1000 nuove mense scolastiche, il piano da 515 milioni per espandere il tempo pieno
- 30/07/2024
- Welfare
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato un’importante iniziativa per affrontare le criticità legate all’assenza di mense scolastiche nel sistema educativo italiano. Il bando, che mette a disposizione un finanziamento di oltre 515 milioni di euro, è destinato a garantire la costruzione di nuove mense e l’ampliamento delle opportunità educative per gli studenti, in particolare nelle aree del Sud Italia. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia, orientata a favorire il tempo pieno nelle scuole, permettendo non solo un miglioramento della qualità educativa, ma anche un sostegno concreto alle famiglie e alle donne lavoratrici.
Il Ministro Valditara ha sottolineato l’importanza di investire sulle mense scolastiche come un passo fondamentale per garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socioeconomico e dal territorio di residenza, possano accedere a pari opportunità di successo formativo. La scelta di destinare almeno il 40% delle risorse al Sud è particolarmente significativa, considerando che le statistiche attuali mostrano una netta disparità nell’accesso ai servizi di mensa tra le diverse aree del Paese.
La distribuzione delle mense scolastiche in Italia
Secondo i dati recenti del Ministero dell’Istruzione, su un totale di 40.160 edifici scolastici statali presenti sul territorio italiano, solo il 33,6% è dotato di mensa scolastica o di un “ambito funzionale alla mensa”. Ad esempio, nelle Regioni del Sud, poco più di un edificio su cinque dispone di una mensa (22% nelle regioni meridionali e 21% nelle isole), mentre la percentuale scende al 15,6% in Campania e al 13,7% in Sicilia. Al contrario, nelle regioni del Centro e del Nord, la presenza di mense è molto più diffusa, con il 41% e il 43% degli edifici dotati di tale servizio.
La regione con la più ampia disponibilità di mense è la Valle d’Aosta, dove la presenza è dichiarata per il 71,8% degli edifici scolastici. Seguono Piemonte, Toscana e Liguria, con una presenza in circa sei edifici su dieci. Al contrario, la Campania e la Sicilia registrano la più bassa dotazione, inferiore al 20%, seguite dalla Calabria con il 21,8%. In Puglia, Abruzzo e Lazio, la presenza si attesta attorno a un edificio su quattro.
Analizzando a livello locale, Alessandria spicca come il comune con la più alta percentuale di mense scolastiche, con il 76,7% degli edifici scolastici dotati di questo servizio. Altri comuni come Como, Torino, Monza, Biella, Prato, Vercelli e Savona superano il 60% di presenza di mense.
Tuttavia, vi sono 22 capoluoghi in cui la mensa scolastica è presente in meno del 10% degli edifici. Di questi, 11 si trovano nel sud continentale e altri 4 nelle isole, per un totale di 15 capoluoghi su 22 collocati nel mezzogiorno. Osservando il quadro generale, la maggioranza dei comuni con una bassa presenza di mense si trova nell’area con maggiore deprivazione, il mezzogiorno, mentre solo uno si trova nel centro Italia, dove il problema sembra essere meno diffuso.
Obiettivi e scadenze del bando
Il bando ha come obiettivo la creazione di mille nuove mense, un traguardo ambizioso ma necessario per rispondere alle esigenze scolastiche locali. I Comuni e le Province hanno tempo fino alle 18:00 del 6 settembre 2024 per presentare le loro proposte. Le risorse potranno essere utilizzate per interventi che vanno dalla costruzione ex novo alla ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti. È previsto un rigido cronoprogramma che impone agli enti locali di affidare i lavori entro il 31 gennaio 2025, di consegnarli entro il 31 marzo 2025 e di completare il collaudo entro il 30 giugno 2026. Tali tempistiche sono state progettate per garantire un rapido avvio dei lavori e una pronta messa in servizio delle nuove strutture.
In aggiunta, gli enti locali sono obbligati a mantenere per almeno cinque anni la destinazione d’uso scolastico degli edifici finanziati. Questo aspetto è cruciale, in quanto assicura che gli investimenti realizzati non siano solo temporanei, ma che contribuiscano in modo sostenibile alla crescita del sistema educativo. Le mense devono essere dimensionate in base al numero di studenti che ne beneficeranno, affinché siano adeguate e funzionali alle reali esigenze delle scuole.
Supporto e procedure per la candidatura
Per garantire una partecipazione ampia e inclusiva, il Ministero ha predisposto un sistema di supporto per gli enti locali. Attraverso il portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, i soggetti interessati possono accedere a una procedura di adesione semplificata, accompagnata da azioni di supporto tecnico e amministrativo. Ciò include webinar, incontri informativi e formazione specifica per i territori, per assicurare che le informazioni siano accessibili e che le proposte siano ben strutturate.
Questa iniziativa non solo rappresenta un’importante opportunità di investimento per le infrastrutture scolastiche, ma mira anche a migliorare la qualità della vita delle famiglie italiane, contribuendo a una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e impegni familiari. Valditara ha messo in evidenza come l’ampliamento del tempo pieno nelle scuole rappresenti una risposta concreta alle sfide educative e sociali del nostro tempo, favorendo un approccio inclusivo e orientato al futuro.
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