Con ‘Generazione G’ 1 mln di euro donato e 555 famiglie supportate: al via seconda fase del progetto Prénatal e Moige
- 10/04/2025
- Welfare
Donazioni per quasi 1 mln di euro in poco più di un anno, 555 famiglie supportate, 52 nuove nascite. Sono alcuni dei numeri che descrivono come sta andando il progetto Generazione G di Prénatal e Moige (Movimento Italiano Genitori) dedicato alla genitorialità, secondo il primo report intermedio di impatto realizzato da ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale.
Un aspetto molto interessante e importante emerso dalla relazione è quanto sia fondamentale il supporto emotivo: grazie agli interventi messi in campo nel primo ciclo di Generazione G, i genitori sono diventati più fiduciosi nelle proprie capacità educative e relazionali, “diffondendo stili educativi affettuosi e un miglior benessere psicologico e fisico”, come ha sottolineato Alberto Rivolta, Ceo di PRG Retail Group.
“Grazie a Generazione G siamo stati capaci di infondere fiducia e benessere tangibile nelle famiglie italiane. I risultati del 2024 sono una testimonianza concreta dell’efficacia del nostro intervento e della nostra capacità di rispondere ai bisogni reali dei genitori”, ha continuato Rivolta, evidenziando che per questi motivi è importante “continuare a sostenere i genitori, ampliando il nostro intervento per supportare complessivamente 555 famiglie nel 2025”, con un’azione che si rivela “rilevante per superare le barriere alla genitorialità”.
Cos’è Generazione G
Generazione G nasce nel settembre 2023 con un obiettivo: contrastare il fenomeno per cui in Italia “non nascono più genitori”. Per farlo, punta sul ‘welfare di prossimità’: facendo sistema tra istituzioni, associazioni e imprese, vuole agevolare una scelta più serena della genitorialità, offrendo ai genitori un intervento concreto. L’obiettivo è aumentare le nascite rendendo la maternità e la paternità una scelta accessibile. Inizialmente ha coinvolto 250 famiglie in una rete strutturata di aiuti frutto del lavoro di alleanza tra le insegne di PRG Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore, FAO Schwarz) e realtà partner quali Chicco, Clementoni, Fater, MAM, Mattel e Okbaby. E ora sta raccogliendo i primi risultati su come è andata, per poi guardare al futuro.
I primi risultati: l’importanza del supporto psicologico
Secondo i primi risultati del report intermedio di impatto, redatto a sei mesi dall’inizio del programma di aiuto da parte dei genitori esperti, Generazione G ha già avuto effetti importanti. Per dare qualche numero, nel 2024 è stato dato sostegno a oltre 250 famiglie fragili con incontri in presenza (74%) in tutta Italia. Un lavoro che ha portato a un miglioramento dell’autoefficacia parentale – che si è tradotto anche in una migliore tenuta di coppia -, a una maggiore adozione di stili genitoriali positivi e a un benessere psicologico più stabile. Tra i bisogni più sentiti, spicca la richiesta di ascolto emotivo, che conferma l’importanza di un supporto non solo materiale ma anche umano. Mentre l’uso di strumenti digitali è emerso come leva chiave per rendere il supporto più accessibile. A dimostrazione dell’effetto concreto e dell’efficacia dell’iniziativa, sono state festeggiate 52 nuove nascite.
“Il progetto evidenzia la potenza della rete, intesa come rete relazionale e sociale. In un’epoca, questa della società tecnoliquida, caratterizzata dalla crisi delle relazioni interpersonali e dalla fragilità dei legami, il progetto Generazione G ha dimostrato di poter incidere positivamente sulle dinamiche familiari. I genitori coinvolti hanno sviluppato una maggiore fiducia nelle proprie capacità educative e relazionali, adottando stili genitoriali più affettuosi e attenti. Questo supporto concreto ha contribuito a rafforzare i legami familiari, promuovendo un benessere psicologico e relazionale duraturo. Generazione G è la dimostrazione che è possibile contrastare la solitudine educativa”, ha commentato Tonino Cantelmi, Presidente ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale.
L’inclusione socio-lavorativa
Oltre al supporto diretto ai genitori, il progetto ha anche favorito l’inclusione socio-lavorativa di molte mamme, grazie alla rete di sostegno di cui fanno parte genitori esperti selezionati da Moige: una metodologia fondata su esperienza e competenza, mirata a garantire un approccio sensibile e professionale.
“Il progetto Generazione G rappresenta un esempio concreto di come il lavoro di rete tra aziende, associazioni, famiglie ed istituzioni possa generare un impatto reale e positivo sul territorio. Attraverso il nostro network di genitori esperti, siamo riusciti a creare un modello di supporto efficace che risponde alle esigenze più profonde delle famiglie fragili. Non si tratta solo di aiuto materiale, ma di un accompagnamento emotivo e psicologico che permette di spezzare l’isolamento e costruire fiducia. I risultati ottenuti finora ci confermano che questa è la strada giusta: restituire centralità e dignità alla genitorialità, fornendo gli strumenti concreti per affrontarla con serenità e consapevolezza”, ha dichiarato Antonio Affinita, Direttore Generale Moige.
La seconda fase: altre sette città coinvolte
Ora, raggiunti i primi traguardi, si prosegue con il secondo intervento sul territorio. Generazione G infatti non si ferma qui, ma si estenderà ad altre sette città italiane, raggiungendo un totale di 36 centri in 15 regioni. Obiettivo: completare la roadmap entro il 2025, misurarne l’efficacia e trasformarla in un modello stabile e condivisibile a livello istituzionale.