Terziario, donne e lavoro: i “servizi” che mancano
- 07/12/2023
- Welfare
Donne, imprese e futuro. Questi sono i tre pilastri su cui si è concentrato il Forum Annuale organizzato dal Gruppo Nazionale Terziario Donna Confcommercio, il 5 dicembre 2023. Un evento, svoltosi nella sede nazionale Confcommercio che ha ribadito la necessità di riformare i servizi proprio a partire dall’unione di questi tre pilastri. Nel corso del convegno è stata presentata un’analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio sulle dinamiche dell’occupazione femminile, dipendente e autonoma e l’impatto sulla crescita economica.
Le quote rosa del Terziario
Dai dati è emerso che in Italia, il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro tra i 15 e i 74 anni è pari al 48% contro il 59,6% della media dell’Unione Europea. Un divario (oltre 11 punti percentuali) decisamente più marcato rispetto alla partecipazione maschile (65,5% in Italia, 70,2% nell’UE). Con un tasso di partecipazione femminile pari a quello europeo, in Italia avremmo 2,3 milioni di occupate in più.
Il gap del Sud è ancora più ampio con un tasso di partecipazione femminile del 35,5%, indietro di oltre 24 punti rispetto alla media UE, contro il 55,4% del Nord; in quasi trent’anni (1995-2023) il terziario di mercato ha creato in Italia 3,4 milioni di posti di lavoro, crescendo del 30,8%, mentre tutti gli altri settori dell’economia hanno perso occupati; nel terziario di mercato l’occupazione femminile è pari al 47,5%, un valore decisamente superiore rispetto al totale delle attività economiche (39,6%).
Per quanto riguarda il lavoro autonomo, la componente indipendente femminile è più significativa nella grande distribuzione (44,6%) e nel piccolo commercio (37,6%), nel turismo (42,3%), nelle professioni (37,2%), nei servizi alle persone (53,9%). Considerando complessivamente la componente femminile, dipendente ed indipendente, del mercato del lavoro, questa nel quadriennio 2019-2023 è cresciuta del 13,3% contro il 10,2% del totale (uomini + donne) e nel terziario di mercato la crescita è più accentuata (+15,8%); di 1,85 milioni di posti di lavoro creati negli ultimi quattro anni, poco più della metà sono lavoratrici e nel terziario di mercato oltre il 60% dei nuovi occupati sono donne. Sempre nell’ultimo quadriennio quasi un quarto dei 200mila imprenditori persi nel complesso dell’economia sono donne.
La crescita del benessere economico
Nel suo intervento, Anna Lapini, Presidente di Terziario Donna Confcommercio, ha sottolineato che “la crescita del benessere economico dipende dall’occupazione che a sua volta dipende dalla demografia. Considerando l’attuale dislivello nel nostro Paese fra occupazione femminile, dipendente ed autonoma, e quella maschile è chiaro che bisogna mettere in campo azioni mirate per promuovere l’imprenditoria femminile che rappresenta ancora solo il 22% del totale delle imprese e sostenere le attività economiche del terziario, perché è nei nostri settori dove l’occupazione femminile cresce maggiormente”.
Presente all’evento anche la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella che ha concluso i lavori del forum sottolineando che sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere sul fronte delle pari opportunità, soprattutto che le donne possano esprimere la propria individualità a pieno, senza alcuna limitazione. “Credo nella capacità e nella forza delle donne – ha spiegato la ministra – e il nostro ministero sarà di sostegno con una forte sinergia tra i provvedimenti di pari opportunità e quelli per la famiglia. È importante costruire nel mondo del lavoro per le donne un clima che renda possibile conciliare la vita familiare con quella lavorativa e che possano essere valorizzate nelle loro competenze”.
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