I migliori ospedali al mondo 2025: nella classifica anche Niguarda e Gemelli
Scegliere un ospedale non è mai una decisione semplice. Che si tratti di un trattamento specialistico, di un intervento chirurgico complesso o di una semplice degenza, sapere di trovarsi in una struttura d’eccellenza può fare la differenza. E proprio in questi frangenti, disporre di informazioni chiare e affidabili sui migliori ospedali a livello globale può fare la differenza tra una buona prognosi e un iter medico più incerto. La classifica “World’s Best Hospitals 2025”, realizzata da Newsweek e Statista, ha proprio questo obiettivo: offrire ai pazienti, alle loro famiglie e ai professionisti della salute una mappa dettagliata delle strutture ospedaliere di eccellenza.
Come si stabilisce se un ospedale è tra i migliori al mondo? Non basta la fama o l’eccellenza percepita e la sfida è tutt’altro che banale: l’edizione 2025 della classifica ha preso in esame oltre 2.400 ospedali in 30 Paesi (nel 2026, si prevede che il numero totale di ospedali nel mondo raggiungerà le 215.977 unità). La metodologia di valutazione adottata si basa su un mix di quattro fonti di dati: un ampio sondaggio tra esperti sanitari, la soddisfazione dei pazienti, parametri di qualità e il grado di implementazione delle Patient-Reported Outcome Measures (PROMs). Quest’ultimo fattore, introdotto per la terza volta consecutiva, permette di valutare l’ospedale attraverso la percezione diretta dei pazienti sulla qualità della loro vita e sul loro benessere funzionale.
I migliori ospedali al mondo
Quest’anno, oltre 2.400 ospedali sono stati analizzati, ma solo 250 hanno ottenuto il riconoscimento di “top hospital” a livello globale. Tra i nomi di spicco emergono strutture già celebri per la loro eccellenza medica e innovativa: la Mayo Clinic di Rochester (Usa) si conferma al primo posto, seguita dalla Cleveland Clinic e dal Toronto General – University Health Network.
Completano la top five il prestigioso Johns Hopkins Hospital di Baltimora e il Karolinska Universitetssjukhuset di Stoccolma.
Queste strutture si distinguono per l’alta qualità delle cure, le avanzate tecnologie mediche e la capacità di attrarre i migliori professionisti del settore. I dati della classifica mostrano anche un’altra tendenza interessante: i Paesi con il maggior numero di ospedali di eccellenza sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Canada, segno di un investimento costante nella sanità pubblica e privata. Tuttavia, la presenza sempre più forte di ospedali di Paesi emergenti come Corea del Sud, Singapore e Israele indica che l’innovazione tecnologica sta ridisegnando la geografia dell’eccellenza medica a livello globale.
Ma come si posiziona l’Italia in questa classifica? E quali sono le sue punte di diamante nel panorama sanitario internazionale?
L’Italia nella classifica
Anche il nostro Paese vanta ospedali di primo livello che hanno saputo farsi strada tra le migliori strutture internazionali, confermandosi una protagonista nel panorama sanitario globale, con ben 13 ospedali inclusi nella classifica dei migliori al mondo per il 2025.
Il miglior ospedale italiano è il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, al 37° posto nella classifica globale (con un significativo balzo in avanti di 15 posizioni), che con un punteggio del 92,67% si impone come la struttura sanitaria più performante del Paese, seguito dal Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma (44°), con un rating del 92,30%, riconosciuto per la sua eccellenza nella ricerca e nella qualità delle cure offerte, e dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano (54°), un punto di riferimento per le specializzazioni di alta complessità
Proseguendo nella classifica, troviamo l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, al 61esimo posto con un punteggio dell’89,01%, che si distingue per l’attenzione alla medicina personalizzata e alla ricerca traslazionale. Al quinto posto italiano e 73° mondiale si colloca il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, ospedale universitario con una lunga tradizione di eccellenza.
Seguono:
- Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (117°),
- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona – Ospedale Borgo Trento a Verona (119°),
- Azienda Ospedale Università Padova (128°),
- Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia (135°),
- Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma (177°),
- Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze (180°),
- AOU Policlinico di Modena (215°),
- Presidio Ospedaliero Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino (219°).
L’importanza del Niguarda nel panorama sanitario italiano è stata ulteriormente confermata dal report World’s Best Specialized Hospitals 2025, che lo ha riconosciuto come un punto di riferimento in tutte le 12 specialità analizzate. In particolare, l’ospedale ha ottenuto risultati eccellenti in Ginecologia e Ostetricia (19° posto nel mondo e 2° in Italia), Gastroenterologia (49° nel mondo e 4° in Italia), Oncologia (45° nel mondo e 5° in Italia), Neurochirurgia (57° nel mondo e 2° in Italia), Neurologia (73° nel mondo e 4° in Italia), Cardiologia (66° nel mondo e 6° in Italia) e Cardiochirurgia (81° nel mondo e 7° in Italia). “Un riconoscimento di grande valore per un ospedale pubblico come Niguarda, che sale al primo posto in assoluto nella classifica italiana superando anche le realtà private”, evidenzia l’Asst Grande Ospedale Metropolitano.
Cosa rende gli ospedali italiani tra i migliori al mondo? La risposta risiede in una combinazione di fattori che spaziano dall’eccellenza della formazione medica alla costante innovazione tecnologica, passando per una solida vocazione alla ricerca scientifica. Ma ciò che distingue realmente gli ospedali italiani non è solo la qualità delle cure, bensì anche la capacità di umanizzare il percorso terapeutico, un aspetto sempre più centrale nella sanità moderna. Nonostante le sfide legate alla sostenibilità economica e alle difficoltà strutturali, il Servizio Sanitario Nazionale continua a garantire un elevato standard assistenziale, accessibile a tutti i cittadini. Inoltre, la crescente digitalizzazione sta trasformando il sistema ospedaliero, con l’introduzione di cartelle cliniche elettroniche e strumenti di telemedicina che rendono i servizi sempre più efficienti e orientati al paziente.
L’Italia si dimostra quindi all’altezza delle migliori realtà sanitarie globali, con ospedali che non solo offrono trattamenti d’avanguardia, ma che si distinguono come veri centri di innovazione e ricerca, capaci di attrarre talenti e sviluppare nuove soluzioni per la medicina del futuro.