Conguaglio pensioni, perché il cedolino di agosto può essere più ricco
- 23/07/2024
- Welfare
Agosto, mese di caldo, mare e…pensioni più ricche! Dall’inizio del prossimo mese, infatti, l’Inps effettuerà i primi conguagli relativi alla dichiarazione dei redditi. Per i pensionati, i conguagli arriveranno automaticamente nel cedolino mensile. L’accredito a titolo di rimborso fiscale Irpef su determinate spese sostenute nel 2023 non arriverà per tutti ad agosto ma seguirà l’odine di invio delle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate. La rateizzazione massima applicabile è di 4 mesi.
Conguaglio pensioni, cosa è incluso?
Nel caso delle spese sostenute nel 2023 e dichiarate quest’anno, se ci sono conguagli a credito, questi rientreranno automaticamente nel cedolino della pensione a partire dal 1°agosto. Il punto fondamentale è capire cosa rientra nel conguaglio delle pensioni di agosto.
Una premessa: le detrazioni dipendono dalla tipologia di spesa. Per esempio, spese mediche generiche, sanitarie per disabili o non autosufficienti, veterinarie e gli interessi passivi sui mutui sono deducibili al 19%. In particolare, le spese sostenute per l’assistenza di persone non autosufficienti (anche se non diversamente abili) sono deducibili fino a un importo massimo di 2.100 euro.
Rientrano nel conguaglio i compensi pagati a badanti, infermieri e altri professionisti che offrono assistenza domiciliare, ma anche attività di Ippoterapia o Musicoterapia prescritte da un medico che ne attesti la necessità per la cura del portatore di handicap a condizione che si svolgano in un centro specializzato.
Le recenti indicazioni dell’Agenzia delle Entrate precisano che sono considerati non autosufficienti nel compimento degli atti della vita quotidiana coloro che non sono in grado, ad esempio, di assumere alimenti, di espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all’igiene personale, camminare e vestirsi in autonomia. Inoltre, può essere considerata non autosufficiente anche la persona che necessita di sorveglianza continuativa.
Dunque, mentre alla deduzione per i servizi domestici sono ammessi tutti i contribuenti, alle persone non autosufficienti o ai loro familiari è concessa l’opportunità aggiuntiva di recuperare, in sede di denuncia dei redditi, anche una parte (19%) della spesa sostenuta per retribuire l’assistenza personale calcolabile su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro. In questo caso, però, se il contribuente ha un reddito annuo superiore a 40.000 euro, la detrazione non viene concessa.
La situazione cambia per quanto riguarda le spese di assistenza affrontate per persone con disabilità. In questo caso, la deduzione su visite mediche, esami diagnostici, terapie domiciliari e simili è pari al 100% delle spese documentate.
La detrazione per l’assistenza personale, diversamente da altre spese sanitarie o l’acquisto di veicoli destinati alle persone con disabilità, può essere operata anche dagli altri familiari civilmente obbligati, ovvero il coniuge, i figli naturali, legittimi, adottivi o, in loro mancanza, i discendenti prossimi, i genitori, i generi e le nuore, i suoceri, i fratelli e le sorelle.
Altre spese fiscali deducibili sono le ristrutturazioni edilizie o di efficientamento energetico, che prevedono una deduzione rispettivamente del 65% e 50%.
Chi può accedere alle deduzioni per disabilità?
Le persone con disabilità che possono beneficiare della deduzione sono:
- Coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dalla Commissione medica istituita ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 104/1992;
- le persone che sono state ritenute invalide da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate ai fini del riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro, di guerra.
Un dubbio frequente riguarda il caso della persona deceduta. Sul punto, ricordiamo che tra le spese sanitarie deducibili rientrano anche quelle relative a una persona deceduta, se sostenute dagli eredi dopo il suo decesso. Se le spese sono state sostenute da più eredi, ognuno di essi può beneficiare della deduzione pro quota, in base alla spesa effettivamente sostenuta.
Tra le spese sanitarie deducibili rientrano anche quelle relative a una persona deceduta, se sostenute dagli eredi dopo il suo decesso. Se le spese sono state sostenute da più eredi, ognuno di essi può beneficiare della deduzione sulla quota di spesa effettivamente sostenuta.
Taglio del cuneo e pensioni
Per effetto del taglio del cuneo fiscale sui redditi più bassi, con il cedolino di agosto alcuni pensionati riceveranno un ulteriore aumento mensile per un importo tra i 12 e i 20 euro.
Quando arriva il conguaglio
Dal 1°agosto, l’Inps effettuerà i pagamenti sulle pensioni di vecchiaia, invalidità o su altre prestazioni previdenziali. I primi a vedere i benefici nel cedolino della pensione saranno i contribuenti che per primi hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Devono passare almeno 2 mesi dall’invio della dichiarazione per vedersi riconoscere il rimborso Irpef.
Per le dichiarazioni inviate entro il 20 giugno il rimborso arriverà ad agosto mentre per quelle inoltrate tra il 21 giugno e il 15 luglio, il pagamento slitterà a settembre. Per chi ha inviato il 730 tra il 16 luglio e il 31 agosto, il rimborso scatterà ad ottobre. Per le dichiarazioni inoltrate a settembre, il conguaglio verrà versato a novembre.
Per chi ritira la pensione in posta
Per chi ritira la pensione presso gli uffici postali si rinnova il meccanismo dei pagamenti scaglionati seguendo queste date:
- giovedì 1° agosto: cognomi A-C
- venerdì 2 agosto: D-F
- sabato 3 agosto (solo mattina): G-L
- lunedì 5 agosto: M-O
- martedì 6 agosto: P-R
- mercoledì 7 agosto: S-Z
Come conoscere in anticipo l’importo della pensione
Di solito, l’importo della pensione del mese di riferimento è visibile intorno al 18-20 del mese precedente, quindi già ora è possibile visualizzare il cedolino di agosto.
Per conoscere in anticipo l’importo della pensione, basterà accedere sul sito dell’Inps con le proprie credenziali Spid, Cie o Csn, cercare il servizio chiamato “Fascicolo Previdenziale del Cittadino” e guardare i dettagli della pensione. Sul menu a sinistra, cliccando su “Prestazioni” e poi su “Pensioni”, potrete trovare i dettagli dell’importo e capire come si è arrivati a quella somma.
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