo è uno dei tre istituti di democrazia diretta della Repubblica di San Marino. Questo strumento consente ai cittadini di presentare richieste di pubblico interesse al Consiglio Grande e Generale (Parlamento). Le istanze d’arengo vengono discusse e votate dal Consiglio due volte l’anno, in coincidenza con l’elezione dei nuovi Capitani Reggenti, che sono i capi di Stato sammarinesi.
L’istanza d’arengo per vietare l’uso degli smartphone e dei tablet è stata presentata ai Capitani Reggenti, da un gruppo di docenti delle scuole medie contro quella che definiscono “un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile”.
La proposta per vietare gli smartphone agli under 11
La proposta prevede di vietare agli under 11 questi dispositivi, in primis nelle scuole ed eventualmente negli altri luoghi pubblici, anche se quest’ultima ipotesi appare meno probabile. Al momento non sono stati chiariti quali siano i limiti e i luoghi dove questi divieti dovranno essere applicati. Una più precisa regolamentazione arriverà con la proposta di legge che il governo dovrà presentare entro 6 mesi.
Le conseguenze degli smartphone sui bambini
La proposta di San Marino intercetta un problema comune delle nuove generazioni.
Negli ultimi anni diverse ricerche hanno dimostrato come l’uso degli smartphone possa generare effetti negativi sulla salute psicologica dei più piccoli. In particolare, una ricerca condotta da Sapiens Lab, organizzazione no profit che studia la salute mentale, ha intervistato quasi 28.000 giovani tra i 18 ei 24 anni, in quattro continenti.
La ricerca ha dato dei risultati netti: i bambini che hanno ricevuto i telefoni in giovane età hanno una salute mentale peggiore, anche dopo essersi adattati agli incidenti segnalati di traumi infantili. Nello specifico:
- tra le bambine che hanno ricevuto il loro primo smartphone all’età di 6 anni la percentuale con problemi di salute mentale è del 74%;
tra le bambine che hanno ricevuto il loro primo telefonino a 18 anni, la percentuale crolla fino al 46%; - i bambini che hanno ricevuto lo smartphone già a 6 anni hanno avuto problemi di salute mentale nel 42% dei casi;
- i bambini che hanno ricevuto il cellulare a 18 anni, invece, hanno riscontrato problemi di salute mentale nel 36% dei casi.
La ricerca ha dimostrato inoltre che i bambini trascorrono online tra le 5 e le 8 ore online al giorno, ossia fino a 2.920 ore all’anno. Tutto tempo sottratto ad altre attività più salutari e più “sociali” dei social.
Cosa dice l’Eurostat
Lungi dall’essere un problema italiano, quello dello smartphone è un problema generazionale che ha attirato l’attenzione anche dell’Eurostat. L’ufficio statistico europeo ha rilevato che nel 2022 il 96% dei giovani di età compresa tra 16 e 29 anni nell’Unione Europea ha usato Internet ogni giorno, rispetto all’84% della popolazione adulta. L’uso quotidiano di Internet tra i giovani è stato superiore al 94% in tutti i 27 paesi. Le quote più alte di utilizzo sono state il 100% in Irlanda e il 99% in Portogallo, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Lettonia, Malta e Lussemburgo.
Piccola consolazione? Insieme alla Bulgaria, l’Italia è stato il Paese che ha registrato la minore frequenza. Ma l’impressione è che il 94% non sia una percentuale così confortante.
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