Bonus mamme, più facile l’accesso con la nuova procedura Inps
- 08/05/2024
- Welfare
Una buona notizia per le mamme lavoratrici dipendenti che possono accedere al bonus previsto con l’esonero contributivo inserito con l’ultima Legge di bilancio. L’Inps ha infatti reso noto il rilascio dell’applicativo “Utility Esonero Lavoratrici Madri” che renderà più snella la procedura ed è accessibile tramite il sito dell’Istituto www.Inps.it, previa autenticazione con le proprie credenziali digitali.
Le lavoratrici dipendenti con almeno tre figli, di cui almeno uno minore, potranno ora comunicare direttamente all’Inps i dati necessari per l’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio, noto come bonus mamme, fino alla fine del 2026. Anche le lavoratrici con due figli potranno beneficiare dell’esonero per il solo anno 2024, fino al decimo anno del figlio più piccolo.
L’Istituto avverte che in mancanza di comunicazione dei dati richiesti, il beneficio potrebbe essere revocato mentre ricorda che lo sgravio contributivo non è previsto per il lavoro domestico.
Come funziona la decontribuzione mamme
L’esonero è una delle più importanti misure adottate dal governo per contrastare la denatalità. Annunciando la decontribuzione totale mamme, il presidente del Consiglio Meloni aveva detto: “Una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto al Paese un grande contributo”. Un concetto ripreso ieri dalla ministra per la ministra per la Famiglia e per le Pari opportunità, Eugenia Roccella, in collegamento alla 22esima edizione di ‘Direzione Nord’ nella sede di Assolombarda a Milano: “Fare figli è il lavoro più socialmente utile che ci sia“.
La misura inserita dalla Manovra 2024 consiste nello sgravio totale della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo (o ai 10 anni del figlio più piccolo nel caso di dipendente con due figli), entro un limite massimo annuo di 3.000 euro.
Per agevolare l’accesso alla misura, le lavoratrici dei settori pubblico e privato con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono comunicare direttamente al loro datore di lavoro l’intenzione di usufruire dell’esonero, fornendo il numero dei figli e i relativi codici fiscali.
L’istituto specifica un aspetto ancora poco chiaro per molte donne: non è richiesta una domanda specifica per accedere al bonus, per fruire dell’esonero avviene previa comunicazione della lavoratrice interessata al proprio datore di lavoro della volontà di beneficiare dell’agevolazione. Se la lavoratrice desidera comunicare direttamente le informazioni relative ai figli all’Inps, può farlo utilizzando l’applicativo “Utility Esonero Lavoratrici Madri” predisposto dall’Istituto, inserendo i codici fiscali dei figli o, in mancanza, i dati anagrafici.
Chi può usare Utility Esonero Lavoratrici Madri
L’accesso all’utility è consentito esclusivamente alle lavoratrici madri per le quali risultano presenti, negli archivi dell’Istituto, i flussi di denuncia Uniemens, nei quali, il datore di lavoro pur indicando i codici dell’esonero non abbia indicato i codici fiscali dei figli. L’Istituto di previdenza manderà una mail alle dipendenti per compilare la dichiarazione.
Qualora il datore di lavoro non comunichi i codici fiscali dei figli entro sette mesi, come indicato nella comunicazione inviata dall’Inps, o la lavoratrice non provveda in autonomia tramite l’applicativo, lo sgravio contributivo potrebbe essere revocato.
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