Caregiver, 4 su 10 sviluppano patologie croniche
- 25 Settembre 2025
- Welfare
La cura per un familiare malato fino a che punto può spingersi? In Italia, stiamo assistendo ad una vera e propria “emergenza caregiver”: 4 su 10 riferiscono di aver sviluppato patologie croniche di cui prima non soffrivano e 2 su 3 (il 66%) non solo una malattia, ma almeno due. Queste spaziano da patologie psichiatriche a malattie scheletro-muscolari, cardiovascolari e gastrointestinali. Le più colpite sono le donne più giovani, le quali se caregiver hanno una prevalenza maggiore di contrarre patologie del genere rispetto alle coetanee non caregiver.
A fotografare tale scenario è l’Istituto superiore di sanità (Iss), il quale ha realizzato una survey nell’ambito del progetto “L’impatto di genere sullo stress psicologico e lo stato di salute nelle persone caregiver familiari”, alla quale hanno risposto 2.033 persone, l’83% erano donne.
Il peso della cura nella disparità di genere
Non soltanto i caregiver si ammalano di più, ma si curano anche meno: l’assistenza a una persona cara comporta infatti una rinuncia a visite mediche e ricoveri, sempre in misura maggiore per le donne. “È di fondamentale importanza mettere l’accento sulle differenze di sesso e genere nello stato di salute dei caregiver e delle caregiver familiari – ha affermato Elena Ortona, direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere dell’Iss -. Le donne, in particolare, si fanno carico in maniera preponderante del lavoro di assistenza e cura all’interno delle famiglie, specialmente quando si tratta di familiari non autosufficienti”.
Questo impegno “costante e spesso gravoso” ha un impatto diretto e profondo sulla loro salute. La ricerca ha evidenziato che coloro che svolgono il ruolo di caregiver sono maggiormente esposte a problemi di salute fisica e psicologica. “Le disuguaglianze di genere possono generare a loro volta disuguaglianze di salute – ha continuato Ortona -. Alla luce di ciò, è fondamentale che le politiche sociosanitarie, nel programmare interventi di sostegno rivolti ai caregiver e alle caregiver familiari, considerino le differenze di sesso e genere basate sulle evidenze scientifiche. L’integrazione di questa prospettiva è essenziale per attuare efficaci misure di prevenzione, volte a ridurre le patologie associate allo stress e a garantire un sostegno più equo e mirato”.
L’importanza della prevenzione nella medicina di genere
La survey è stata presentata in occasione del convegno ‘Promuovere la salute delle persone caregiver familiari in ottica di genere: prospettive future’, promosso dal Centro di riferimento per la medicina di genere.
“Nel corso del convegno – ha sottolineato Marina Petrini, responsabile scientifica dell’evento – si discute anche delle prospettive future di promozione della salute, che vanno dal contributo del medico di medicina generale per il suo ruolo fondamentale e centrale nella prevenzione, alla mappatura dei servizi diretti ai e alle caregiver, alle buone pratiche che già si stanno sperimentando sul territorio e agli interventi di autocura per la gestione dello stress psicologico”.