Manovra 2024, al voto finale. Confcommercio: “Prioritarie le famiglie”
- 28/12/2023
- Welfare
“Prioritario il sostegno alle famiglie”. Ecco quanto dichiarato dal vicepresidente di Confcommercio Giovanni Da Pozzo in audizione sulla legge di Bilancio 2024 presso le Commissioni congiunte di Camera e Senato. Entro le 19 di venerdì 28 dicembre, il Parlamento dovrà approvare il testo e definire, così, le misure a supporto dei cittadini per il prossimo anno e, quindi, anche dedicate alle famiglie.
“La manovra di bilancio per il 2024 è in disavanzo per circa 12,5 miliardi di euro. Ma è anche una manovra che destina poco meno di 15 miliardi di euro alle misure di riduzione del cuneo fiscale e al ridisegno delle aliquote Irpef. Detto in altri termini, si prende un po’ di tempo rispetto al percorso programmato di riduzione del rapporto debito/Pil, ma lo si fa considerando esplicitamente prioritario il sostegno alle famiglie e, in misura minore, alle imprese. Bene, dunque, la concentrazione sulla riduzione del cuneo contributivo e sul debutto di un sistema Irpef a tre aliquote. Ma, oltre l’orizzonte del 2024, resta l’esigenza di dare prospettiva strutturale agli interventi messi in campo”.
Su una prospettiva strutturale si giocherà la partita oggi e nei prossimi mesi, tenendo conto che gli interventi sono insufficienti rispetto alle problematiche legate alle famiglie italiane nel 2023: dai supporti economici di base, sino agli incentivi alla natalità, all’impresa e al consumo.
“Nel prossimo anno comunque – ha proseguito Da Pozzo – le misure di riduzione del cuneo contributivo ed il nuovo assetto di aliquote e scaglioni Irpef dovrebbero tradursi, secondo le stime della Nadef, in maggiori consumi per circa sei miliardi di euro. Ma l’inflazione sta incidendo sulla ricchezza finanziaria delle famiglie: stimiamo una riduzione di oltre 17 mila euro per nucleo familiare tra il 2021 e la prima parte del 2023. Per il 2024, prevediamo così una crescita dei consumi dell’1 per cento a fronte dell’1,3 per cento della Nadef. E, al netto di shock sul versante delle materie prime energetiche, stimiamo una variazione dei prezzi al consumo, per il 2024, in media attorno al 2 per cento”.
La manovra per le famiglie: la sintesi
- Rivalutazione pensioni fino a 2mila euro al mese, 4 volte il minimo; resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, 2mila e 2.627 lordi 500 euro e scende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo, dai 5mila euro in su. Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.
- Pensioni, torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi. L’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo, secondo le norme in tema di pensioni contenute nel testo definitivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici.
- Stop all’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia. Una norma della manovra riporta al 10% l’imposta su pannolini, latte in polvere e assorbenti. I seggiolini per auto tornano al 22%.
- Il fondo per il rinnovo dei contratti pubblici viene incrementato con 3 miliardi nel 2024 e altri 5 miliardi nel 2025.
- Il Fondo sanitario nazionale verrà incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026.
- Aumenterà la dotazione del fondo per la carta ‘Dedicata a te’ per l’acquisto di beni di prima necessità: 600 milioni di euro per il 2024.
- Al Fondo di garanzia per la prima casa sono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024.
- Canone Rai scende a 70 euro.
- Stop ai contributi per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli. Decontribuzioni al 100% fino a un tetto massimo di 3000 euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le mamme lavoratrici con almeno due figli, escluse le colf. Lo sgravio dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo per le madri con due figli e fino ai 18 anni del figlio più piccolo con tre figli o più.
- Sale il bonus asilo nido per i bebè nati il prossimo anno con fratelli under 10. Ai nati da gennaio 2024 per i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono asili nido è elevato a 2.100 euro. L’autorizzazione di spesa è quindi incrementata di 240 milioni di euro per l’anno 2024, 254 milioni di euro per l’anno 2025, 300 milioni di euro per l’anno 2026, 302 milioni di euro per l’anno 2027, 304 milioni di euro per l’anno 2028 e 306 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.
- Arriva la stretta sugli immobili ristrutturati con il 110%: se viene rivenduto prima di dieci anni dalla fine lavori, la plusvalenza del 26% andrà calcolata tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione tranne se è prima casa o immobile ereditato per successione. Introdotta inoltre la verifica sulle rendite catastali.
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