Codice per le imprese a favore della maternità, Compagnia delle Opere prima associazione di categoria a sottoscriverlo
- 23/05/2024
- Welfare
“Pari opportunità per le donne vuol dire libertà di essere se stesse, di seguire le proprie aspirazioni, nel lavoro e nella vita privata, senza essere penalizzate. Significa quindi essere libere di realizzare il desiderio di avere figli senza rinunciare a raggiungere anche i propri obiettivi di carriera. Ma questa sfida può essere vinta solo se con spirito sussidiario coinvolge tutti, a cominciare dalle imprese che possono giocare un ruolo importantissimo nella creazione di un welfare aziendale, un’organizzazione del lavoro, percorsi di carriera a misura di genitori”. Lo ha detto Eugenia Roccella, ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, commentando la sottoscrizione da parte della Compagnia delle Opere, prima associazione di categoria a farlo, del Codice per le imprese a favore della maternità.
“L’adesione di una realtà come la Compagnia delle Opere è un’ottima notizia”, ha sottolineato Roccella.
Cos’è il Codice per le imprese in favore della maternità
Il Codice, voluto dalla ministra Roccella lo scorso novembre, è uno strumento di autodisciplina che punta a creare un clima culturale ed economico di collaborazione tra datore di lavoro e dipendenti rispetto al tema maternità. In poche parole, mira a far sì che le donne non debbano più scegliere tra carriera e famiglia, a favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e a contrastare il fenomeno delle dimissioni per maternità.
Si tratta di una misura che si aggiunge alla Certificazione della parità di genere.
Quando sottoscrivono il Codice, imprese e le organizzazioni presentano una lettera di intenti con le buone pratiche poste in essere in attuazione del Codice stesso o comunque pianificate.
Tre gli ambiti di comportamento aziendale positivo individuati dal Codice:
• il favorire la continuità di carriera delle madri, quindi una continua informazione su come evolvono impresa e settore nei periodi in cui la lavoratrice non lavora, sostegno e formazione al suo rientro, analisi del gender pay gap che neutralizzi i periodi di astensione
• iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute, quindi screening, campagne di prevenzione, medicina di genere, assistenza sanitaria integrativa
• adattamento dei tempi e modi di lavoro, quindi congedi e aspettative più lunghe, flessibilità di orario, part time modulato, smart working, asili nido aziendali o copertura delle spese per la prima infanzia.
La Compagnia delle Opere e il Codice
Soddisfazione per la firma è stata espressa da Andrea Dellabianca, presidente nazionale Cdo: “Siamo orgogliosi di essere la prima associazione di categoria firmataria di questo importantissimo codice. Aderire a questo impegno delle Istituzioni per il rilancio della natalità è un primo passo fondamentale per un’azione concreta. Sostenere la genitorialità in azienda è essenziale per rispettare gli indirizzi che il Governo vuole promuovere. Il calo delle nascite rappresenta uno dei più importanti problemi del nostro tempo, sia dal punto di vista sociale ed economico che su quello culturale e politico”.
“Come Cdo – ha concluso – stiamo lavorando molto sul tema della conciliazione vita-lavoro, una relazione sempre più complessa da gestire e che dal post covid rappresenta una delle sfide principali su cui vogliamo avere un impatto concreto. È necessario comprendere le esigenze delle persone e delle famiglie con cui lavoriamo quotidianamente, ascoltarne i bisogni e poterli coinvolgere per migliorare il legame tra vita e lavoro”.
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